Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |      
Autore: Kurai09    27/07/2022    0 recensioni
Raccolta di song-fic a tema Yaoi, alcune più soft e slice-of-life, altre più spinte e lussuriose.
Il raiting della storia e gli avvertimenti potrebbero cambiare nel corso della pubblicazione dei capitoli, ognuno dei quali auto conclusivo.
Non mi resta che augurarvi buon divertimento!
1: Like my father - KakaNaru
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kakashi Hatake, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Coppia: Kakashi X Naruto
Righting: Giallo (ma solo perché c'è un vago accenno ad una scena sessuale, per me sarebbe tranquillamente un verde)
Canzone: Like my father di JAX
Parole: 2749
Avvertimenti: Nessuno.

---------------------------------

Era nervoso.
No, era più che nervoso. Definire nervosismo quella tensione che gli irrigidiva i muscoli in maniera dolorosa, quasi fino allo spasmo, era assolutamente riduttivo. Per non parlare, poi, del suo cuore che non ne voleva sapere di tornare ad un battito regolare, facendogli temere seriamente di essere sul punto di avere un infarto.
Naruto si constrinse a prendere un respiro profondo, costrinse l'aria a scendere nei polmoni e a superare quel maledetto nodo che gli stringeva la gola. Nonostante fosse un ragazzo irruento e scalmanato, sin da piccolo era innamorato del pianoforte. Del modo in cui i tasti d'avorio e ossidiana rendevano possibile la vibrazione delle note nell'aria e come ogni sentimento potesse essere espresso premendo i tasti giusti. Gli amici che aveva conosciuto durante il suo lavoro part-time non avevano mai saputo di quella sua passione fino a qualche giorno prima, quando aveva chiesto loro di essere presenti al suo concerto di diploma. Certo, oltre a lui di sarebbero esibiti anche i suoi compagni di corso, ma questo non voleva dire che fosse meno importante.
Per i cinque anni di conservatorio che aveva frequentato, Naruto si era mantenuto quasi solo con un lavoro all'interno di un locale molto conosciuto nella città di Konoha. Aveva iniziato come cameriere e in poco tempo era finito dietro al bancone a preparare cocktale. Lì aveva conosciuto Sasuke e Sakura che erano diventati in breve tempo i suoi migliori amici. Poi era stato il turno di Kiba, Hinata, Shikamaru, Ino e molti altri. Ed era stato sempre in quel locale che aveva conosciuto il suo fidanzato. Un uomo più grande di lui di quasi dieci anni, che peró si era dimostrato sin da subito incredibilmente disponibile ad ascoltarlo. E Naruto si era aperto, piano piano, raccontando del rapporto meraviglioso che aveva avuto con i genitori fino a quando un incidente non glieli aveva portati via un anno prima di cominciare quel lavoro. Minato e Kushina erano stati i titolari di una grossa azienda, che successivamente alla loro morte era stara presa in gestione da suo zio Jiraya. Naruto gli era stato molto grato per quella decisione, perché sapeva benissimo di non essere in grado di gestire un'azienda. Era stato allora che, dopo un numero imprecisato di settimane passate a piangere senza nemmeno provare ad alzarsi dal letto, aveva fatto le valige e si era trasferito nel primo appartamento che aveva trovato a meno di cinquecento metri dal conservatorio migliore di tutta Konoha. Jiraya non lo aveva fermato e aveva anzi accettato l'imposizione di Naruto di pagare solo ed esclusivamente l'affitto, dato che, studiando, non sarebbe mai riuscito a pagarlo per intero, non senza morire di fame. Per il resto, tutte le spese, le aveva sostenute Naruto, da solo. Solo perché voleva dimostrare a se stesso che poteva farcela ad affrontare la vita, per quanto amara potesse essere senza i suoi genitori.
Il suo fidanzato era stato l'unico a sapere che studiava pianoforte al conservatorio. Ci erano comunque voluti sei mesi prima che Naruto decidesse di confidarglielo, ma comunque, aveva deciso di omettere un particolare importante. Naruto prendeva anche lezioni di canto. Ma quella era una cosa che aveva deciso sarebbe rimasta segreta fino a quel momento.
Dietro le quinte del teatro, mentre osservava da una piccola fessura i suoi amici seduti in prima fila - gli aveva procurato lui stesso quei posti - Naruto si rese conto che il suo fidanzato non era ancora arrivato. Guardó l'ora sul cellulare e si accorse con orrore che mancavano tre minuti all'inizio dello spettacolo. Dove diamine era finito quell'idiota?
Naruto sapeva che il suo ragazzo era un ritardatario cronico, ma sperava che almeno per quell'occasione fosse puntuale.
"Pronto Naruto?" La voce di Tsunade lo colse talmente tanto alla sprovvista che quasi gridò.
"Porca miseria!" Sibilò, sul punto di imprecare in maniera decidamente più volgare. "Non mi arrivi alle spalle in questo modo, Sensei!"
Tsunade gli rivolse un sorriso materno e gli diede una pacca sulla spalla. Quella donna era stata la sua insegnante di canto dal primo giorno al conservatorio. Aveva veramente avuto una pazienza infita con lui, considerando quanto imprecava ogni volta che non riusciva ad eseguire correttamente gli esercizzi di canto.
"Scusa, è che mi sembravi nervoso," mormorò Tsunade, la voce dolce e gentile.
Naruto la vide allungare una mano per sistemargli la cravatta di quello scomodissimo smoking che avrebbe tanto voluto strapparsi di dosso.
"Sto bene," mentì il giovane ventenne senza convinzione.
Ricontrolló l'ora sul cellulare e scoprì che mancava un minuto. E del suo fidanzato ancora nessuna traccia.
Naruto decise di mandare un messaggio a Sasuke, chiedendogli informazioni sul fidanzato.
La risposta arrivò dopo pochi sencondi, semplice, chiara e concisa: "Non ho la minima idea di dove sia, ma appena arriva lo strozzo!"
A Naruto venne da ridere, ma subito dopo scosse il capo rassegnato all'idea che il fidanzato sarebbe arrivato tardi anche quella volta.
"È ora," lo informò Tsunade, il tono gentile.
Naruto si sistemò di nuovo la cravatta e si passò una mano tra i capelli, solo per liberarli un po' da quella pettinatura così ordinata e precisa che lo metteva a disagio.
Le tende di velluto rosso del palco si aprirono e Naruto avanzó a grandi falcate verso il pianoforte, mentre il consueto applauso di benvenuto prendeva vita tra gli spettatori. Il giovane pianista si inchino al pubblico e quando l'applauso cessò, Naruto sentì chiaramente una voce familiare scusarsi con i suoi amici che occupavano la prima fila.
"Scusatemi, c'è stato un imprevisto al bar e-"
"Taci prima che ti faccia ingoiare i denti!" Ringhió Sasuke a mezza voce, ma con il silenzio che era calato nel teatro, Naruto poteva giurare che lo avesse sentito almeno una buona metà della sala.
Naruto si prese qualche istante per osservare il suo fidanzato. Aveva la giacca sotto il braccio, la cravatta allentata, la camicia allacciata solo quel tanto che basta per non sconfinare nello spudorato e i capelli d'argento spettinati di chi ha fatto una corsa contro il tempo.
L'uomo si sedette senza rispondere alla minaccia del giovane dai capelli neri e rivolse lo sguardo al fidanzato.
Quando i loro sguardi si incontrarono, Naruto gli sorrise sollevato, le lacrime che minacciavano di scivolargli lungo le guance. Kakashi gli sorrise di rimando, per poi notare, dietro il fidanzato, il pianoforte e il microfono sospeso sopra la tastiera.
Naruto gli fece l'occhiolino e poi andò a sedersi davanti allo strumento. Accarezzò distrattamente, ma con adorazione i tasti in avorio e ossidiata e lasció andare un sospiro tremolante.
"Grazie a tutti per essere venuti," mormoró avvicinando il microfono al viso, gli occhi puntati su quella prima fila occupata dalle persone più importanti della sua vita. "Sono onorato di essere il primo della mia classe ad esibirsi," prese un altro profondo respiro e lasciò andare quelle parole sulle quali aveva meditato per tutta la giornata. "Ho voluto cogliere l'occasione per fare una dedica speciale. Non ho bisogno di fare nomi, quindi spero solo che l'emozione non mi giochi qualche brutto tiro."
Ci fu un altro piccolo applauso accompagnato dalle risate di alcune persone che non conosceva, ma la prima fila era silenziosa e attenta.
E poi la sala sprofondó di nuovo nel silenzio e Naruto capì che era il momento di cominciare.
Abbassò le mani sulla tastiera e la musica iniziò a vibrare nell'aria come se non dovesse esistere nient'altro al mondo. Fino a quando Naruto non si avvicinò di nuovo al microfono e cominció a cantare.

I wanna come home to roses
And dirty little notes on Post-its
And when my hair starts turning gray
He'll say I'm like a fine wine, better with age
I guess I learned it from my parents
That true love starts with friendship
A kiss on the forehead, a date night
Fake an apology after a fight

Kakashi era rimasto ipnotizzato sin dalla prima nota che aveva iniziato a vibrare nell'aria ad un'intensità tale da bloccargli il respiro. Conosceva Naruto da quasi cinque anni ormai, ma non aveva la minima idea che sapesse cantare e per giunta così bene. Il suo fidanzato era sempre stato incredibilmente spontaneo, cristallino, trasparente, eppure era riuscito a tanergli nascosta una cosa del genere. Solo per sorprenderlo con una canzone che assomigliava tanto ad una proposta.

I need a man who's patient and kind
Gets out of the car and holds the door
I wanna slow dance in the living room like
We're 18 at senior prom and grow
Old with someone who makes me feel young

Kakashi si perse nei ricordi del loro primo incontro, quando un sedicenne dai capelli biondi si era presentato nel suo locale dicendo che stava cercando un lavoro, qualunque esso fosse. Kakashi all'epoca non aveva alcuna voglia di avere a che fare un altro ragazzino, tanto meno di assumerlo nel suo locale, ma la determinazione che aveva visto in quegli occhi azzurri lo aveva spinto a riconsiderare la sua prospettiva. Lo aveva incaricato di servire i tavoli, aspettandosi che si stufasse presto o che facesse qualcosa che lo avrebbe portato al licenziamento. Invece era sempre stato puntuale, professionale, cordiale con i clienti senza mai lasciarsi coinvolgere. Aveva fatto in fretta amicizia con Sasuke che era più grande di Naruto di due anni e lavorava lì da tre. E dopo qualche mese, Kakashi aveva preso ad insegnargli come preparare i cocktale e aveva preso l'abitudine di lasciarlo dietro al bancone.

I need a man who loves me like
My father loves my mom

Naruto si era dimostrato da subito un ragazzo capace e di andare d'accordo con le persone e il fatto che fosse bello come il sole aveva attirato molta più clientela di quando a Kakashi facesse piacere ammettere. Si era affezionato in fretta a quel ragazzo e quando aveva scoperto che suonava il pianoforte gli aveva proposto di metterne uno nel bar, ma il ragazzo aveva rifiutato, dicendo che non era ancora pronto. Questa era la prima volta che lo sentiva suonare ed era la cosa più bella che le sue orecchie avessero mai sentio.

I wanna road trip in the summers
I wanna make fun of each other
I wanna rock out to Billy Joel
And flip our kids off when they call us old
He'll accidentally burn our dinner
And let me be the scrabble winner
And when my body changes shapes
He'll say, "Oh my God, you look hot today"


Una sera si erano ritrovati da soli all'orario di chiusura e nonostante Naruto fosse stanco morto, si era rifiutato di andare a casa prima di aver finito di pulire il locale. Kakashi aveva preso a stuzzicarlo, dicendo qualcosa di osceno che adesso non gli veniva neanche in mente. Avevano cominciato a flirtare già da qualche giorno e la cosa era eccitante e divertente, perché non c'erano aspettative di sorta. Naruto aveva risposto con un commento insolitamente acido e quando Kakashi gli aveva chiesto spiegazioni, il ragazzo si era appoggiato a lui ed era scoppiato in lacrime. Era stato allota che gli aveva raccontato di quello che era successo ai suoi genitori, che quel giorno era l'anniversario della loro morte. E gli aveva raccontato di come aveva deciso di suonare il pianoforte per riuscire a sfogare quel dolore, per trasformarlo in qualcosa di positivo, di costruttivo, di utile.
E quando Naruto si era calmato e aveva asserito che era meglio che tornasse a casa, Kakashi l'aveva salutato con un morbido bacio sulle labbra. E Naruto alla fine era rimasto con lui.

I need a man who's patient and kind
Gets out of the car and holds the door
I wanna slow dance in the living room like
We're 18 at senior prom and grow
Old with someone who makes me feel young

Dopo quella sera i baci erano continuati. Casti, fugaci e rubati di nascosto quando nessuno poteva vederli. Nessuno dei due aveva voglia di dare spiegazioni, anche perché il loro rapporto non era ancora niente di così definito. Ai baci avevano inziato a susseguirsi le carezze. Al viso, alle mani, qualche volta uno dei due osava di più e sfiorava con le dita i fianchi dell'altro. Al lavoro cercavano di mantenere il controllo, ma più i clienti flirtavano senza ritegno con Naruto, più Kakashi si rendeva conto che quel ragazzo era davvero importante per lui.

I need a man who loves me like
My father loves my mom

Dopo settimane di baci e carezze, Naruto gli aveva chiesto se poteva salire nel suo appartamento, situato sopra il bar, per farsi una doccia, dato che un cliente ubriaco gli aveva versato addosso quasi un'intera bottiglia di vino. Kakashi aveva acconsentito, ma si era pentito di quella scelta nel momento stesso in cui Naruto era venuto da lui con un asciugamano di spugna legato attorno alla vita e i capelli gocciolanti, chiedendogli in prestito dei vestiti da mettersi e dicendo che glieli avrebbe restituiti il giorno dopo.
Dieci minuti dopo si erano ritrovati sul divano a baciarsi senza freno e ci era voluto veramente poco prima che la situazione scivolasse nell'oblio più dolce e sensuale che Kakashi avesse mai sperimentato.

And if he lives up to my father
Maybe he could teach our daughter
What it takes to love a queen
She should know she's royalty

Il giorno dopo, Naruto era arrivato al lavoro con la camicia sbottonata appositamente per mostrare i segni che Kakashi gli aveva lasciato sulle clavicole e sul collo. Sasuke aveva commentato un sonoro e ben udibile in tutto il locale: "cazzo, era ora!" quando Naruto gli aveva spiegato come, quando e soprattutto chi gli aveva lasciato quei segni addosso.
Poco dopo, il moro era venuto da lui e gli aveva promesso che se mai avesse spezzato il cuore del suo migliore amico, gliel'avrebbe fatta pagare molto cara.
Kakashi aveva sorriso, aveva dato un affettuoso buffetto sul naso del più giovane e gli aveva promesso che se ne sarebbe preso cura.
E così aveva fatto.

I need a man who's patient and kind
Gets out of the car and holds the door
I wanna slow dance in the living room like
We're 18 at senior prom and grow
Old with someone who makes me feel young

Naruto non era andato a vivere da lui, nonostante lo volesse, solo ed esclusivamente perché sosteneva che la sua continua presenza lo avrebbe distratto dai suoi studi. Kakashi adesso sospettava che il motivo fosse anche, e soprattutto, il fatto che non voleva che scoprisse che cantava. Perché quella canzone Naruto l'aveva scritta apposta per quell'occasione, per dirgli che era pronto al passo successivo.

I need a man who loves me like
My father loves my mom

Kakashi quel giorno aveva seriamente rischiato di fare tardi per lo stesso motivo per il quale Naruto stava cantando quella canzone. Il gioielliere aveva fatto tardi con il completamento del suo ordine e Kakashi non aveva alcuna intenzione di rimandare quella proposta ad un altro giorno, perché sapeva che nessun giorno sarebbe stato più importante di quello. Era arrivato appena in tempo e una volta seduto aveva iniziato a giocherellare con la piccola scatoletta rivestita di velluto nella tasca della giacca. Era arrivato nervoso, ma erano bastate le parole dolci e amorevoli di quella canzone per fargli capire che tutto sarebbe andato bene.

"I need a man who loves me like," mormorò Naruto, la voce melodiosa e le dita che andavo ad abbassare gli ultimi tasti per concludere quella melodia dolce e leggera che gli era venuta direttamente dal cuore. "My father loves my mom."
Il silenzio durò solo una frazione di secondo, poi gli applausi cominciarono a scrociare sonori. Kiba, seduto tra Sakura e Hinata, si azzardó addirittura ad un fischio di ammirazione, ricevendo poi una gomitata da parte della ragazza dai capelli rosa.
Naruto si inchinò al suo pubblico e nel rialzarsi ruvolse gli occhi lucidi di emozione al suo fidanzato e quasi il cuore non gli si fermò.
Kakashi era scivolato giù dalla poltrona, in ginocchio sul tappeto di velluto e aveva in mano una piccola scatola con dentro due anelli, uno d'oro rosso e l'altro bianco.
Naruto non aveva bisogno di sentire quello che stava dicendo. Saltò giù dal palco e corse incontro al suo fidanzato, gettandosi tra le sue braccia e riempiendo quelle labbra sottili di baci pregni di euforia.
E mentre il pubblico smetteva di applaudire per poter capire meglio quello che stava accadendo, la sala si riempì solo di una parola, ripetuta più volte, con tutta l'emozione, l'euforia e la gioia che è possibile infondere in due sole lettere.
"Sì!"

Angolo Autrice
Benventi! (O ben tornati nel casio questo non sia il primo lavoro che vedete della stoscritta.)
Come ho già detto, questa vuole essere solo una raccolta di Song-Fic One-Shot, tutte autoconclusive e tutte basate su una canzone specifica che in qualche modo mi porta ad immaginare momenti ben precisi. Lo trovo un ottimo modo per tenermi in allenamento senza la "pressione" di una storia di più capitoli da mandare avanti.
È un esperimento e vi anticipo subito che ci saranno anche capitoli a luci rosse, quindi fatemi sapere che ne pensate e spero di rivedervi anche al prossimo capitolo!
See ya!~

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kurai09