Note Autrice: terzo giorno di Writober, inauguriamo anche l’ultima raccolta. Ho passato mesi a fissare questo fandom indecisa se scriverci qualcosa o meno. Primissimo tentativo su questi lidi spero che sia di vostro gradimento. Buona lettura!!
3 - I can’t explain and i won’t even try
Sherlock Holmes avrebbe dovuto capirlo sin dal principio, dal loro primo incontro sulla Noahtic. Quello fu l’inizio di tutto. La genesi del caso più pericoloso e allo stesso tempo intrigante, che il consulente detective si fosse mai trovato a dover risolvere.
William James Moriarty era un completo mistero ma proprio per questo lo affascinava. La prima volta che Holmes aveva incrociato lo sguardo di quel giovane professore, un brivido aveva percorso la sua spina dorsale, regalandogli sensazioni mai provate prima. In ventiquattro anni di vita, Sherlock non si era mai innamorato e mai avrebbe preso in considerazione una simile eventualità se non fosse stato per Watson.
John, stanco di ascoltare i suoi vaneggiamenti, aveva iniziato con il fargli notare come il suo atteggiamento cambiasse di colpo quando Liam faceva la propria comparsa sulla scena, elencando ad una ad una, le prove a sostegno della propria tesi.
Ci sarebbero voluti solo molti mesi, casi di omicidio, la città semi distrutta dalle fiamme e una rocambolesca caduta dal London Bridge perchè Sherlock Holmes arrivasse ad ammettere che forse Watson aveva ragione.
Sherlock aveva avuto modo di riflettere sui propri sentimenti, confinato a bordo di quella nave che li avrebbe condotti in America, verso un nuovo mondo, un nuovo inizio, giungendo alla conclusione che in fondo non gli importava.
Aveva preso la propria decisione. Lo aveva fatto nel momento stesso in cui aveva afferrato William, modificando l’epilogo che il Signore del Crimine aveva scelto per loro storia.
Liam era sempre stato l’unico. Il solo al mondo in grado di capirlo. Non aveva bisogno di trovare una definizione a ciò che li legava, non servivano parole per descrivere quanto fosse complicato e profondo il sentimento che lo univa a quel ragazzo ancora incosciente a letto.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, e i fatti parlavano chiaro. Ora non gli restava che attendere il momento del suo risveglio.