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Autore: NemoTheNameless    27/09/2022    0 recensioni
Un ragazzo con enormi poteri, una ragazza alla ricerca del suo posto nel mondo, un cucciolo di drago da proteggere ed un gruppo di amici pronti a tutto per aiutarli.
Per chi avesse letto Sentinelle del Sole Calante, questa long fiction è ambietata nello stesso mondo, spero possa piacervi, perché è da un po' che ci lavoro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era mattina presto quando un lampo improvviso e un sibilo eccitato, svegliarono il gruppo dei ragazzi. Matteo si alzò di scatto e inciampò in Conan, cadendo a terra e calpestando la coda del ragazzo-lupo che si alzò a sedere ululando e svegliando Camilla, disturbati dal trambusto, i gemelli aprirono il bozzolo di ali per vederne la causa e notarono quasi subito Fabio e Silvia romanticamente abbracciati e ancora addormentati sul divano, in quel momento Cori entrò nella stanza e si piazzò davanti ai due chiamandoli e sibilando, poco dopo fece la sua comparsa Fiorenza con in mano la sua fedele fotocamera digitale.

<< Si, Cori, adesso ci alziamo >> brontolò Fabio stiracchiando le braccia e sbadigliando a bocca aperta, mentre Silvia aprì appena gli occhi, allungò le braccia verso la bambina e se la strinse al petto dicendole:

<< ‘giorno, tesoro >>.

<< ‘Giorno gente >> esclamò Fabio alzandosi a sedere e guardando la scena davanti a lui con un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro, Camilla stava trattenendo Conan dallo sbranare Matteo che gli aveva pestato la coda, mentre i gemelli, Fiorenza e Federica si sganasciavano dalle risate.

<< Conan ora piantala ! >> esclamò Silvia rivolta al fratello << è stato un incidente, Matteo non lo ha fatto a posta >>. Conan guardò la ragazza facendo gli occhi da cucciolo bastonato, ma questa lo fulminò con lo sguardo. Così il lupo si volse verso Camilla, la quale s’intenerì e gli diede una grattatina dietro le orecchie, per fargli capire che andava tutto bene.

<< Conan, torna umano, ti prego >> disse Fabio divertito da quella situazione. Conan ritornò umano e disse:

<< Scusa eh, ma tu e Silvia vi siete fatti le coccole tutta la notte, posso essere un po’ invidioso ? >>.

<< Secondo me non hai motivo di esserlo >> disse Veronica.

<< Perché ? >> chiese Camilla.

<< Chi ha dormito usando la schiena di Conan come cuscino ? >> domandò Federica con un ghigno bastardo.

<< Io, perché ? >> rispose Camilla incuriosita.

<< E chi è che si stringeva al suo braccio ieri sera quando vi ho fatto vedere il DVD de “Il Mistero del Fantasma” ? >> intervenne Fabio con un ghigno ancora più bastardo. La ragazza-demone a quella domanda divenne leggermente più scura, segno che era arrossita mentre Conan faceva finta di niente.

<< Ehi, dov’è il sacco di pulci ? >> chiese Soffio, tornata nuovamente nelle sue sembianze feline, saltando sulla spalliera del divano. Tutti si guardarono in giro finché non notarono una forma tremante in un angolino buio della sala.

<< È, è finito il film ? >> chiese Cerbero ancora tremante.

<< Da un pezzo >> rispose Fabio.

<< Bene >> replicò il lupo-fantasma uscendo dal suo nascondiglio, nel vederlo, Fabio alzò un sopracciglio, Camilla sgranò gli occhi, Silvia e gli altri si trattennero dallo scoppiare a ridere, cosa che invece fece Soffio che disse:

<< Io ti avevo avvisato >>. Il manto di Cerbero era diventato bianco come la neve, tant’è stata la paura per il film.

<< Evitiamo di commentare, grazie >> disse Cerbero.

<< Come vuoi >> ribatté Fabio stroncando sul nascere ogni possibilità, il gruppo entrò in cucina e si prepararono una colazione veloce, raggiunti poi dai genitori di Fabio e Silvia.

<< Buon giorno ragazzi, dormito bene ? >> esordì Romeo.

<< Buon giorno >> risposero in coro i ragazzi.

<< Dormire abbiamo dormito, il risveglio è stato un po’ brusco >> disse Fabio.

<< Dì pure doloroso >> osservò Conan.

<< Perché voi siete riusciti a dormire ? >> chiese Cerbero.

Marta rivolse a Silvia, Camilla e Soffio uno sguardo interrogativo le tre si avvicinarono e spiegarono l’accaduto permettendo alla donna di farsi due risate.

<< Bon, direi che ora di andare >> disse Fabio quando terminarono la colazione.

<< Vi servirà qualcosa, cambio d’abiti o cose del genere ? >> chiese Marta.

<< No, troveremo tutto quello che ci servirà là dove andremo >> rispose Fabio, mentre gli altri si chiedevano quale fosse la loro misteriosa destinazione.

<< Va bene, allora divertitevi e ci vediamo stasera >> disse la donna.

<< D’accordo, ciao mamma, ciao papà >> li salutò il ragazzo.

Il gruppo uscì in giardino e si misero in cerchio prendendosi per mano, poi Fabio esclamò:

<< Dischiuditi, Soglia di Luce ! >> svanendo in un bagliore luminoso assieme ai suoi amici.

 

Quando la luce sparì, il gruppo si ritrovò davanti una piccola palazzina ad un piano, nella periferia di Colle Rovina a neanche un chilometro dal colle da dava nome alla città.

<< Siamo arrivati >> annunciò Fabio avanzando verso la palazzina.

<< Dove ? >> chiese Silvia.

<< Quello è l’orfanotrofio “Isola Felice”, qui ci saranno i bambini che porteremo in gita con noi >> spiegò Camilla, facendo una faccia strana.

<< Ehi, che hai Camilla ? >> chiese Conan notando lo sguardo della demone-ombra, Camilla per tutta risposta gettò la testa contro la spalla di Silvia, la quale non sapendo cosa fare l’abbracciò.

<< Li ho sempre trattati male >> mormorò Camilla scoppiando a piangere << in loro vedevo ciò che non potrò mai avere e per questo li odiavo>>. Silvia capì e l’abbracciò più forte, mentre Fabio si era fermato a pochi passi, nel sentire le parole della sorella.

<< Se ti può consolare, anche io sono sterile >> disse Silvia, Camilla alzò la testa e la guardò, fece per dire qualcosa ma la ragazza la fermò:

<< Nemmeno quella cosa vale per me, sono sterile in tutti i sensi, ecco perché avevo deciso di fare da mamma a Cori, in parte per riparare al danno fatto dai quei bastardi, ma soprattutto per poter allevare una creatura benché non sono stata io a metterla al mondo >> a quella spiegazione Veronica e Federica abbracciarono le due con gli occhi lucidi, Fiorenza si aggiunse poco dopo piangendo copiosamente, mentre Conan, Matteo e Mercurio stavano con lo sguardo basso, Fabio poco distante guardava Silvia e Camilla sentendo una pena profonda per le due ragazze poi sentì che Cori gli tirava la mano. Il ragazzo si voltò a guardarla e la bambina disse:

<< Là >> indicando la porta aperta, sulla soglia c’era un ragazzino di circa sei anni che guardava il gruppo poi esclamò:

<< Ragazzi, venite, Sir Nemo è arrivato ! >>. In quell’istante due leoncini sgusciarono da sotto le gambe del ragazzino mentre un terzo sbucò esitante dalla porta e si accucciò di fianco al gradino di ingresso imitato da un bimbo-pipistrello simile in tutto e per tutto a Fiorenza tranne per il fatto che che era un maschio, per ultima uscì una bambina che a occhio e croce doveva avere se non l’età dimostrata da Cori come minimo un anno in meno, la piccola afferrò la mano del ragazzino e lo tirò per farlo avanzare verso Fabio. Ma il ragazzino non si mosse, notando la figura di Camilla avvicinarsi a Fabio, Silvia vide la paura crescere nel ragazzino mentre i due leoncini, vedendo Camilla, raggiunsero l’altro leoncino e il bimbo-pipistrello e si accucciarono tremanti. Silvia si fece avanti per dire qualcosa ma Fabio e Camilla la fermarono, poi Camilla avanzò verso il piccolo gruppo davanti a lei e la bambina lasciò la mano del ragazzino, correndo, insicura sulle gambine, verso Camilla, infatti inciampò rischiando di cadere, ma si ritrovò tra le braccia della demone-ombra che la strinse a sé e chiese:

<< Stai bene, piccola ? >>. La bambina la guardò e poi annuendo chiese:

<< Mamma ? >>. Camilla la strinse a sé ancora più forte e disse:

<< Per oggi e per tutte le volte che ti verrò a trovare, si, io sarò la tua mamma >>. La bambina sorrise e ricambiò l’abbraccio. Fabio e Silvia sorrisero, mentre il resto del gruppo si avvicinò a Camilla, la bambina fece cenno ai suoi amici di avvicinarsi e i due leoncini presero la palla al balzo e trotterellarono verso Camilla, seguiti dal ragazzino.

<< Sir Nemo, signori, benvenuti >> esordì il ragazino inchinandosi.

<< Alan, per favore basta >> replicò Fabio chiamando per nome il piccolo.

<< Fabio ha ragione, Alan, anche perché oggi starai con noi, non sarebbe meglio se ci chiamassi con i nostri nomi ? >> domandò Camilla, accarezzando la testa riccioluta di Alan.

<< Lady Ecate, sono lo scudiero del vostro signore, un minimo di rispetto è dovuto >> rispose Alan arrossendo.

<< Sarai mio scudiero quando entrerai all’accademia, fino ad allora sei pregato di chiamarmi Fabio e darmi del tu e lo stesso varrà per tutti i miei amici, capito ? >> disse Fabio.

<< Va bene………….Fabio >> acconsentì Alan.

<< Alan chi sono quei due piccolini ? >> domandò Veronica puntando gli occhi sul bimbo-pipistrello, mentre Federica emise un miagolio per attirare a sé i due leonicini che giocavano a rincorrersi.

<< Il pipistrello si chiama Sonar, è affetto da una strana forma di debolezza elementale, non può stare al sole senza sciogliersi, ecco perché rimane all’ombra >> spiegò Alan. Veronica si avviò verso i due cuccioli trasformandosi ed assumendo la sua forma parziale sotto il sole e piegando le ali a mo’ di mantello. Arrivata davanti a Sonar cominciò a squittire, il piccolo le rispose e lei si piegò prendendo Sonar in braccio e nascondendolo sotto il mantello d’ali.

<< E il terzo leoncino ? >> chiese Federica.

<< Lui è Baffo, è il fratello minore di Zampetta e Codina >> spiegò Alan indicando gli altri due leoncini << le sue sorelle sono gemelle e spesso lo lasciano da solo ma se qualcuno prova a fargli del male diventano due furie >>. Federica andò vicino a Baffo, tramutandosi in una grossa leonessa, Baffo, che era ancora sdraiato e tremante alzò il muso e miagolò, Federica miagolò a sua volta e si accucciò, Baffo zampettò tra le zampe anteriori di Federica e vi si accucciò, Federica prese a leccare il piccolo, il quale iniziò a fare le fusa. Zampetta e Codina sentendo il fratello, corsero immediatamente da Federica che sorrise mentre le due si accoccolavano tra le sue zampe.

<< Bene, direi che sono tutti sistemati >> decretò Fabio osservando Camilla che coccolava la bambina, Veronica cullare Sonar e Federica leccare amorevolmente i suoi tre leoncini.

<< Veramente manco io >> disse Alan.

<< Sei in errore >> intervenne Silvia << tu starai con Fabio, Cori e con me >>. Alan guardò la ragazza.

<< Dici davvero ? >> chiese Alan stupito, guardando Fabio e Cori. Silvia guardò Fabio che annuì e sorrise al ragazzino, che capendo, corse verso Silvia nascondendo il viso nel grembo della ragazza. Silvia, gli accarezzò la testa stringendolo a sé.

<< Buongiorno Fabio, ragazzi >> disse una giovane suora apparendo sulla soglia della palazzina, Silvia al guardò e si accorse che era la copia sputata di Mersia.

<< Buongiorno Speranza >> salutò Fabio in risposta.

<< Buongiorno >> dissero gli altri in coro, mentre la suora si avvicinava a Fabio e a Cori.

<< Così tu sei Cori, vero ? >> chiese Speranza chinandosi a guardare la bambina. Cori annuì e la donna le fece una carezza sul visetto.

<< Tu invece devi essere Silvia Magi, Mara Notturna >> continuò Speranza guardando Silvia << Mersia mi ha parlato di te ieri, tanto bella quanto forte e ha pienamente ragione >>. Silvia arrossì a quei complimenti e ringraziò facendo un inchino.

<< Fabio che ha Camilla ? Di solito è sempre furiosa quando viene qui, oggi, invece, tiene in braccio Folletto come se fosse figlia sua >> chiese Speranza.

<< Diciamo che la presenza di Silvia la sta cambiando e in meglio >> rispose Fabio.

<< Capisco, quindi niente più scopate per nutrirsi vero ? >> domandò Speranza, Silvia sgranò gli occhi non credendo a quello che aveva sentito.

<< Sorella mi meraviglio di lei, usare un linguaggio simile davanti ai piccoli ! >> esclamò la ragazza, ma Speranza con un cenno indicò Alan, Silvia guardò il bambino notando che si era tappato le orecchie cosa che avevano fatto tutti, anche i tre leonicini.

<< Questa è bella >> osservò Conan.

<< Si vede che hanno imparato che quando stanno per sentire una parolaccia, si devono tappare le orecchie >> suggerì Mercurio.

<< Svegli i piccoli >> disse Matteo.

<< Molto più di te, Matteo >> ribatté Veronica.

<< Già interessato a quello il tuo ? >> chiese il ragazzo interessato.

<< No, ma sa come farsi voler bene, al contrario tuo >> replicò la ragazza mentre Sonar lanciava una serie di squittii. Alla risposta della ragazza, Matteo cadde in depressione mentre gli altri scoppiarono a ridere.

<< Va bene, ora basta, Alan, Folletto, Sonar, Codina, Zampetta e Baffo >> disse Fabio chiamando per nome i sei piccoli << tempo fa vi avevo promesso che vi avrei portato in un bel posto, oggi insieme ai miei amici, alla mia sorellina/figlia adottiva e, ultima ma non per questo non importante, alla mia ragazza, manterrò la mia parola >>. Alan e i piccoli esplosero in una serie di gridolini eccitati.

<< Mettiamoci in cerchio, Sonar, mi raccomando tieniti stretto a Veronica >>.

<< Si >> disse il piccolo mutante aggrappandosi a Veronica.

<< Siete tutti pronti ? >> chiese Fabio notando che Baffo e le sue sorelline avevano assunto forma umana.

<< Si >> risposero in sequenza i membri del gruppo.

<< Aspettate, chi baderà all’orfanotrofio mentre non ci siamo ? >> chiese Alan.

<< Sono già arrivate le persone giuste a sorvegliarlo >> rispose Fabio ghignando << Bene, Dischiuditi, Soglia di Luce ! >>. Il bagliore luminoso li avvolse e quando sparì si ritrovarono sulla cima del colle circondati dalle rovine.

<< È qui che ci volevi portare, Fabio ? >> chiese Camilla un po’ delusa.

<< No, purtroppo “Dischiuditi” non basta per arrivare là dove vi voglio portare >> rispose Fabio avvicinandosi ad un muro su cui si trovava un arco di pietra.

<< Come non basta ? >> chiese Fiorenza.

<< Senza autorizzazione, là non si va >> rispose Fabio poi appoggiando il pugno destro contro il muro disse:

<< Il Primo ed il Terzo sono il Cancello, il Secondo è la Chiave, nel Nome di Gaia, aprite questa porta ! >>. L’arco e lo spazio di muro al suo interno cominciarono a brillare e Fabio, voltatosi verso il resto del gruppo, disse:

<< Seguitemi >> e si tuffò nel varco di luce, Silvia prese in braccio Cori ed afferrò la mano destra di Alan dicendogli:

<< Guai a te se ti stacchi finché non te lo dico io >>. Il ragazzino annuì ed insieme alla ragazza si lanciò nel varco, subito dopo vennero seguiti dagli altri, che si buttarono nel portale uno alla volta, ultimo ad entrare fu Conan e subito dopo la luce del varco si spense.

  
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