Era giunto alle soglie dei meandri delle nuvole ormai, mancava poco.
Stare tra la gente gli era sempre pesato, ma forse mai come ora.
Ora, tornare a casa era come tornare a respirare, ogni volta.
E c'era sempre silenzio, sulle soglie dei meandri delle nuvole, ma non era il silenzio ostile e vuoto che aveva permeato il freddo nei suoi giorni di reclusione, no, né quello rigido e solitario di quando era solo un bambino; era un silenzio dolce, quello. Era un silenzio che contrastava i sussurri e i bisbigli del mondo, le sue bugie, le sue accuse e le pompose frasi false. Era un silenzio che placava l'animo e i sensi.
E poi, non era sempre cosí silenzioso.