Questa storia partecipa al Writober2022 di Fanwriter.it
Prompt: Penna (pumpNIGHT)
No. parole: 310
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STRISCIA DI INCHIOSTRO
Mafuyu aveva il sonno pesante. Ritsuka aveva tentato di scuoterlo già tre volte, ma lui si era limitato a mettersi più comodo.
Erano seduti vicini nella sala studio della biblioteca, cercavano un posto tranquillo per finire la nuova canzone. Ritsuka non aveva notato che Mafuyu stava cominciando ad assopirsi finché non aveva sentito il suo respiro farsi profondo e regolare. Se tendeva l'orecchio, lo sentiva russare pianissimo. Aveva il gomito destro puntellato sul tavolo, la testa appoggiata alla mano.
«Ehi, Mafuyu» sussurrò Ritsuka, battendogli le dita sulla spalla.
Rosicchiò il fondo della penna. Il ragazzo non accennava proprio a svegliarsi.
«E dai, non farmi alzare la voce in biblioteca». Stizzito, lo colpì al braccio sinistro che giaceva inerme sul tavolo, lasciandogli una riga blu di penna sulla pelle scoperta dalle maniche arrotolate. «Cacchio» imprecò.
Mafuyu contrasse la mano, ma continuò bellamente a dormire.
«Sei incredibile» sbuffò Ritsuka.
Spinse da parte il pentagramma e studiò la figura dormiente del ragazzo; gli spostò una ciocca ribelle dal viso e abbassò lo sguardo sul segno di inchiostro che gli screziava il braccio.
«E va bene» disse. «Visto che non vuoi aiutarmi con la canzone…».
Posò la punta della penna di nuovo sul braccio di Mafuyu e prolungò lo sbaffo, e sotto tracciò una seconda riga. Poi un'altra, e un'altra, e un'altra. Aggiunse una chiave di basso e le note che poco prima stava scribacchiando sulla carta. L'inchiostro sbavava e lo spazio era poco, presto rinunciò alla musica e si dedicò a scarabocchiare stelline. Rimise il tappo alla penna quando non trovò più spazio.
Soddisfatto, Ritsuka estrasse il cellulare dalla tasca posteriore e scattò una foto al suo capolavoro, poi aprì l'account Twitter della band e caricò la foto, digitando rapidamente una frase sul dormire sul lavoro come descrizione.
Toccò il tasto "Posta" mentre Mafuyu apriva gli occhi.
«Mi stai prendendo in giro?!»