Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Cesca_Haibara20    29/03/2022    1 recensioni
Tu e Jean siete stati scelti per essere i sostituti di Eren ed Historia nella missione di salvataggio di quest'ultimi. All'inizio doveva andare Armin con lui, ma siccome tu avevi un corpo più conforme a quello di Historia ti sei proposta per andare al posto dell'amico. La missione è andata a buon fine ma tu non riesci a toglierti dalla testa le cose viscide che ti ha detto quell'uomo che vi teneva in ostaggio e non riesci a dimenticare la sensazione che provavi nel sentire le sue sudice mani sul tuo corpo. Non sei stata l'unica che ha sofferto in quegli interminabili istanti, Jean si sentiva inutile ed impotente, voleva liberarsi ed uccidergli senza il minimo riguardo ma è rimasto fedele al piano limitandosi a spostare lo sguardo altrove e opprimere i sentimenti.
Questo, ovviamente, Jean non lo ammetterà apertamente a Connie ed agli altri perché troppo orgoglioso ma non può di certo negare i sentimenti di profondo affetto che prova per te.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jean Kirshtein
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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La sera stessa della missione, mentre cenate, ti perdi nei tuoi pensieri rivivendo tutto ciò che hai subito come se stessi vedendo la tua vita passarti davanti prima di morire. Senza rendertene conto inizi a tremare, Jean se ne accorge e cerca di farti tornare sulla Terra.

«Ehi, tutto bene?»

Ti domanda poggiando la mano sulla tua spalla ma tu la allontani d'istinto.

«Non osare toccarmi!»

Esclami a voce alta lasciando tutti attoniti dalla tua reazione.

«S-scusate...» mormori e ti alzi. «Ho bisogno di prendere un po' d'aria.»

Fai un profondo respiro, esci dalla mensa e ti avvicini a dei gradini sedendoti su di essi lasciandoti cullare dal leggero vento che tira.
"Non è da me reagire così." pensi sospirando. "Mi passerà mai questa brutta sensazione...?"
Poggi le braccia sulle ginocchia e chiudi gli occhi come per liberare la mente e cercare di pensare solo a cose che ti provocano emozioni positive.

Istanti dopo senti qualcosa di caldo coprirti l'intera schiena. Alzi di colpo la testa aprendo gli occhi, ti guardi accanto e vedi Jean sedersi accanto a te senza incrociare però il tuo sguardo dopo averti poggiato una coperta.
Rimanete in silenzio senza dirvi nulla.

«Sapevo che ti avrei trovata proprio qui.»

Esordisce interrompendo il vostro silenzio.
Non rispondi.

«Mi dispiace ma non sono riuscito a salvare la tua porzione di cibo dalle fauci di Sasha.»

Ridacchi alla sua frase, sai bene quanto sia vorace Sasha quando si tratta di cibo, diventa come una bestia incontrollabile.

«Immaginavo.» sorridi. «Sapevo i rischi che correvo a lasciare la minestra incustodita. Però ti ringrazio ugualmente per averci provato.»
Posi lo sguardo su Jean e noti che ti sta osservando tenendo la testa sul palmo della mano.
«Sai, è la prima volta che mi rivolgi la parola da quando è successa "quella cosa" stamattina.»
Ti irrigidisci al pensiero.
«Scusami, non volevo evitarti, ma sentivo il bisogno di pensare ad altro anche se sembra abbastanza difficile.»
Stringi intorno al corpo i lembi della coperta come per proteggerti.
«Non sei tu quella che deve scusarsi.»
«Jean...?»
Osservi il viso del tuo amico visibilmente provato da quello che è successo in mattinata, sembra quasi più impressionato di te.
«Non immagini quanto avrei voluto mandare tutto a fanculo, liberarmi ed ammazzare senza pietà quello stronzo che non smetteva di toccarti.» ammette a pugni stretti. «Quelle cose che diceva, il modo in cui ti toccava, ogni suo movimento mi faceva venire il vomito. Non solo ti oggettificava con le parole ma ti trattava in tutti i sensi come se fossi un giocattolo per il suo piacere e non immagini quanta rabbia provavo.»
Rimani in silenzio ad ascoltare ogni sua parola senza riuscire a replicare, è la prima volta che lo vedi parlare a cuore aperto.
«Ho cercato in tutti i modi di mantenere la calma ma stava diventando un'agonia, per questo ho voltato lo sguardo, anche se alla fine si è rivelato inutile.»
«Oh Jean...»
Sono le uniche parole che riesci a spiccicare con un tono pieno di tristezza e senza che tu possa impedirlo, inizi a piangere.
«Io provo dei sentimenti molto forti per te e vederti trattata così mi provoca grande rabbia.»
Jean porta la sua attenzione su di te e nel vederti piangere il suo volto cambia espressione, da seria a ricolma d'affetto e gentile.
«Ti prego non piangere...» sussurra asciugandoti le lacrime col pollice. «Sai bene quanto odi vederti così.»
Ti avvicini a lui annullando completamente la distanza che c'era tra voi due e prendi le sue mani senza smettere di piangere.
«T-ti prego Jean... toglimi l-le sue mani di do-dosso!» lo scongiuri singhiozzando. «Fai quello che v-vuoi, ma non voglio più sentirmi c-così!»

In un istante ti trovi stretta in un abbraccio calmo e confortante. Non c'era nessun rumore esterno; solo tu, Jean ed il battito dei vostri cuori. Finalmente riesci a rilassarti e ti lasci andare nelle sue braccia respirando a pieni polmoni e lasciando anche che il suo profumo ti avvolga completamente.
Dopo minuti di silenzio smetti di piangere e Jean sembra intenzionato a interrompere l'abbraccio ma alzi le braccia e le intrecci intorno al suo collo in modo che tu possa avvicinarlo a te.

«Vedo che ci hai preso gusto, mh?»

Sussurra al tuo orecchio e, nel sentire la sua voce roca e sensuale contro la tua pelle, percepisci una scossa di brividi percorrerti tutto il corpo.

«Jean.»
«Sì?»
«Prima hai detto che provi affetto nei miei confronti.»
La tua frase sembra prenderlo in contropiede.
«Oh, l'ho detto?» ridacchia nervosamente. «Che strano, io non lo ricordo. Che peccato.»
Avvicini lentamente le labbra al suo orecchio, ti senti finalmente pronta a sputare il rospo che hai ingoiato per troppo tempo.
«Io non volevo dirtelo per non rovinare la nostra amicizia, ma ultimamente questa cosa mi sta soffocando.»
«A-ah sì? E... e cosa?»
«Anche io provo sentimenti profondi per te. Provo un sentimento ben preciso che non potevo esternare prima perché non ne ero sicura, ma ora sono al 100% sicura del mio cuore.»

Entrambi vi allontanate di poco dall'abbraccio in modo che possiate vedervi negli occhi e in quell'istante tutto sembra più chiaro ed i vostri sguardi sembrano comunicare più delle vostre labbra.

«Dimmi ciò che provi per me Jean.»

Vuoi a tutti i costi sentire quelle parole uscire dalla sua bocca o non ti sembrerà reale.

«Se dovessi scegliere tra respirare e amarti, userei il mio ultimo respiro per dirti: "Ti amo".»

Il cuore inizia a battere con la stessa frenesia di un treno, un sensazione di calore pervade il tuo cuore e ti senti sopraffatta dalla commozione.

«Sono le parole più dolci che abbia mai sentito... e le hai pronunciate proprio tu...»

Sulle tue labbra compare un sorriso sincero e così luminoso che lascia sorpreso lo stesso Jean che si avvicina alle tue labbra.

«Che ne dici se faccio in modo di toglierti dalla testa anche le sue schifose labbra a stretto contatto con la tua pelle?»
"Come...?" la sua proposta ti confonde.
«E cosa vorresti fare...?»

Un sorriso audace e seducente si fa strada sul suo viso, circonda la tua vita con le braccia tenendoti stretta al suo caldo corpo, non hai il tempo di capire cosa succede che le labbra di Jean si posano sulle tue.
Il tuo primo bacio. Jean è il tuo primo bacio e la cosa non ti da affatto fastidio, anzi, ti riempie di gioia che sia lui. Chiudi gli occhi lasciandoti andare e ricambi il bacio assaporando le sue labbra e godendovi interamente quel momento che è solo vostro.
   
 
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