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Autore: _NeptuneHydrangea_    27/08/2022    1 recensioni
[Crystal Tokyo GDR]
Braccati, costretti a nascondersi.
Costretti a vivere nella paura di un attacco che potrebbe mettere in pericolo i pochi rimasti, che potrebbe mettere in pericolo la loro famiglia.
E la speranza è giunta sottoforma di un messaggio fin troppo elegante per la situazione.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando le cose hanno iniziato ad andare così male?
La giovane avvolta in un sottile e grezzo hanfu non ha realmente idea di quale possa essere la risposta giusta a questa domanda.
Forse quando l’ennesimo scontro si è portato via qualche altro pezzo di luce.
Forse quando la corruzione ha raggiunto troppi cuori, facendo tremare la fiamma della speranza.
Forse era dall’inizio, forse solo ieri.

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Braccati, costretti a nascondersi.
Costretti a vivere nella paura di un attacco che potrebbe mettere in pericolo i pochi rimasti, che potrebbe mettere in pericolo la loro famiglia.

Hanno perso tanto, quando la guerra li ha visti sconfitti. Hanno perso la più giovane, hanno perso il loro pilastro di terra, hanno perso un campione e con lui, lei ha perso suo fratello. Hanno perso la loro Voce, e quasi perso la loro Aita, tornata dal Velo prima che venisse distrutto, ma non totalmente la stessa che è perita – indubbiamente incompleta con la caduta di Venere, e mutata in una Guerriera.

Ma hanno salvato i loro figli. Non sa come, ma ce l’hanno fatta.
Non importa che i vestiti cadano sempre su corpi più magri, finché loro potranno avere tutto il cibo a loro disposizione.
Sono riusciti addirittura a far crescere qualcosa su quel terreno arido, in quel luogo dimenticato da dio, ma non dai loro nemici. Qualcosa che sono riusciti poi a vendere, per ricavare almeno un po’ di medicine e un po’ di carne da cucinare per i più piccoli. Di tanto in tanto, riescono anche a tornare con qualche giocattolo che condivideranno tra loro sette.

Non si illudono di essere salvi, ma sono in una stasi, in una calma che forse un po’ consente loro di sperare.
E la speranza è giunta sottoforma di un messaggio fin troppo elegante per la situazione.
Mentre gli occhi cadono su quelle parole melense, un sorriso rassegnato e quasi fuori luogo le compare sul volto. Era consapevole da sempre che quella sarebbe potuta essere la richiesta. Ci ha fatto pace. Ed è pronta ad accettarla.

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Gli occhi non riescono a spostarsi dal marito, ancora addormentato su quel rudimentale letto di roccia che hanno scelto per loro. Gli occhi sono morbidi, lasciandosi essere malinconica ed emotiva prima di vestirsi di un Coraggio che è sempre stato sua armatura.
Potrebbe andarsene ora, ma non sarebbe corretto. Sarebbe il peggior tradimento e per quanto consapevole di quello che avverrà di lì a poco, vuole incontrare quegli occhi un’ultima volta.

Attende il risveglio, lo ascolta avvicinarsi attraverso quei piccoli segni che ha imparato a leggere in anni di matrimonio e condivisione.
Sparisce la tristezza dal sorriso, è più dolce mentre incontra lo sguardo del suo zhiji, la confusione nel di lui sguardo nell’osservarla vestita con uno dei pochi abiti conservati, di una fattura così antica da non sembrare nemmeno terrestre.
Ha nascosto un ago nella manica, mentre avvicina il palmo alla sua guancia, la accarezza.

“E’ arrivata una lettera qualche giorno fa. Hanno promesso che se consegniamo loro l’ultima dei vertici della Famiglia, ci lasceranno in pace “

La sente, la sua protesta. Sente che sta lottando per alzarsi, per fermarla. Perché lui sa che lei ha già accettato. Che andrà.
E’ un azzardo, ma ha lasciato come richiesta al Padre una barriera a protezione del luogo. L’ultima richiesta di una figlia Devota.

Il polso si muove, lascia scivolare in avanti il lungo ago d’argento decorato in cima con un loto, e lo preme in uno specifico punto, paralizzando a poco a poco i movimenti del marito.

“Sono stati gli anni più belli della mia vita. Ma ora possiamo smettere di scappare. Potete vivere. E i bambini possono crescere. Va bene così. Ti aspetterò nella prossima vita. Potete riposare adesso. Posso riposare”

Il viso si china, triste, ma pronto. Determinato, nonostante gli occhi lucidi mentre preme un bacio sulla di lui fronte.

“Grazie...e mi dispiace”

Le proteste, sono ancora lì. Le ascolta, le ingoia, accetta questo dolore come prezzo per i propri fallimenti.
Le ascolta mentre si raddrizza, mentre volta a lui le spalle ed abbandona la loro tenda. Una volta fuori gli occhi si appoggiano sui rimasti, scivola fino a trovare gli occhi di una donna che una volta ha chiamato madre.
Resterà lei a proteggerli.
Hanno protestato, ma è la loro unica possibilità.

“Vi voglio bene”

E’ il suo commiato, mentre si avvia lungo il sentiero, senza mai voltarsi.









Hydrangea's Corner:

I'm alive! Circa.
So che ho mollato una ff così a se stessa, ma l'università non è stata clemente con me a lavoro.
Che dire di questo? 
Beh, ero qui tranquilla in turno in reparto quando ho trovato questa bustina di zucchero con una camelia e dietro scritto " Sacrificio insieme a .....Gratitudine".
Come un lampo mi è venuta in mente la scena di Mo Dao Zu Shi dove Wen Qing immobilizza Wei Wuxian per andare a sacrificarsi con Wen Ning e ho sentito il bisogno impellente di scriverci qualcosa. 

Almach mi odierà a morte per questo. 

Hydrangea

 

 

   
 
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