Era passato un anno dal FFI, ormai i membri dell’Inazuma Japan, avevano intrapreso le loro strade. O è quello che una persona normale penserebbe: e no. La maggior parte di quei grandissimi mascalzoni, avevano deciso di iscriversi insieme allo stesso liceo, la Raimon High School. Tori, che fino all’anno prima aveva seguito le lezioni da privatista, decise di intraprendere la stessa strada dei suoi compagni di squadra. Si era ritrovata in classe con la sua migliore amica Suzette, ma anche con i vecchi e fidati amici dell’Inazuma. Tra questi, ovviamente il capitano Mark, con i suoi inseparabili Nathan, Jude, Axel e Shawn. Ovviamente, c’erano anche gli altri nella sua classe, ma tra di loro spiccava il pluribocciato Hurley Kane, nonché il suo compagno di banco e migliore amico.

-Pssst, Tori!!- cercava la sua attenzione ogni santa mattina. -Toriii!
-Che vuoi?!- diceva guardandolo esasperata.
-Ho dimenticato di nuovo il libro, seguiamo insieme? – Diceva poi con il suo dolce sorrisetto. Victoria si era ormai abituata alle dimenticanze del suo amico, che ormai non riusciva più a rimproverarlo.
-Però non distrarmi durante la lezione, ho bisogno di seguire.
-Tranquilla bellezza, non dirò assolutamente niente!
-Peccato signor Kane. – disse la voce gracchiante della professoressa di matematica. -proprio oggi avevo in mente di sentire la tua soave voce, qui vicino a me alla lavagna.
Il giovane surfista, guardò terrorizzato verso la migliore amica, sussurrando un “ti prego suggeriscimi!”
-e chi dovrebbe suggerire a me…- sussurrò lei, mentre vide il quesito alla lavagna. Il ragazzo continuava a guardare l’amica, cercando una risposta dalla sua parte, ma purtroppo vide solo la mano del suo compagno, Sharp, alzarsi.
-Avanti signor Sharp. Se il signor Kane non vuol rispondere…-
-Professoressa, io evito di rispondere. – alzò le spallucce e tornò al suo posto, mentre Jude recitava una risposta incomprensibile alle sue orecchie. -Certo, avrei risposto proprio quello. – ridacchiò mentre metteva le mani dietro la nuca, iniziando a dondolarsi sulla sedia.
-Scusa Hurley… non sapevo come poterti aiutare…
-Ma figurati, dolcezza. Il caro Hurley se la caverà benissimo fino alla fine dell’anno!
-Lo spero…- sussurrò lei.

Intanto, qualche posto più distante, c’era Suzette che si limitava ad osservare quei due, mentre chiacchieravano. “Qui gatta ci cova” pensò. Era da tempo ormai che osservava gli atteggiamenti di quei due e doveva ammettere che, se prima provava a farli avvicinare per gioco, adesso era più che convinta che tra quei due ci fosse qualcosa in più. Non era una semplice amicizia, assolutamente. Probabilmente, l’anno prima lo era (soprattutto dalla parte di Tori, che aveva occhi solo per il capitano), ma in quel momento era palese che guardasse il suo compagno di classe con occhi lucidi da persona innamorata. Per quanto riguardava Hurley, lui era cotto di Victoria dalla prima volta che si sfidarono sulla spiaggia, ma in quel periodo sembrava non darci molto peso. Credeva che il loro fosse un semplice incontro casuale, senza un minimo senso. Ma così non era. Più i giorni passavano e più la loro amicizia si rafforzava, ma soprattutto, più i sentimenti di Hurley crescevano.

-Cosa pensi, Suzette? Ti vedo pensierosa…
-Amorino caro! – si girò, sperando di incrociare lo sguardo del suo adorato Erik, ma vide solo il suo compagno di banco, Shawn. -Scusa Shawn… - sospirò.
L’albino sorrise dolcemente. -Dalla tua reazione ti aspettavi Erik, suppongo.
-Sono così scontata? – rise lei. -Poco importa. Pensavo a quei due…
-Tori e Hurley?
-Già, sono così belli insieme, vero? – sospirò e nel preciso istante suonò la campanella. -oggi fortunatamente il turno delle pulizie tocca a Silvia e Caleb.
-Mi dispiace per loro… - ridacchiò lui. -comunque anche io trovo Hurley e Tori una bella coppia.
-Allora mi capisci, Shawn caro! – piagnucolò.
Il ragazzo arrossì e poi sorrise. -Beh credo sia stata soprattutto la tua influenza, sai?
-Cosa intendi?
-Intendo dire, da quando Hurley è entrato in squadra non fai altro che pressare Tori con domande su di lui e…
-Ma che dici. Io non sono mica così fastidiosa! – gridò lei, per poi andare via. Shawn sospirò e iniziò a sistemare sia il suo zaino, che quello della sua compagna di banco, che aveva lasciato tutto in disordine e iniziò a dirigersi al campo del liceo per allenarsi con gli altri.

L’allenamento durò tutto il pomeriggio, e tutti erano stremati. -Sapete ragazzi, ora che ci penso tra qualche settimana inizieranno le vacanze estive!
-Hurley, con il tuo andamento non credo che potrai godertele! – disse Tori, posando la sua mano sulla spalla dell’amico. -Forse dovresti prenderti una pausa dagli allenamenti…
-Tranquilla! Riuscirò a recuperare tutto!
-Io direi di interrompere gli allenamenti per queste due settimane. – disse Nelly.
-EH?! MA COME NELLY?! – gridò Mark.
-Così è stato deciso. Se vuoi allenarti, lo potrai fare solo se supererai il test! – lo rimproverò la ragazza. -Effettivamente, qui ho una lista delle persone che rischiano la bocciatura ai prossimi esami!
Hurley provò a scappare, ma non riuscì poiché fu preso dal colletto da Victoria.
-Statemi a sentire! Le persone che rischiano di non potersi allenare con la squadra qui sono: Mark, Hurley, Suzette e Kevin. Mentre tu, Tori, dovrai cercare di recuperare determinati argomenti di matematica.
Disse la ragazza, per poi andare subito via. I cinque nominati, parvero subito sottopressione.
-Jude, mi potresti aiutare con la matematica? – disse Tori, avvicinandosi al compagno che annuì. -Perfetto! Allora andiamo subito a casa tua! – poi guardò gli altri. -Possono venire anche gli altri? Magari facciamo tutti insieme una sessione di studio!
-Per me va bene aiutarvi. Però, se siamo così tanti, preferirei evitare a casa mia, o a casa tua…
-oh… hai ragione, mi ero dimenticata. – ridacchiò. -Mark, tu saresti disposto ad invitarci?
-Ma sì, perché no! – sorrise lui.
I ragazzi della Raimon, si incamminarono verso casa del capitano per iniziare una sessione di studio. Stranamente, tutti riuscirono ad ascoltare le lezioni di Jude, che spiegava chiaramente senza tralasciare argomenti apparentemente inutili. Tori iniziò a punzecchiare il capitano, che sembrava assorto nello studio, beccandosi poi un rimprovero da Jude, che le diede da risolvere cinque quesiti di matematica abbastanza difficili, ma stranamente riuscì a risolverli immediatamente.
-Tori, sei veramente un genio quando ti ci metti! – disse Mark, ammirandola.
-Non per vantarmi, ma ho un quoziente…
-Non ci interessa. – sottò Kevin, che provava a fare i suoi esercizi, beccandosi poi uno schiaffo da parte di Hurley.
Suzette, che ancora non aveva aperto libro, ridacchiò sotto i baffi vedendo la scena di Hurley che “difendeva” a modo suo, Tori.

La serata terminò e si diedero appuntamento per il giorno dopo.
-Tori, aspetta! – gridò Hurley, mentre lei e Suzette proseguivano per la loro strada. -Se volete vi posso accompagnare… sapete com’è, due ragazze sole in giro per la notte.
-in realtà, dietro l’angolo c’è il mio autista che mi aspetta, poi accompagno Suzette al suo appartamento.
-Oh, allora scusate- ridacchiò. -Allora tolgo il disturbo.
-Ma no, Hurley! Vieni con noi, non costa nulla fare qualche km in più! Tanto c’è ancora un posto, dato che Jude per oggi dorme da Mark! – propose Victoria.
-Sei gentile, Tori. Allora accetto volentieri! – sorrise.
I tre salirono nell’auto della ragazza e proseguirono il viaggio in estremo silenzio.
-Ok, per me può fermare qui! – Disse Suzette, facendo l’occhiolino. -tanto il mio appartamento è da queste parti!
-Ma non è troppo buio qui? – chiese Tori. -Hurley, puoi accompagnarla tu fino a casa sua, tanto tu abiti a qualche isolato da qui, giusto?
-Hai ragione! – disse con un tono rosso in volto, per poi scendere dalla macchina. -Allora grazie per il passaggio, Tori! Ci vediamo domani!

La ragazza sorrise e salutò i due amici, per poi chiudere il finestrino e una volta che la macchina si allontanò, Suzette guardò male Hurley.
-Che… che ho fatto?! – chiese terrorizzato.
-Niente. Non hai fatto assolutamente niente. – sbottò. -come al solito, non ti dai una mossa. Io potevo benissimo fare la strada a piedi e tu potevi rimanere solo con lei.
-Solo con lei ed il suo autista, intendi?
-MA SEMPRE SOLO CON LEI!
Hurley rise imbarazzato. -Scusami, sarà per la prossima volta allora.
-Prossima volta un bel niente. – sospirò. – Quando hai intenzione di fare la tua mossa con la mia migliore amica?
-Mossa? Cosa intendi sorella?!
-Tu sei veramente uno scemo, Hurley. A te piace Tori, ho indovinato?
Il ragazzo arrossì di colpo. -Mi piace Tori? Amica, stai fraintendendo tutto.
-io non fraintendo niente, riconosco quando le persone sono innamorate. E tu AMI Victoria Vanguard.
-Senti Suzette, sei solamente stanca. Ora dimmi dove abiti, così ti accompagno subito a casa.
-io abito proprio lì su. – indicò una porticina di un appartamento. -Quindi posso salire quando voglio. Ma ciò che voglio sapere è: perché non ci provi per bene con lei? Andiamo… hai tantissime probabilità di riuscire a fidanzarti.
-E chi te lo dice?
-Lo dico io. Tu le piaci.
-Non penso proprio. A lei piace il capitano.
-Sveglia??? Lei è stata già rifiutata da Mark, ricordi?
-E allora, non penso si arrenda per così poco. Guarda te, per esempio. Erik ti ha rifiutato più volte, eppure ci continui a provare con lui.
La ragazza arrossì subito a quelle parole. -La questione mia e di Erik è totalmente diversa da te e Tori. Durante il FFI, non faceva altro che pensare a te. Ha provato a scriverti una miriade di lettere, ma non ha mai avuto il coraggio di inviartele. – ridacchiò.
-E cosa scriveva?
-Cose stupide. Quel genere di battute che fate ogni giorno, sai?
-Ho capito. – sorrise. -è un peccato che non mi sia arrivato nulla allora…
-Vedi. Il solo sapere che ti pensava ti fa sorridere. Sei proprio un libro aperto! Ora ammettilo, dai!
Il ragazzo dai capelli rosa sospirò. -Hai ragione. A me, Victoria è sempre piaciuta. – arrossì. -ed ora spiegami, come hai fatto a capire che…
-Semplice, sei un ragazzo ovvio: tu non hai mai amato la scuola. Hai sempre preferito restare a surfare a mare, per questo motivo sei stato bocciato due volte di fila. Avevi deciso di mollare tutto, eppure sei venuto in questa città, priva di mare. E non penso che il motivo sia il calcio! Insomma avevi una squadra tutta tua a Okinawa. Ma il nostro caro Hurley, ha deciso di seguire la sua amata…
-ok, ora basta. Sei inquietante. Ma quanti anime romantici guardi?
La ragazza alzò le spalle. -Leggo libri, manga, guardo anime, film e kdrama.
-Ho capito il senso. – rise. -ora che sai il mio segreto, vorrei chiederti una cosa…
-avanti, spara?
-Come faccio a conquistare Victoria?
La ragazza dai capelli blu, sorrise. -semplice: dovrai invitarla a vedere un film con te e poi dovrete andare ad un appuntamento insieme, e ti dichiarerai. Intesi?
-mi devo dichiarare? – disse spaventato.
-Hai centrato il punto vedo. Perfetto, allora tieni questi tre biglietti! Uno per te, uno per Tori e l’altro per il mio Erik!
-Non puoi dare tu questo biglietto a Erik?
-Assolutamente no! – sbottò. -Sai, in questo periodo non riesco a stare troppo vicina a lui e mi manca tanto… - sospirò. -ti prego, Hurley. Fallo per me!
Il surfista annuì. In fin dei conti, era proprio grazie a Suzette se aveva finalmente ammesso a qualcuno di provare dei sentimenti nei confronti della figlia del primo ministro…