Il giovane dalla chioma bionda si siede, dopo che la fanciulla dietro di lui gli ha scostato la sedia dal tavolo per poi invitarlo ad ad attendere qualche istante. “ Lo sai vero, che solitamente sono gli uomini a dover essere galanti con una donna? “. Chiede lievemente accigliato Mello: fratello minore di Near e fratello maggiore di Ryuzaki, Principe dei demoni ma, prima di tutto un gentil uomo. “ Anche io che sono un demone conosco certe norme della buona educazione “. Arrossisce lievemente, mentre Alice Engawa incrocia le braccia al petto, per poi osservarlo con un lieve sorriso.

“ Non temere: la tua reputazione di gentiluomo non sarà intaccata, Mello. Ma voglio che tu ti senta a tuo agio anche qui, nel mondo degli umani. So che per te non è semplice. In molti sensi “. Precisa, ricordando di come Mello stesse per mangiare un tramezzino andato a male, durante il loro ultimo picnick. Lei ha fatto in tempo ad impedirglielo, tuttavia lui se ne stupì.

Le disse che era una cosa totalmente normale per lui, mangiare cose di quel genere. Questo colpì profondamente l’animo della giovane strega, che se lo ripromise: si sarebbe impegnata a cucinare per lui anche ogni giorno, non le sarebbe importato. In fondo pensò, lo avrebbe fatto per la persona che amava e fare qualcosa per qualcuno che si ama, non è mai uno sforzo eccessivo.

“ Davvero: non era necessario che ti disturbassi, Alice. So badare a me stesso “. Mormora solamente il principe dei Demoni, ma a quelle parole lei scuote il capo.

“ Ti avevo promesso che avrei cucinato per te ogni giorno. Che ti avrei impedito di mangiare nuovamente quella robaccia, com’era quell’orribile tramezzino andato a male “. Fa una smorfia, ricordando l’odore nauseabondo di quell’alimento - se così lo si poteva definire -. “ Quindi, aspetta qui e non muoverti: il pranzo è quasi pronto “. Continua, mentre lui annuisce e, inevitabilmente arrossisce lievemente: mai nessuno ha cucinato per lui. Mai nessuno si è preoccupato della sua salute, mai nessuno c’è stato ad impedirgli di mangiare quelle cose andate a male. Certo, non sono la sola cosa che mangia, tuttavia lo fa per la maggior parte delle volte. E non è stupido: sa che gli fanno male, ma forse inconsciamente, sperava solamente che arrivasse qualcuno ad impedirgli di continuare a farsi del male, a dimostrargli di tenere a lui e… beh, forse aspettava solo una persona come Alice, no? Sorride leggermente a quel pensiero.

“ Sai, credo che… “. Si fermamente lei lo osserva un momento: si stava dirigendo verso la cucina, quando lo ha sentito parlare. Notando di aver esternato i propri pensieri tuttavia, il fratello di Near scuote il capo per poi arrossire vistosamente. “ Dimentica ciò che ho detto: stavo solo dando voce ai miei pensieri, non era nulla di importante “. Fa, mentre lei rimane interdetta per qualche istante: cosa le voleva dire Mello, si chiede? E perchè mai ora si ferma e non prosegue la frate? È curiosa, tuttavia lo conosce: sa bene che se insistesse, finirebbe solo per farlo scappare o metterlo in imbarazzo.

“ Arrivo subito “. Mormora solamente, mentre lui annuisce: sorride lievemente. Alice ha capito benissimo il suo stato d’animo e lo rispetta, non facendo altre domande alle quali, probabilmente, lui non avrebbe avuto voglia di rispondere.

Dopo alcuni minuti Alice ritorna dalla cucina: nelle sue mani una zuppiera, colma di spaghetti con le polpette. “ Eccoci qua! Scusa l’attesa “. Fa solamente la giovane principessa delle streghe, mentre lui osserva prima lei ed in seguito gli spaghetti.

“ Tzk… spero ne sia valsa la pena, Principessa “. Commenta solamente il biondo, con il ghigno tipico di lui. A quella vista lei arrossisce lievemente, per poi posare la zuppiera al centro della tavola.

“ Mangia e fai silenzio! “. Commenta solamente, mentre lui continua a guardarla con quel ghigno tipico di lui.

“ Buon appetito allora “. Commenta solamente, prendendo un pò di spaghetti e mettendoli nel proprio piatto, abbondando con le polpette. Alice lo guarda con la coda dell’occhio, sorridendo lievemente.

“ Buon appetito “. Commenta solamente, prima di sedersi a sua volta e prendere la propria porzione di spaghetti. E riflettendo: deve pensare a cosa cucinare per il giorno seguente!