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Autore: Elodar76    09/09/2022    3 recensioni
“Oscar, ma come fai ad avere sempre vicino André senza offrirti a lui carnalmente ? ma lo hai visto bene? È un uomo veramente bello”
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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FRANCIA 1774

 

Josèphine de Jarjayes scese dalla carrozza lieve come una farfalla, con la sua figura alta e slanciata femminile fino al midollo.

Era poco più grande di Oscar e gli assomigliava come se fossero gemelle, differivano solo nei colori .

Nella maggiore ,la folta capigliatura aveva riflessi biondo rame e negli occhi civettuoli bagliori blu scuro.

Il suo abito color pulce, che quell 'anno andava per la maggiore ,metteva in evidenza la pelle di porcellana lievemente truccata, mentre l'acconciatura alla moda ne faceva una gran dama dell'alta società molto apprezzata e conosciuta.

Suonava l 'arpa molto bene cantando le varie arie con voce da usignolo inoltre era abbastanza colta, ma la sua prerogativa era l' arguzia e la sfacciataggine dei modi.

Semplicemente se ne infischiava del giudizio altrui , praticando tutto quello che gli balenava per la testa.

 

Oscar non la vedeva da quando aveva dieci anni e lei aveva contratto matrimonio a quindici anni andando via da Parigi.

Aveva sposato un conte scelto dalla famiglia quando ancora era in fasce, il conte de la Gardère.

 

Pierre de la Gardère era un uomo di mezza età, molto ricco ma non particolarmente attraente e affascinante.

Non era stato un matrimonio d'amore, come da prassi del resto, ma andavano decisamente d'accordo, soprattutto perché lui per affari non era quasi mai a casa.

Lei era felice di questa condizione, gli piacevano in egual modo la libertà quanto le frivolezze.

Avevano generato tre figli in dieci anni di matrimonio, e nessuno di questi ,stranamente a detta di molti, somigliava al marito.

 

Oscar era rimasta a guardarla curiosa mentre la sorella le si avvicinava per abbracciarla.

Ora entrambe adulte si scrutavano a vicenda, André divertito soppesava le somiglianze tra loro.

Immaginava Oscar vestita e conciata come la sorella maggiore, anche se onestamente la preferiva così, unica e libera.

 

Buongiorno Oscar, ti trovo bene. E questo affascinante giovane è André ? non ci posso credere eravate due pesti sempre a fare marachelle!

Devo dire che è cresciuto molto bene” disse con fare malizioso.

Bentrovata mia cara sorella, è un piacere vederti, come mai questa visita inattesa?” disse Oscar con voce incolore.

 

André che era inchinato per il saluto sorrise un po’ compiaciuto dal complimento, mentre Oscar appariva agitata e nervosa quasi infastidita da quanto visto e udito.

Oh cara, sai mio marito è partito per affari ed io volevo visitare un pò Parigi e rivedere la famiglia, magari André mi può fare da cicerone non credi? ti spiace se te lo rubo?”

 

affatto, André non è di mia proprietà può fare quello che vuole” disse in un tono che voleva essere accondiscendente ma risultò brusco e stridulo.

Josèphine rise appena dietro il ventaglio di madreperla intarsiato.

Oscar, che conosceva l'animo della sorella,

sapeva bene che non era una moglie fedele, le sue parole la indignarono profondamente.

André dal suo canto si godette la scena, sembrava che Oscar fosse quasi infastidita.

 

La serata passò in modo conviviale e dopo cena si riunirono tutti in salotto per bere del cognac , ben presto i genitori si ritirarono nelle loro stanze seguiti da André che dopo aver parlato a lungo delle bellezze di Parigi da esplorare si congedò.

Oscar e la sorella rimasero sole davanti al camino acceso.

Josèphine si sistemò meglio sulla poltrona e fissò la sorella.

Possibile non si fosse accorta di nulla? non vedeva che quel ragazzo era innamorato di lei? e che lei anche lo era stupida sorellina.

Decise di mettere in atto un piano per svegliare in loro l' audacia necessaria a dichiararsi.

Odiava vedere tanto amore sprecato da parte di quei due zucconi, lei che quell'amore assoluto non l'aveva mai provato e che cercava invano in ogni uomo al quale si offriva per rapidi e fatui sogni d' amore.

 

Oscar, ma come fai ad avere sempre vicino André senza offrirti a lui carnalmente ? ma lo hai visto bene? È un uomo veramente bello”

Oscar guardò la sorella scandalizzata da queste parole.

Ma cosa dici? André per me è un fratello, siamo cresciuti insieme, ma come ti vengono questi pensieri?” strinse i pugni.

Josèphine rise di gusto, “Oh sorellina come sei puerile! io mi diverto molto con i miei servitori, specialmente con lo scudiero appena arrivato! È normale nella nobiltà avere amanti cara. Vuoi dirmi che non conosci le gioie che può riservare il corpo maschile?”

Oscar si alzò con stizza dalla seduta “non voglio ascoltare queste sconcezze , la tua vita libertina non mi interessa!”

La sorella maggiore sorrise, la studiò con il suo sguardo esperto e comprese.

Si alzò lentamente dirigendosi verso la porta afferrò la maniglia ma prima di varcare la soglia le disse in tono mellifluo “ah bene, sono felice che tu non provi niente per lui, perché ho proprio voglia di conoscerlo più profondamente uno di questi giorni. Buonanotte sorellina” chiuse la porta alle spalle lasciando Oscar da sola tremante , in preda ad una rabbia furiosa che l'aveva travolta e alla quale non sapeva dare un senso.

 

   
 
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