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Autore: Choi_Saeyoung_    01/05/2022    0 recensioni
"Storia partecipante a Un amore di Challenge indetto da AleDic sul forum di EFP"
Dal testo: "Aveva sempre provato qualcosa per Hiroto, non sapeva bene cosa nello specifico e non voleva nemmeno rovinare la loro amicizia per certi dubbi che nutriva nei suoi sentimenti."
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sogno infranto

 
 

Nickname sul forum e su EFP: Saeyoung Choi (Forum) Choi_Saeyoung_ (Efp)
 

Personaggi e pairing: Hiroto Kiyama/Xavier Foster, Midorikawa Ryuji/Jordan Greenway; HiroMido
 

Prompt: "Grazie per essere sempre al mio fianco."
 

Numero Parole: 551
 

Note autore (se necessarie): Ammetto che non scrivevo su Inazuma Eleven da un sacco di tempo, ultimamente l'ho rivisto e mi sono detta perché non scriverci qualcosa? Ringrazio AleDic per avermi fatto partecipare alla challenge, buona lettura!



 
Midorikawa si sentì distrutto a non poter andare coi suoi compagni a Liocott, era il suo sogno affrontare le squadre di tutto il mondo e per via dell’infortunio dopo l’ultima partita di qualificazione glielo aveva portato via.
Il giorno dopo la nazionale sarebbe partita, certo aveva ancora l’occasione di poter partecipare una volta guarito, eppure si sentiva deluso della pessima prestazione e della sua cocciutaggine a voler allenarsi senza sosta.
Ne stava pagando così le conseguenze, Hiroto glielo aveva detto e aveva pure cercato di aiutarlo. Si ritrovò a sorridere pensando al rosso, ne avevano passate davvero tante assieme e insieme erano sempre riusciti a superare ogni ostacolo.
Dopo gli eventi della Alius Accademy erano tornati a giocare tutti con passione e spensieratezza, non lo aveva lasciato solo a rimuginare su tutto quello che aveva combinato quando era Reize.
Non aveva nemmeno bisogno di chiedere chi avesse appena bussato alla porta del suo dormitorio, per sapere che era lui, arrivato a risollevargli il morale come aveva fatto molte volte in orfanotrofio.
“Sapevi già che sarei venuto a parlarti o sbaglio?” 
“Ti stavo aspettando in realtà, mi avevi promesso di passare la serata prima di partire assieme.”
Gli rispose con un sorriso, mentre le guance si tingevano lievemente di rosso, aveva sempre provato qualcosa per Hiroto, non sapeva bene cosa nello specifico e non voleva nemmeno rovinare la loro amicizia per certi dubbi che nutriva nei suoi sentimenti.
Le ore successive le avevano passare parlando e ridendo, erano solo loro, due ragazzi di quattordici anni che amavano il calcio e volevano giocare assieme. La mattina arrivò presto, il rosso doveva mettere le ultime cose nella valigia prima di partire per la grande avventura, però venne fermato dal ragazzo dai capelli verdi che gli aveva afferrato la manica della felpa.
“Grazie per essere sempre al mio fianco.”
Era tutto quello che gli aveva detto, prima di essere avvolto tra le sue braccia, in un abbraccio pieno di affetto e anche un poco di tristezza. Ricambiò la stretta e asciugò le lacrime di Ryuji, che si lasciò abbandonare in preda all’emozione.
Parlò di tutto quello che provava in quel momento, di quanto si sentiva deluso di sé stesso e aveva paura di passare agli occhi dell’altro per un fallimento. Fu in quel momento che Hiroto prese il coraggio che pensava di non avere, alzò il viso di Midorikawa e lo baciò, interrompendolo mentre si svalorizzava e diceva cose brutte su sé stesso.
“Non importa se adesso non puoi partire con noi perché ti sei fatto male, ci raggiungerai appena sarai guarito e giocheremo calcio assieme per tanti anni, non dire più tutte quelle cose negative su di te, perché non sono vere. Sei una persona eccezionale che ci ha messo impegno e non lo dico solo per i sentimenti che provo per te, dal giorno in cui ti ho conosciuto ho capito quanto tu amassi davvero giocare a pallone e guarda dove sei arrivato. Hai raggiunto le nazionali e sono certo che tornerai in men che non si dica in sesto per darmi filo da torcere in campo. Solo adesso pensa a riprenderti, io ti aspetterò.”
Ore dopo Ryuji guardava l’aereo inazuma partire, aveva il cuore più leggero dopo aver parlato con Hiroto, quello non era un addio al suo sogno ma un arrivederci.

 
   
 
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