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Autore: Ino chan    05/08/2022    2 recensioni
Michele non sta scherzando, per quanto stia ridendo, gli pare più che serio. Non può essere innamorato del suo eterissimo migliore amico, non lo accetta. Si tira su di scatto « Sei impazzito, cazzo. Non sono innamorato di Etienne.»
[Chris x Mystery man]
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Christophe Giacometti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Chris Giacometti non è tipo da dividere il letto. Quando la passione scema, quando il desiderio si quieta è, ahimè, quel genere di persona che, abbastanza gentilmente, indica la porta. Tutto sta a quanto è svelto l’amante di turno nel capire che non è aria, che non è quel rapporto che offre. Per questa ragione, quando voltandosi si ritrova ad osservare da vicino una nuca maschile, non riesce a capire cosa sia andato storto. Si acciglia, la mente ancora rallentata dal sonno bruscamente interrotto. Non ricorda di essere uscito, in realtà, se non erra, non è neanche a Ginevra.
Affonda un dito nei reni della persona che gli dorme a fianco e questa si gira mettendosi di pancia. Etienne?, si dice sbalordito. Attraverso la serranda tenuta lasca, riesce a vederne il profilo gentile, quel ciuffo di capelli – maledetto – che più di una volta ha fantasticato di pettinargli all’indietro con le dita e le labbra socchiuse. Che diavolo ci fa Etienne nel suo … Ah già! Torna sdraiato dopo aver tirato su la testa di scatto, la mano sinistra a coprire il volto. Sono all’infame riunione di famiglia dei Lefebvre -Giacometti e al solito gli è toccato dormire assieme, nemmeno avessero ancora sei anni .

Bella la Sicilia, ma il caldo che fa anche alle sette del mattino non ha senso. Chris sta già sudando, anche se è a metà granita, ed è seduto davanti al ventilatore acceso. Il resto della famiglia, è nelle sue stesse condizioni. Tutti tranne Roberto , ovviamente . Siciliano di nascita, oltre che essere ben felice di stare facendo colazione con la granita câ brioscia , non ha ancora versato una goccia di sudore. Sarà montato in maniera diversa, è il pensiero che passa sui volti di più o meno tutti quelli seduti al tavolo, visto che non è solo Chris a fissare suo padre come se fosse planato giù da Giove.
«Vogliamo andare al mare?» chiede Laura, la madre di Etienne. Una donna minuscola, simile al figlio, sia per gli occhi celesti che per la folta chioma castana. Etienne annuisce, così come Noel, suo fratello maggiore. Chris non vorrebbe perdersi nessuno dei due in costume da bagno, ma decide di declinare l’offerta. Non ha intenzione di rovinare la giornata a nessuno dei due, non con ancora lo scandalo della Victuuri a piena potenza.

La casa è un villino a due piani, poco fuori Agrigento. Non ci sono agrumeti, non c’è nulla che ricordi l’Italia da cartolina dei film di Fellini. La terra è brulla, gli alberi sono torti dal caldo, e il sole picchia così forte da spaccare la terra. All’ombra della veranda, Chris è costretto comunque a ripararsi gli occhi con una mano quando alza il viso. Non c’è un solo stralcio di nube , il sole è una grossa biglia dorata , così bassa da sembrare disegnato lì da un bambino con zero conoscenze di prospettiva e di disegno realistico.

-Ancora nessuna dichiarazione da parte di Victor Nikiforov sulla sua presunta relazione con il suo pupillo Yuuri Katsuki. I due però sono stati immortalati all’esterno di un ristorante in atteggiamenti che lasciano poco spazio all’immaginazione.-

Chris inarca un sopracciglio mentre accanto al volto della Youtuber impegnata a riassumere le notizie di gossip della settimana, passano una decine di foto di Victor avvinghiato a Yuuri. È contento per lui, molto. Era ora che smettesse di saltare da un letto all’altro, quasi l’avesse presa come una sfida personale, seguirlo lungo la via della dissolutezza, ma è anche vero che, per colpa delle loro agenzie pubblicitarie, la sua relazione con Yuuri è un enorme gatta da pelare per lui. Quando i primi amanti respinti da entrambi hanno iniziato a rilasciare interviste, per mantenere specchiata la reputazione del campione del mondo, hanno costruito una relazione fra di loro. In fondo, passavano tantissimo tempo insieme - in amicizia- visti dall’esterno, i viaggi, le cene, potevano sembrare quelli di una coppia parecchio restia alle effusioni in pubblico.
«Sembra contento. Durerà?» La voce di Etienne lo fa trasalire.
Si gira a guardarlo da sopra una spalla e , cazzo, è legale avere una v-line del genere? Per un attimo Chris non ha la facoltà di capire cosa l’altro sta dicendo, tutto preso com’è ad immaginarsi a leccare quelle belle fasce muscolari, così tese da sembrare tirate con un goniometro.
«Di certo sei una persona in salute.» mormora.
«Cosa?» gli chiede Etienne alzando un sopracciglio.
«Ho detto: non dovresti essere al mare?»
Oltre ad avere i giornalisti alle calcagna ha anche un altro problema: è attratto dal suo migliore amico. Oh ha sempre pensato ad Etienne come ad un bellissimo ragazzo, fin da adolescente, ma ultimamente ha iniziato a pensare a lui in altra maniera. Per altra maniera intende, nudo ,dietro di lui, mentre lo scopa fino a non fargli più capire come si chiama.
«Merda.» sussurra stringendo le ginocchia per riflesso.

 

«E tu che cazzo ci fai qui?»
«Chris mon frère
Chris si gira a guardare Etienne come per chiedere se anche lui sta vedendo Victor e quando lo trova , a fissare torvo nella stessa direzione in cui il russo lo sta salutando agitando entrambe le braccia sopra la testa, ha la sua risposta.
«Ripeto: che cazzo ci fai qui?» chiede, salutando con un cenno del capo Yuuri, che sembra essere pronto a prendere una pala, scavarsi una tana come un tasso e morire per la vergogna. Victor ignora entrambi, troppo preso a guardarsi attorno, a quanto pare non credeva la casa di famiglia dei Giacometti così carina e caratteristica.
« Sembra uscita da un film di ma...»Chris non è affatto un tipo manesco, ma tutto ha un limite e lui l’ha ampiamente superato. Sono tre settimane che evita giornalisti, che vede il suo nome sbattuto su ogni pagina rosa del web e no, che sente supposizioni di ogni sorta sulla sua persona, e quell’idiota, invece di stargli lontano come tutti gli hanno consigliato, si presenta a casa sua?
«Vuoi che pensino che ci passiamo Yuuri come se fosse una bottiglia di birra, che cazzo ti dice il cervello? Hai deciso di rovinarmi la carriera?» lo scrolla per il colletto della camicia, dopo aver creato un cappio per cercare di strozzarlo « Vattene subito prima che qualche giornalista vi becchi e io debba ammazzare prima loro e poi te.»
Yuuri cerca di staccarli, aggrappandosi al suo braccio, con la coda dell’occhio lo vede guardare verso Etienne, ma questo si sta godendo la scena con un bicchiere di granita in mano. Chris lo sente succhiare, a tratti leggermente rumorosamente, come se stesse usando la cannuccia tra le sue labbra per non ridere di gusto.
«Chris, mon amì, ci vogliamo sposare e voglio che tu sia il mio testimone!»
Etienne tossisce e Chris è certo che morirà prima di aver messo il punto alla discussione. «Ora? Nel bel mezzo dello scandalo? Che cazzo hai fatto, l’hai messo incinta?»
«Ci amiamo!» il sorriso di Victor è così stupido, così dannatamente idiota, che anche se Chris sa che non lo sta prendendo in giro, si sente comunque nel bel mezzo di una candid camera. Si amano, carini loro. Lui viene deriso da ogni parte perché è stato scaricato per una costina di maiale con gli occhiali, ma ehi, loro si amano.
«Chris.» Etienne gli appoggia una mano sulla spalla « Christophe.»
Un attimo dopo, Etienne infila le braccia sotto le sue e lo stacca da Victor, lanciandolo praticamente in casa. Dalla cucina, lo sente invitarlo ad andarsene abbastanza gentilmente per quanto riguarda i suoi standard di educazione quando si parla del pluri-campione del mondo.

 

***

Dopo il terzo giornalista che allontanano a secchiate d’acqua, Chris è uno straccio inzuppato di veleno: decide di stendersi per una decina di minuti per riposare, prima che l’emicrania che sente martellare, decida di fargli vomitare il pranzo. Quando ha annunciato di voler rilasciare un'intervista, dicendo che tra lui e Victor era ormai finita e che augura alla nuova coppia ogni bene, è stato fermato dalla sua agenzia pubblicitaria. Lui , che ha costruito la sua immagine sull’essere l’uomo sexy che tutti vogliono, scaricato per uno che sembra una polpetta con i pattini? Sarebbe un colpo mortale alla sua reputazione.
E a quanto pare, l’agenzia di Victor non gli permetterà di farlo passare per uno che viene mollato. In patria è come una specie di principe azzurro perfetto, le donne vogliono essere sue, gli uomini vogliono essere lui: lui lasciato dal fidanzato? Anche no, è lui che lascia. E allora che deve fare? Victor ci godrà pure ad avere tutti i riflettori addosso, ad accendere la tv e vedere la sua faccia ovunque, ma lui no. Un’altra settimana a fare il recluso, darà di matto. È per questo che fa facendo tutti questi strani pensieri su Etienne. La mancanza di sfogo, nient’altro. Se potesse uscire, passare qualche serata divertente, è certo che smetterebbe all’istante quest’agonia e tornerebbe a pensare a lui come il suo migliore amico e basta.

 

***

 

«Perchè ti parlo ancora?»
«Perchè sono l’unico amico che hai a parte Nikiforov e Etienne e con uno non ci parli e l’altro è il fulcro del problema.»Chris vorrebbe ribattere, ma non può. Michele purtroppo ha ragione, lui a parte Victor ed Etienne, è l’unico con cui può parlare. Gli rivolge comunque uno sguardo irritato da sopra il suo cocktail alla frutta, avrà anche ragione, ma questo non gli dà il diritto di essere così tremendamente odioso.
Sono ai due lati di un piccolo tavolino di plastica, sormontato da un ombrellone a spicchi gialli e rossi. La piscina a due passi da loro, è una promessa di refrigerio fin troppo invitante perché Chris riesca a mantenere alta la concentrazione per più di cinque minuti alla volta. Si volta di nuovo « Ma stanno insieme?»
Michele inarca un sopracciglio prima di girarsi anche lui verso Sara e Emil: sono entrambi chini sul cellulare della ragazza e stanno dividendo le cuffiette. Sembrano star commentando qualcosa, forse un video, visto come Emil indica lo schermo ridendo. «No.» risponde l’italiano con il suo solito piglio da cane da guardia. Quando Chris, però, cerca il suo sguardo, ha l’impressione che non stia guardando la sorella, ma il bel biondino accanto a lei.
Drizza le antenne, ingoia tutte le prese in giro relative al suo essere lo stereotipo del maschio italiano , geloso marcio della sorella minore , per avventurarsi in una discussione ben più divertente e golosa.
«Mickey hai qualcosa da dirmi?» gli chiede avvicinandosi con il busto al tavolo, appoggiando i gomiti sul bordo.
«Tipo cosa?» Chris non può fare a meno di invidiarlo. Michele Crispino avrà tanti – tantissimi – difetti, ma ha una faccia da poker inscalfibile. Per tutti, tranne che per lui, ovviamente. Piega la testa verso una spalla, infatti, mentre gli sorride « Non so, magari hai finalmente deciso di uscire dall’armadio?»
«Ancora con questa storia Christophe?» Michele sospira infilando le dita sotto gli occhiali da sole e massaggiando le palpebre « Per un bacetto che ti ho dato a quindici anni... Da ubriaco.»
«Eri ben più lucido di me. » nella top league di pattinaggio maschile, quello da non sfidare mai ad una gara di bevute sono lui , e Nekola gli hanno detto, se Victor si ubriaca anche con i cioccolatini al rum, e lui è abbastanza forte da reggere fino a una bottiglia di whisky scolata nel corso di una serata di bagordi, c’è che giura che Michele Crispino sia fisicamente incapace di ubriacarsi.
«Non stavamo parlando del fatto che vorresti farti sbattere come un paio di uova dal tuo migliore amico?»Chris annuisce, ha ragione...Ci sarà tempo per prenderlo in giro fino alla morte. Torna seduto composto, i gomiti sui poggioli della seggiola mentre affonda contro lo schienale. Non sa proprio come fare, era certa che gli sarebbe passata col tempo, ma ha l’impressione invece che i sintomi vadano peggiorando.
«Sintomi?» gli fa eco Michele inarcando un sopracciglio.
«Sai il cuore in gola, il male allo stomaco, il sudore, tutte quelle cose.» le labbra dell’italiano hanno un piccolo fremito, sta per mettersi a ridere. Chris lo osserva stupefatto, non lo credeva capace di ridere così di gusto, e dire che la prima volta che l’ha visto aveva ancora il baffo*
«Mi hanno detto che è così che uno si sente quando si innamora.» Chris strabuzza gli occhi mentre Michele continua a ridacchiare « Sei innamorato bello, non sei arrapato.»
«Non...» scherzare.
Ma Michele non sta scherzando, per quanto stia ridendo, gli pare più che serio. Non può essere innamorato del suo eterissimo migliore amico, non lo accetta. Si tira su di scatto « Sei impazzito, cazzo. Non sono innamorato di Etienne.»


***

Michele deve essere impazzito, non è affatto innamorato di Etienne. Per niente. È una cosa che esclude in maniera del tutto categorica. Per questa ragione, quando lo vede vestito di tutto punto, pronto per uscire, è tentato di tirare una testata al muro per avere la gioia di poter imputare ad un complicato trauma cranico la fitta di gelosia istantanea che gli ha chiuso la gola .
Sta uscendo. Con chi? Perchè? Possibile che abbia rimorchiato qualche focosa italiana senza che lui se ne rendesse conto? E perché , ora, odia questa procace bellezza del Sud tanto da desiderare di tosarla come una pecora, perché sicuramente sarà una mora stupenda, dalle labbra peccaminose, e con un fisico da perdere la testa. Il suo opposto praticamente.
«Do-Dove vai?» gli chiede con un filo di voce.
«Esco.» Sì, questo l’aveva intuito.
«Con chi?» Etienne gli rivolge uno sguardo perplesso. Da quando ti interessa che faccio?, sembra volergli chiedere, mentre stringe i lacci delle scarpe in un fiocco .
«Tua madre mi ha organizzato un appuntamento galante.» Chris ridacchia: questa è buona.
«Mia madre?» ripete. Etienne annuisce, è stata così carina che non ha potuto rifiutare. Chris smette di ridere, cazzo è serio! Lo segue fuori dalla loro camera, fino al patio dove un'auto sta risalendo il vialetto sterrato. Stringe i pugni nelle tasche dei pantaloncini, è pronto a rimanere folgorato dal prototipo della donna perfetta, ma quello che esce dall’auto, non è una donna.
«È un uomo.» sussurra sbalordito.
Un gran bel pezzo d’uomo, per essere precisi « Hai qualcosa da dirmi?»
«Tipo?» gli chiede Etienne con un sorriso divertito.
«Niente.» Da quando è attratto anche dagli uomini? Sono sempre assieme, non l’ha mai visto fare commenti o anche solo guardare un altro uomo e ora sta per avere un appuntamento con quello che sembra Vittorio Gassman da giovane, forse ancora più bello?
«Divertiti.» si costringe a dire a denti stretti.

***

«Sei tornato tardi.»
«Mi aspettavi?»
Sì… «No.»
Etienne inarca un sopracciglio e Chris sente l’impulso di tirargli giù tutti i denti con un pugno.
Non riesce a capire che diavolo sta succedendo. Era certo di conoscerlo come il dorso della sua mano e invece sbagliava di grosso. Mastica accigliato mentre, attorno a lui, si consumano i preparativi per un ennesima giornata in spiaggia. Giornata che lui, ovviamente, salterà a piedi pari. Dio che nervi, per colpa di quell’idiota di Victor che ha sganciato la bomba del suo prossimo matrimonio con Yuuri, non può neanche sperare di cacciare fuori il naso da casa senza venire assalito dai paparazzi. Figuriamoci farsi un bel bagno al mare.
«Vieni, ho bisogno di parlarti.» salta su così all’improvviso da far girare tutti verso di lui, compreso Etienne che, dopo aver finito la sua colazione, stava andando verso il lavello con la tazza in mano, lo guarda perplesso afferrare Noel per un braccio e tirarlo nell’altra stanza.
Noel Lefebvre è bello, punto. Se Chris dovesse mettere un giorno zero alla sua bisessualità, lo imputerebbe al giorno in cui l’ha visto la prima volta e visto che lo conosce da che è nato, è tutto dire.
Lo spinge sul divano e rimane a incombere su di lui, con le braccia incrociate al petto e il piglio più incazzato che conosce. «Allora?» principia dopo un momento di silenzio. Noel finisce di masticare il pezzo di brioche che aveva in bocca quando è stato letteralmente rapito dalla sua colazione, e si pulisce le labbra sfregandole con il dorso della mano « Allora?» gli fa eco perplesso.
«Hai qualcosa da dirmi?» gli chiede Chris.
«Sì, questi pantaloncini ti evidenziano un po’ troppo il pacco. Non mi sento al sicuro.» Chris strabuzza gli occhi mentre Etienne scorre tutta la sua figura fino a superare la linea dei fianchi. Si tira leggermente indietro, incredibile a dirsi, ma lui, proprio lui, con Etienne non riesce proprio a fare lo sfacciato come farebbe con chiunque altro.
«Meglio?» gli chiede.
«Meglio. » succhia il pollice sporco di zucchero a velo « Allora che vuoi? Non ho capito.»
Chris prende un bel respiro. Non deve aggredirlo. Noel conoscendolo potrebbe infilargli lui un diretto alle gengive se preso per il verso sbagliato. Gonfia e sgonfia il torace, invoca tutta la calma e la pazienza che ha in corpo e alla fine « Si può sapere da quando ad Etienne piace il cazzo?» crolla come un castello di carte.
Noel si chiude nelle spalle «Boh? Da sempre?»
«Come da sempre?» gli fa eco Chris sbalordito.
«Non sono un esperto, ma l’orientamento sessuale non è una cosa che decidi la mattina appena sveglio. Gli piacciono anche gli uomini da che si è accorto di avere un pisellino funzionante nelle mutande.»
Chris si specchia nell’espressione divertita di Noel. Ha senso, sì, ma allora perché lui non ne ha mai saputo nulla? Non gli ha mai detto niente. Forse pensava che fosse scontato? Forse credeva che lo avesse capito da solo e non ha pensato di dover fare coming out anche con lui?
Ma sopratutto «Ma perché con me, non c’ha mai provato?»
Si rende conto di averlo detto ad alta voce nello stesso momento in cui Noel si strozza con il sorso d’acqua appena mandato giù e tossisce a spruzzo su di lui: « Cosa?» gli chiede.
«Cazzo Christophe, sei serio?» gli chiede questo pulendosi il mento con la mano « Come faceva a provarci se, da che hai iniziato a usare il cazzo, sei saltato da un letto all’altro come un infoiato?»
Chris è certo di essere arrossito fino alla punta delle orecchie « Con quel russo del cazzo, poi, sembrava che faceste a gare a chi scopava di più a una certa. Lo conosci Etienne, è delicato, una storia di sesso, sopratutto con te, cazzo non sarebbe in grado di averla.»

***

Noel ha ragione. Non è materiale da fidanzamento, a differenza di Etienne. Una storia fra di loro sarebbe un disastro, è sicuramente per quello che, con lui, non ha mai avuto un cedimento. Mai nulla che gli facesse intendere un interesse nei suoi riguardi. Chris lo capisce, ma allo stesso tempo, non può fare a meno di starci male. Perché ultimamente , ha iniziato ad avere anche lui a nutrire il desiderio di avere una relazione normale, fatta di quotidianità e non solo di notti senza importanza. E se deve pensare a qualcuno, capace di guardare oltre all’apparenza che si è costruito negli anni, Etienne è l’unico in grado di farlo.
È col cuore pesante che affronta le scale che conducono al suo appartamento. È triste, la vacanza non gli ha giovato come avrebbe voluto, anzi. Spera in Elsa, per sentirsi meglio, la sua adorata gattina bianca. Arrivato al pianerottolo, lascia cadere il borsone, il trolley cade all’indietro e ruzzola lungo le scale.
«Pe-Perché ci sono i sigilli della polizia a casa mia?» sussurra.
Si attacca al campanello dei vicini di casa, è la signora Adeline a venirgli ad aprire. È un'anziana signora dai capelli bianchissimi e dagli occhi nocciola, i più grandi e dolci che Chris abbia mai visto « Oh Christophe.» esclama posandogli una mano sulla spalla «Mi dispiace tanto.»


«Etienne.»

Etienne quasi non dà il tempo alla signora Adeline di aprire completamente la porta, che è già entrato. Chris, non fa quasi in tempo ad alzarsi dal divano dove Adeline e sua sorella Cosette lo hanno fatto sedere a forza, che ce l’ha addosso. Gli butta le braccia al collo, piangendo a calde lacrime « Hanno rapito Elsa, Etienne.» Aveva sentito parlare di simili furti : fan fuori di testa che entrano in casa del proprio personaggio famoso preferito e lo derubano. Non si aspettava, però, che sarebbe capitato anche lui. Era certo di avere dei sostenitori sani di mente, forse alcuni un po’ troppo appassionati, ma anche lui è un personaggio sopra le righe. E invece si sbagliava.
«Avevo lasciato le chiavi di casa a Adeline e Cosette .» Chris tira su col naso mentre Etienne gli accarezza il capo. Lo sta ancora abbracciando nel salotto delle due anziane sorelle, tenendolo a sé con l’altro braccio attorno ai fianchi « E hanno detto che...»
Non riesce a finire la frase, per fortuna è Adeline a raccontare per lui. Ieri mattina sono andate a dare da mangiare alla gatta, a cambiarle la lettiera e a farle un po’ di compagnia, sono state con lei fino all’ora di pranzo. Quando sono tornate nel pomeriggio hanno trovato la porta forzata e nessuna traccia della gatta. «Oltre che ai cassetti della biancheria svuotati, le medaglie esposte sparite.»
«Non me ne frega un cazzo delle mutande e delle medaglie, rivoglio la mia gatta!» Chris si scosta con uno strattone da Etienne, e si asciuga il volto con le mani. I suoi meriti sportivi non sono fatti da un disco di metallo e la biancheria che gli hanno sottratto, non esiste un valore negativo nella scala numerica che potrebbe assegnargli per far capire davvero quanto poco gli interessi rispetto ad Elsa. Quella gatta è la sua migliore amica, la sua bambina, da che si è ammalata ha passato con lei ogni minuto libero : ha imparato a fare le flebo e le punture per potersi occupare al meglio di lei e ora qualcuno, glie l'ha portata via.
Morde le labbra per cercare di calmare il pianto ... Se può andare peggio di così, non lo sa. A lui sembra di stare già scavando il fondo del barile.

 

***

-Elsa ha diciotto anni, è una gatta molto anziana, con diverse patologie a carico. Non mi interessano le medaglie, né qualsiasi cosa abbiate rubato. Rivoglio solo lei.-

 

All’appello social di Chris si associano tutti i pattinatori che conosce. Da Yuri Plisetsky, che appare in un breve video per richiedere la restituzione di Elsa con il suo gatto seduto sulla scrivania, a Leo de la Iglesia , ripreso nel suo giardino di casa con un adorabile pappagallino giallo appollaiato sulla spalla. «Mi dispiace per la tua gatta, bello. Spero che la ritrovino.» è il vocale di Jean Jacques Leroy gli invia a sorpresa « Ho fatto un video anche io.»Chris è sbalordito quando, cliccando sul link, lo trova con un tartaruga fra le mani mentre, come gli altri, richiede la liberazione di Elsa.
«Ancora niente?» chiede.
Etienne scrolla il capo. Hanno creato una casella di posta elettronica per le segnalazioni su Elsa, ma invece di indicazioni valide sono stati invase da e-mail di fan, di minacce di morti da tifosi di pattinatori avversari e una preoccupante collezione di foto osé.
«Sì può sapere che diavolo ci fa qualcuno con il gatto di un altro?» chiede spettinandosi in preda ai nervi. È stato anche lui un ragazzino infatuato di una celebrità, ma non si sarebbe mai sognato di rubare Makkachin a Victor, per esempio. Sospira seccato, è il mondo che sta andando a rotoli o è lui che è diventato troppo vecchio?
«No, Chris, rubarti il gatto è stata la mossa di un folle.» mormora Etienne scrollando il capo.

 

***

Nessuna notizia di Elsa e, da una settimana, nessuna notizia di Etienne. Non che si aspettava di trovarlo ogni mattina al suo capezzale come una balia, ma sparire così, maledizione! Lui più di chiunque altro sa quanto Elsa sia importante per lui, è stato il suo primo animale domestico, si è occupato di lei sembra da solo. E poi l’hanno trovata assieme! Pensava che la considerasse anche un po’ sua. Per questa ragione, quando lo vede lasciare l’allenamento per l’ennesima volta a metà , senza dirgli una parola, non può fare a meno di fermarsi di colpo in mezzo alla pista. Si può sapere almeno dove diavolo sta andando?
È il suo unico cliente, Josef è stato categorico, il suo prezioso campione non deve dividere nulla con gli altri pattinatori svizzeri, nemmeno il press agent.
«Coach faccio una pausa.» ringhia mentre già si sta dando la spinta sui pattini per uscire dalla pista. Li toglie per poter uscire dalla palaghiaccio e Etienne è già alla macchina, appoggiato al cofano con una mano. Chris gli è alle spalle, quando gli si avvicina « Sì, non vedo l’ora. Ciao Alphonsine .»
«Alphonsine ?» Etienne si gira di scatto verso di lui, ma Chris, di colpo sente troppo male per poter rendersi conto della figura barbina fatta.
«A me sta andando tutto a rotoli e tu ti trovi la fidanzata?» Etienne guarda prima lui, poi il telefono, poi di nuovo lui. Spalanca gli occhi, mentre fa il giro della macchina, ma Chris lo spinge via con entrambe le mani al petto, sbattendolo contro lo sportello dell’auto « Questa non te la perdono Etienne.»
«No Chris, aspetta. Non è come pensi!»
Ma Chris se ne è già andato.


Chris è ubriaco e furioso quando spalanca la porta di casa sua. Ha detto alle due sorelle di non aver bisogno di nulla, anche se ha bruciato la cena ed è troppo tardi per ordinare qualcosa a portar via da qualsiasi ristorante decente.
«Non ho...Eh?» Etienne inarca un sopracciglio mentre lo squadra da capo a piedi « Cosa c’è, mammina?»
«Sei ubriaco.» Chris si chiude nelle spalle. E allora? Quello che fa fra le quattro mura di casa sua non è affar suo. «Non devi andare da Alphonsine ? Che diavolo ci fai qui?» fa forza sulla mano attorno al pomello della porta, ma Chris gli impedisce di chiudergliela in faccia, entrando con una spallata.
«Guarda qui, vecchia spugna.» Alza il braccio e Chris quasi urla. Dentro un trasportino di plastica arancione c’è Elsa. La gatta nel vederlo inizia ad infilare le zampine all’interno della grata del trasportino, miagolando in maniera acuta, quasi da cucciolo, nonostante i quasi due decenni. Chris sta piangendo come un bambino quando , dopo averla fatta uscire, la stringe a sé.
« Alphonsine Gillard è una specie di acchiappanimali. Presente Ace Ventura?» Chris annuisce pulendosi il naso sporco di muco con il dorso della mano: « L'ho assunta il giorno dopo il rapimento di Elsa, e in questa settimana mi sono sempre tenuto in contatto con lei per avere notizie. Qualche volta l’ho persino accompagnata.»
Chris guarda la gatta che fa le fusa fra le sue braccia e poi Etienne che lo fissa come se si stesse aspettando delle scuse sentite, magari in ginocchio sui ceci « Chi l’aveva presa?» gli chiede.
«Un ragazzino per fare colpo sulla fidanzatina di un amico.» Chris si acciglia e Etienne gli fa segno con una mano di lasciar perdere « Allora? Un grazie non me lo merito?»
Chris annuisce, posa Elsa nella sua cesta , accarezzandole ancora una volta la groppa e poi si volta verso Etienne. Un attimo dopo l’ha spinto contro il muro dietro di lui, tra la libreria e il caminetto. Lo sente irrigidirsi, le spalle, il petto, perfino il collo. Se Chris fosse un pelo più sobrio, sarebbe già saltato via, ma non lo è. È sfinito, sfatto da una gelosia martellante che l’ha costretto ad attaccarsi alla bottiglia per non pensare e ora che ha capito che non aveva nulla di cui preoccuparsi, semplicemente vuole smettere, almeno per un attimo , di arrovellarsi su quello che sente, su quello che c’è nel suo cuore e farlo parlare per conto suo. E quello che prova l’ha spinto tra le braccia del suo migliore amico.
Aspetta una sua reazione, prega che non rimanga semplicemente lì, come un palo, con le sue labbra premute contro le sue, e quando lo sente finalmente muoversi, sente il sollievo fargli fischiare le orecchie. Le mani di Etienne si chiudono attorno al suo viso, lo tirano più a sé, mentre accetta il suo bacio, lo ricambia, e maledizione, Chris si sente gemere soddisfatto mentre lo stringe a sé per i fianchi.
«Chris.» Etienne prende un bel respiro prima di parlare. Ha gli occhi lucidi, le dita che tremano contro il suo viso. «Non sono tipo da… Non riesco, con te poi. »
Un uomo adulto non dovrebbe essere così adorabile, eppure… Per un attimo Chris si chiede se per Victor sia stato lo stesso. Se provare tenerezza oltre alla passione, sia stata la molla a farlo cedere alla vita tranquilla che Yuuri poteva offrirgli rispetto al caleidoscopio di amanti avuti fino a quel momento. Perchè per lui è così.
Se può avere Etienne ora e per sempre, non gli interesserà mai nessun altro. Non avrà mai rimpianti. Vivrà felice per tutto il resto della vita.
Gli sorride e ad Etienne sembra bastare.


Chissà se Alphonsine Gillard è in grado di rintracciare, anche le persone, oltre agli animali. Chris sa perfettamente che il pensiero che gli sta martellando in testa, non ha senso, ma al momento è così confuso da non sapere se vuole stringere la mano a tutti gli amanti che Etienne ha avuto in passato e ringraziarlo per averlo fatto impratichire e desiderarli tutti morti per via della gelosia.
«Merda. »impreca per l’ennesima volta, il volto di Etienne fra i suoi fianchi, le braccia avvolte attorno alle gambe per sostenerlo e tenerlo a sé. Chris stringe un ciuffo di capelli sulla fronte mentre getta la testa all’indietro. Ha sentito dire che tutti quanti hanno un talento nascosto, ma non credeva che quello di Etienne fosse tanto peculiare.
«Non credevo che imprecassi così tanto durante il sesso.» Etienne ridacchia e Chris, nonostante l’eccitazione a incendiargli le viscere e a farlo fremere dalla testa ai piedi, non riesce a trattenere una risata.
«Infierisci pure?» Etienne ridacchia a sua volta e Chris può giurare di non averlo mai visto così contento. Sente il cuore stringersi mentre gli accarezza il viso accaldato con entrambe le mani « Che stronzo.»
« Solo curioso.»


Decisamente una vita così potrebbe andargli più che bene.
Etienne, meravigliosamente nudo che dorme accanto a lui, e Elsa che ronfa – sì russa da brava anziana- nella sua cesta sotto la finestra. Chris stringe un braccio contro i fianchi del suo neo compagno, baciandogli dietro l'orecchio, quando … « Ma chi è a quest’ora?»
Il telefono squilla ancora e ancora, Etienne si tira su grattandosi la fronte mentre Chris cerca di capire dove diavolo è volato, visto che, praticamente hanno fatto l’amore per tutta casa, senza lasciar perdere manco una stanza. « Eccolo.» mugugna notando Elsa intenta a prenderlo a zampate in corridoio.
«Pronto.» sbadiglia «Oh Sara...»
«Christophe, ti prego, dimmi che l'hai visto!»
La ragazza sta ridendo così forte da strozzarsi, e non è sola. Chris è abbastanza sicuro che l’altro che sente ridere a grossi risucchi è Michele, il terzo dev’essere Nekola. Si acciglia guardando Etienne ancora a letto « Ma cosa?» le chiede. Fa segno al ragazzo o di prendere il portatile sul comodino e questo, dopo esserselo tirato in grembo, lo apre « Ci sono duemilatrecento notifiche di Instagram e quasi altrettante su Twitter e Facebook.»
«Che cazzo è successo?» chiede sbalordito.
Etienne si chiude nelle spalle mentre va ad aprire una delle notifiche. Chris, mentre sente ancora Sara ridere, lo vede strabuzzare gli occhi, e iniziare a ridere anche lui con una mano sulla fronte.
«Oh, ma fate ridere anche me?» esclama.
Volta il pc sulle ginocchia di Etienne e si siede, avvicinando leggermente il viso – senza occhiali o lenti a contatto inizia ad essere davvero cieco – e legge a bassa voce « Guai per Victor Nikiforov: la leggenda russa cacciato di casa?»
Scorre la pagina e segue, con divertimento crescente, una sequenza di foto dove Yuuri lancia dei vestiti fuori dalla finestra mentre un Victor sconsolato piange come una fontana in strada «Non dovrei ridere. Lo so che non dovrei ridere.»
Etienne si è sdraiato e sta ridendo così forte da grugnire.
«Yuuri Katsuki furibondo, secondo alcuni personaggi vicini alla coppia avrebbe trovato in casa uno degli ex amanti del campione del mondo uscente.» è Sara a leggere per lui, devono essere sullo stesso articolo perché Chris scorrendo la pagina, trova la stessa frase in grassetto e poi un altro trio di foto. Un uomo che osserva perplesso la scena, mentre Victor piange e Yuuri, dopo aver finito di lanciargli i vestiti addosso, è passato ai giocattoli di Makkachin. Chris lo ricorda vagamente , anche se non saprebbe dire come si chiama.
«Dai non fa ridere, siete degli stronzi, povero Vitya. Anche a me potrebbe capitare.» visto che hanno una carriera da latin lover simile.
«Scorri fino alla fine Chris.» lo invita Etienne mentre si asciuga le lacrime di divertimento dal volto.
«Mi sento male!» raglia Nekola a telefono seguito da Michele che, in un sospiro, dichiara che questo è uno dei giorni più belli della sua vita.
«Il karma è una puttana.» si accorda Sara quasi cantando.
Chris fa scorrere l’articolo fino alla fine e niente, non riesce a trattenersi. Dopo essere stato umiliato per giorni, preso in giro dalla stampa di tutto il mondo, non può fare a meno di sentirsi in qualche modo vendicato dalla vita.
Victor in un orripilante costume da barboncino, con una chitarra in mano, che cerca di intenerire Yuuri alla finestra, cantando a squarciagola. Anche se si tratta di una foto è facile capire quanto Victor sia stonato e quanto Yuuri stia cercando di non ridergli in faccia.
«Ma almeno si sa se lo ha ripreso in casa?» chiede.
«Sì sì, lo ha fatto rientrare.» Sara sospira « Ha sofferto un po’ poco rispetto alle settimane che ha fatto passare a te, ma meglio di niente.»
Chris annuisce mentre continua a ridere « Meglio di niente!»



 É da una vita che manco dal fando di Yuri!!! on Ice, non so se sono ancora in grado di scrivere  su questo anime oppure se dovrei smettere e lasciare di me un bel ricordo. XD Se vi fa piacere, fatemi sapere che ve ne pare. 
Ino chan 


 

✔  granita câ brioscia : l’ho scritto alla siciliana.
✔  Baffo: è un dispositivo ortodontico con alette esterne che escono dalla bocca e agganciate al capo.
✔  Josef Karpisek: l’allenatore di Chris





 

   
 
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