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Autore: RandomStupidGuy    31/01/2022    0 recensioni
Egli nacque, o per meglio dire: iniziò a esistere.
Nel vorticare caotico dei concetti primordiali che si amalgamavano e scindevano tra loro, un’entità distinta e autonoma si era formata.
Egli pensò per un’eternità, per un istante. Immaginò un mondo ordinato nel tempo e nello spazio, fatto di sostanza tangibile.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Egli nacque, o per meglio dire: iniziò a esistere.
Nel vorticare caotico dei concetti primordiali che si amalgamavano e scindevano tra loro, un’entità distinta e autonoma si era formata.
Egli pensò per un’eternità, per un istante. Immaginò un mondo ordinato nel tempo e nello spazio, fatto di sostanza tangibile.
Quel mondo si concretizzò attorno a lui.
Egli non era più invischiato nel turbinio di idee a lui simili, ma a lui estranee. La sua esistenza era stata racchiusa in un corpo fatto dalla stessa sostanza che costituiva quel mondo; poiché tale era stato creato, anche Egli che ne faceva parte doveva sottostare alle sue leggi.

Egli era solo in quel mondo, per questo ne utilizzò la sostanza per creare una nuova entità, ma conoscendo solo se stesso, se stesso creò.
Le facoltà del creato però non erano pari a quelle del creatore: l’Altro non era in grado di manipolare la sostanza di quel mondo con pari maestria perché mai era esistito altrove e mai era stato costituito d’altro.
I Due decisero di dare forma a quell’universo, ed Egli lo fece.
Tuttavia siccome ciò che pensava l’Uno pensava anche l’Altro, la loro solitudine non si placò.

I Due scelsero allora di riprovare a creare nuove entità, ma modificandone la struttura affinché fossero diverse.
I nuovi esseri risultarono invero differenti dai loro creatori, ma non nel modo desiderato; infatti, benché accomunati dallo stesso spirito, le modifiche a queste creature le avevano private della capacità di ragionare.
I Due rimanevano ancora soli di fatto e innumerevoli tentativi furono necessari prima di riuscire a creare entità che conservassero l’intelletto, ma una volta riusciti nell’impresa popolarono il mondo delle loro creazioni.
Creatori e creati interagirono a lungo scambiandosi opinioni, mentre le ripudiate creature irrazionali erano sottomesse.

Infine però non rimase nulla su cui discutere, poiché niente esisteva in quel mondo oltre a loro.
Solo una sostanza componeva quel mondo, ma per quanto plasmabile e diversificabile solo una rimaneva. Per questo motivo l’Altro propose a Egli di usare proprio quella sostanza per creare un nuovo mondo fondato sulla diversità: un mondo in cui ciò che è mosso fosse diverso da ciò che muove, un universo mutevole i cui abitanti potessero evolvere.
Per molto tempo discussero e per altrettanto progettarono, finché non si trovarono d’accordo.

Egli per la seconda volta creò così un nuovo mondo a cui però non prese parte, in modo da poterne continuare a guidare lo sviluppo esternamente.
Il nuovo universo era costituito da materia, energia e dalla sostanza originale da cui venne creato, che in futuro sarebbe stata chiamata “magia”.
La materia venne diversificata in molti modi e altrettanto si fece per l’energia, mentre le leggi scritte con la magia, che determinavano le interazioni tra questi tre, vennero incapsulate in un gigantesco globo infuocato sospeso nel vuoto, così che non potesse essere avvicinato. Tale creazione sarà poi chiamata “Sole”.
Poiché la magia poteva divenire materia o energia, ma non il contrario, vennero creati oggetti chiamati “astri” o “stelle”. Questi costrutti mantenevano costante la quantità di magia attingendo a quella del primo mondo qualora necessario.

Egli dopo aver terminato le fondamenta di quell’universo creò una sfera che ruotasse attorno al Sole per sfruttarne la luce, un “pianeta”, così che su di esso creature mortali composte da materia, energia ed eventualmente magia potessero crescere ed evolversi.
Il primo pianeta tuttavia non ebbe successo e nessun essere primordiale che Egli creò riuscì a sopravvivere e ad adattarsi.
I Due decisero dunque di creare un secondo pianeta e riprovare, anche stavolta però fallirono.
Lunghi furono i dibattiti e molti i tentativi, ma quando Egli era ormai sul punto di rinunciare il settimo pianeta si rivelò un successo.

Lì le creature riuscirono a sopravvivere, crescere, riprodursi ed evolversi e finalmente comparvero le prime specie intelligenti.
Eppure la gioia che Egli provò per la nascita di nuovi esseri totalmente slegati da sé purtroppo non durò, poiché queste creature erano violente e si uccidevano anche tra fratelli.
Più volte Egli apparve nel nuovo mondo offrendo doni sperando di insegnare la bontà, ma ogni volta ciò che gli veniva richiesto erano armi per potersi combattere.

Perché se erano intelligenti combattevano? Perché se si potevano amare si uccidevano? Perchè pur avendo vite brevi le sprecavano?
Egli si rassegnò, ma la rassegnazione divenne odio per ciò che aveva creato e decretò che il suo umiliante fallimento dovesse essere cancellato; se in futuro avesse voluto riprovare avrebbe sempre avuto tutta l’eternità per creare un nuovo pianeta o un intero nuovo universo.
L’Altro tuttavia questa volta non concordava, lui riteneva le creature che si erano sviluppate su quel mondo libere di scegliere il proprio destino.
A lungo Egli e L’Altro si confrontarono, ma stavolta non riuscirono a giungere a un’idea condivisa.
I Due che erano stati uguali nel pensiero con il tempo divennero diversi e a questa diversità solo uno avrebbe potuto sopravvivere.

   
 
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