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Autore: g21    07/04/2022    4 recensioni
[Our flag means death]
Tripla drabble ambientata alla fine dell'episodio 10.
Da una parte Ed, dall'altra Stede. Cosa li accomuna? L'essere salpati verso il futuro senza la compagnia dell'altro.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sailing alone
 






 
Edward aveva gli occhi puntati sull’orizzonte.

Non sorrideva, non più.

Era tornato ad essere il pirata temuto da tutti, il mostro.

Il kraken.

C’erano stati giorni in cui era riuscito a domare quel lato, era arrivato perfino a sorridere. Momenti che adesso sembravano lontanissimi nonostante il poco tempo trascorso.

Stede.

In quel nome era chiuso un universo di emozioni che non voleva, non poteva far uscire. Nessuno era degno di vedere quella parte di Barbanera.

Solo Stede lo aveva visto.

Ma adesso era perso, dimenticato, cancellato. Chiuso fuori dai pensieri di Edward.

Strinse gli occhi appena scorse una nave all’orizzonte. Era il momento.

Il kraken stava per risvegliarsi.

Di nuovo.


 
.-.-.-.


 
Stede osservava le stelle sopra di lui, la luna uno spicchio accennato.

Attorno a lui mare, per miglia.

Quello che aveva sempre voluto.

Un sorriso amaro apparse su quel volto indurito dal sale e dal sole. Come quello di un vero pirata.

Nel silenzio un nome si affacciò tra i suoi pensieri.

Ed.

L’uomo che sapeva di aver deluso, l’uomo che aveva capito di amare.

Barbanera.

Il pirata da cui era rimasto affascinato sin dalle prime storie che aveva sentito, quei racconti che lo portavano lontano, nei suoi sogni.

Non sapeva se lo avrebbe mai ritrovato, ma doveva tentarci.

Anche a costo di essere ucciso da Edward.

Sentiva di meritarselo.

 

.-.-.-.


 
Era una notte di burrasca, di vento che spazzava via tutto, di pioggia che colpiva senza sosta.

Era l’animo di Edward, chiuso nell’alloggio del capitano.

Le lacrime, finalmente libere, scendevano senza sosta. Il respiro restava impigliato nei singhiozzi che gli scuotevano il petto.

Una parola, una soltanto, venne liberata quella notte.

“Stede”

Nello stesso momento, a miglia di distanza, il gentiluomo scrutava il buio attorno a sé.

Lasciò andare un sospiro mentre una mano passava tra i capelli ormai cresciuti.

Non sapeva se sarebbe riuscito a dormire, nonostante la calma attorno a lui.

Era una calma apparente.

Il senso di colpa lo lacerava dall’interno portando un nome con sé.

“Ed”
 
 
 







Angolo autrice
 

Niente, non ce la faccio a non scrivere angst. Giuro che ci provo, ma è più forte di me.

Comunque, il finale di Our flag means death mi ha lasciato in lacrime e allora ho pensato di infierire con questa tripla drabble che si è praticamente scritta da sola (anche se non ho ancora capito bene cosa sia).

Ed e Stede (e tutta la fantastica ciurma della ‘Revenge’) mi hanno rubato il cuore quindi credo che tornerò a scrivere di loro, per adesso vi lascio questo scorcio ambientato appena prima del finale (infatti qui Stede non ha ancora raggiunto i suoi uomini).

Spero sia di vostro gradimento

Giulia
  
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