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Autore: Diana924    11/03/2022    1 recensioni
1361, Bianca di Borbone dovrebbe essere regina di Castiglia ma è dal giorno del suo matrimonio che non vede suo marito.
Trasferita da una fortezza all'altra bianca è cosciente che non le resta molto da vivere, specialmente quando una certa notizia riesce a raggiungerla
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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Autore: Diana924
Titolo: Castilla, Castilla
Personaggi: Bianca di Borbone, Enrico di Trastamara, nominati Federico Alfonso di Trastamara, Pedro I, Maria di Padilla
Rating: NC13
Note: Bianca di Borbone ( 1339 - 1361 ) fu regina consorte di Castiglia nonché unica moglie legittima di Pietro il Crudele. Sposatisi nel 1352 Bianca venne abbandonata dal marito dopo appena tre giorni di matrimonio, ufficialmente perché la dote non era ancora arrivata ma a corte si mormorava che il re non volesse rinunciare alla sua amante, Maria de Padilla.  Bianca fu quindi spostata da una fortezza all'altra fino al 1361, quando venne assassinata su ordine del marito
Nota2: Pedro el cruel ( 1334 -1369 ) è ricordato per essere uno dei sovrani spagnoli più spietati, anche se oggi si attribuisce il tutto a una pessima propaganda. Fin da ragazzo strinse un forte legame con Maria de Padilla, che gli avrebbe dato 4 figli e sposò di malavoglia Bianca di Borbone, che poi abbandonò. Non contento sposò Maria divenendo così bigamo e fece assassinare la prima moglie. Prima fece uccidere il fratellastro Federico Alfonso, accusato ufficialmente di aver avuto una tresca con la regina e ufficiosamente perché Federico e il suo gemello Enrico erano immensamente popolari. Vedovo di Maria, morta di parto, dovette far fronte ad una ribellione guidata proprio dal fratellastro, che nel 1369 lo sconfisse e lo fece uccidere.
Nota4: Federico Alfonso de Trastamara ( 1332-1358 ) era il fratellastro del re essendo figlio di re Alfonso XI e della sua amante Eleonor de Guzman. Gran maestro dell'ordine di Santiago nel 1352 ebbe l'incarico di scortare la nuova regina, da qui nacquero le voci di una loro presunta relazione che furono la scusa ufficiale di Pedro per ripudiare la moglie. Implicato col gemello in varie cospirazioni venne fatto giustiziare al suo ingresso nell'alcazar di Siviglia
Nota5: Enrico di Trastamara ( 1332-1379 ) : divenuto re alla morte del fratellastro Enrico dovette combattere per essere riconosciuto come legittimo re di Castiglia, ma per fortuna riuscì a farsi ben volere dai sudditi. Da lui discende Isabella di Castiglia e gli attuali sovrani
Nota6: mi piace credere che tra Federico, Fabrique non si può sentire, e Bianca ci sia stato davvero qualcosa, DOPO il ripudio.

Nota7. " Castiglia, Castiglia, che male ti ho fatto?" sembra che fossero le ultime parole di Bianca prima di venire uccisa, passatemelo



Sapeva che qualcosa sarebbe accaduto.


Era vissuta in quel luogo inospitale da sola troppo a lungo e nonostante le sue preghiere lui non le aveva mai risposto. Medina Sidonia era pur sempre migliore di Arevalo ma non era lì che doveva risiedere una regina. Una regina doveva stare accanto al re e governare con lui, aiutarlo, sostenerlo e dargli dei figli legittimi, e lei era sempre stata pronta a quello.

Era cresciuta sapendo che il suo scopo sarebbe sto sposare un re o un nobile d’alto rango, era pur sempre cugina del re e sua cognata, le sue cugine e le sue sorelle si erano già sacrificate a quello scopo. Quando le avevano annunciato che avrebbe sposato il re di Castiglia e le avevano mostrato una sua miniatura ne era stata entusiasta, giovane bello e ardito. Le avevano comunicato che il re era cresciuto lontano dalla corte a causa della sgualdrina che suo padre si teneva accanto e che sebbene il suo cuore fosse già preso non voleva significare che non le volesse bene.

L’amore era un lusso da contadini le era stato insegnato e un cuore si poteva facilmente scambiare con una corona si era detta Blanche quando aveva varcato i Pirenei, la terra della sua antenata e omonima era meravigliosa, così piena di vita e di colori, il popolo l’amava già si era resa conto mentre il corteo avanzava.

Il principe Federico Alfonso che l’aveva scortata fino a Valladolid era stato così gentile con lei, raccontandole del regno di cui sarebbe stata presto incoronata regina e del suo sposo. Aveva compreso che don Federico era uno dei tanti bastardi del re e come la donna amata del re era stata nominata sua dama di compagnia, una certa Maria de Padilla. Aveva sorriso di fronte alle sue premure e gli aveva ricordato che lei era giunta in Castiglia per sposarsi, non per essere amata … e per un istante aveva pensato che sarebbe stato facile lasciare il re con la sua donna e fuggire con don Federico. Don Federico era gentile, sapeva farla ridere ed era pieno di premure nei suoi confronti, un angelo aveva pensato prima di giungere a Valladolid.

Era stato allora che lo aveva visto, bello come una divinità e implacabile come il demonio, era stata sciocca ma le era bastato uno sguardo per innamorarsi del rey. Pedro l’aveva guardata appena durante il matrimonio e durante il banchetto erano stati i fratellastri del re ad avere le maggiori premure, don Federico e il suo gemello don Enrique, persino il piccolo don Juan era stato gentile con lei ma non suo marito, lui aveva occhi solo per una dama dai capelli biondi e l’aspetto delicato, la sua Maria aveva pensato Blanche con stizza.

Quella notte però si sarebbe presa la sua rivincita si era detta, prima di scoprire che suo marito l’avrebbe oltraggiata nella maniera peggiore possibile. Poteva sopportare che fosse rude, che la prendesse con violenza procurandole dolore ma che la ignorasse … quello era stato intollerabile. Aveva atteso tutta la notte inutilmente e si era addormentata piangendo sperando che al mattino … non sapeva nemmeno cosa.

Le sue dame per fortuna non avevano fatto alcuna battuta ma tutti lo avevano saputo, Maria de Padilla le era stata preferita persino la sua stessa notte di nozze, una dama senza importanza si era presa il suo posto e presto avrebbe preso la sua corona.
Aveva protestato, aveva pianto ma era stato inutile, l’avevano portata via dalla corte e minacciata, secondo suo marito si era comportata in maniera disdicevole con don Federico ma non era assolutamente vero, se qualcuno si era comportato male quello era lui aveva proclamato a gran voce, lei non era una sgualdrina o una donna leggera, era colpa sua se non riusciva a staccarsi da Maria aveva ripetuto. Aveva scritto a suo padre, al re suo cognato, al Santo Padre, a chiunque; la regina madre le suggeriva di attendere ma non era così facile.

Per fortuna c’era don Federico che andava a trovarla, che la faceva sorridere ed era sempre pieno di premure nei suoi confronti trattandola come una regina e non come un regalo sgradito di cui non si vede l’ora di liberarsi.

<< La ama almeno? El rey ama donna Maria? >> gli domandò un giorno prima che don Federico partisse.
<< Donna Maria gode del favore del re e ne ha avuto tre figlie >> le aveva risposto don Federico, Blanche adorava come lui la guardasse, nessuno l’aveva mai guardata in quella maniera, tantomeno il suo sposo.
<< Povere bambine, e povera Maria ad essere amata da un uomo così crudele. Che colpa ne ho se la dote non era quella promessa? Era un motivo valido per tenermi qui imprigionata? Ha detestato tanto la signora vostra madre e poi si comporta come vostro padre >> dichiarò lei prima di abbracciarlo di slancio. Federico per qualche istante si godette quel contatto, lo ricambiò persino cingendola tra le braccia come se volesse proteggerla da Pedro e dal mondo ma fu questione di un attimo, erano così vicini che lei avrebbe potuto facilmente baciarlo.

<< Mio fratello è un uomo spietato ma sa quale sia il bene del regno >> aveva risposto Federico prima di allontanarla dolcemente, lo voleva anche lui si era resa conto Blanche, lo voleva anche lui ma non osava, lei era la moglie di suo fratello e la sua regina e lui … lui non avrebbe mai osato.
<< Spero che tu abbia ragione, Federico >> aveva replicato Blanche congedandolo. Guardandolo andare via a cavallo aveva avuto paura di non rivederlo più ma per fortuna si era sbagliata.

Federico era tornato, ancora, ancora e ancora ma non era accaduto niente, entrambi sentivano che vi era un sentimento tra di loro ma non si erano mai sognati di viverlo, lui per dovere e lei per pudore, se Pedro un giorno l’avesse rivoluta accanto allora doveva essere irreprensibile aveva pensato Blanche.
Poi aveva saputo che lui l’aveva ripudiata e solo allora avevano osato dare sfogo ai propri sentimenti, mai avevano giaciuto completamente limitandosi ad altro ma a lei era sufficiente, si era sentita così bene quando lui l’aveva accarezzata con le dita lì in basso, dove nasceva il peccato, che aveva creduto di morire. Federico voleva sposarla, se il re non la voleva allora l’avrebbe sposata lui aveva dichiarato, non gl’importava della dote ma solamente di lei. Per lui Blanche di Borbone era la dama del suo cuore, non una regina o un pezzo di carne ma una donna che poteva amare e di cui prendersi cura.

Quando sentì il cavallo Blanche corse nel cortile aspettandosi di vedere Federico ma quello che scese da cavallo non era Federico bensì il suo gemello Enrique, negli anni aveva imparato a distinguere i due, le piccole differenze del viso e del modo di comportarsi.
<< Don Enrique! A cosa devo la vostra visita? Non ero stata informata >> dichiarò cercando di rimanere calma, e perché Enrique indossava abiti neri e sembrava che stesse per scoppiare a piangere da un momento all’altro?
<< Mia regina … lo ha fatto uccidere. Lo ha fatto uccidere a tradimento mentre stava entrando nell’alcazar di Siviglia. Sostiene che stessimo organizzando una rivolta contro di lui ma la verità è un’altra: donna Maria ha avuto un figlio maschio >> le rivelò don Enrique facendola cadere a terra mentre le lacrime le rigavano il volto.

Un figlio, donna Maria gli aveva dato un figlio e questo significava che Pedro non avrebbe più incontrato ostacoli quando avrebbe deciso di sbarazzarsi di lei. Un figlio da poter dichiarare legittimo, un figlio che un giorno sarebbe divenuto re, a patto che lui si liberasse di lui e un ripudio non era sufficiente, non quando il Santo Padre era dalla sua parte.
Congiura o meno Federico era pericoloso perché se Pedro avesse legittimato il suo bastardo avrebbe creato un precedente pericoloso, Blanche non era stupida da non intuire che i fratellastri del re sarebbero divenuti nemici pericolosi. Gli aveva persino fornito la scusa ideale pensò amaramente Blanche, tutti a corte erano a conoscenza di come lui e Federico fosse legati, Pedro avrebbe potuto giustificarsi invocando la gelosia e avrebbero dovuto credergli, una volta convinta la corte ucciderla o rispedirla in Francia sarebbe stato solo il passo successivo.

<< Il figlio che tanto voleva … e ora, cosa sarà di noi? Cosa sarà di me? >> domandò mentre Enrique la teneva stretta a sé e le sue dame non sapevano esattamente cosa fare.
<< Temo per il domani, mia regina. Intendo vendicare mio fratello e … sento che dovrò vendicare anche voi >> rispose Enrique stampandole un piccolo bacio sulla fronte, sangue chiama sangue e Pedro adorava la guerra.
<< Castiglia, Castiglia … che cosa ti ho fatto di male? >> mormorò cercando di non piangere, non voleva vendette o giustizia, voleva solo che Pedro la riprendesse come moglie o che Federico fosse vivo, perché doveva soffrire così? Cosa aveva fatto perché tutte quelle sventure si abbattessero su di lei?

<< La Castiglia vi ama, ma il re non ha cuore e … la stessa regina madre ha paura di lui >> replicò Enrique prima di aiutarla ad alzarsi.

<< Prega per me Enrique, prega che possa finire subito. Ho diciassette anni e sognavo solo di poter compiacere mio marito … prega per me e per la Castiglia perché si stanno avvicinando tempi bui >> dichiarò Blanche prima di fargli strada, se doveva morire almeno sarebbe morta a testa alta come una regina perché lei era questo, Blanche di Borbone, regina di Castiglia e non sarebbe morta come una qualsiasi popolana piagnucolosa, non lei.

 
   
 
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