IL PERFETTO " GENTILUOMO" " L' aria profumava di una forte essenza al giiaggiolo mentre il vento alzava la chioma dell " impavido" cavaliere, che baldanzoso galoppava verso il suo maniero....Non era quella la giornata adatta per dilettarsi in quel genere di passeggiate, il tempo stava mutando e presto sarebbe giunto uno scroscio di pioggia a cogliere all improvviso il " prode e valoroso" Victor Clement Florien maggiore non che conte di Girodel...Quel damerino " tutto pizzi e ricami" da vero vanesio amava circondarsi di " trine e merletti", la sua dimora era ricolma di pomposi orpelli, e sui mobili in bellavista apparivano flaconi ed ampolle ricolmi fragranze e profumi...per non parlare della sua stanza, sempre avvolta dai vapori azzurrini di erbe medicinali che spendevano la loro aroma in tutta la casa....e l' enorme toilette posta in un angolo con il grande specchio contornato da putti e da altri due piccoli girevoli adatti a quel rito quotidiano...Sul tavolo, tra i ferri per arricciare i capelli, si notavano spazzole, pettini e scatole di crema alle rose e cipria.e bacinelle di acqua ai fiori d arancio per sbiancare le mani e le unghie..Girodel era solito attardarsi, in questo suo spazio provando e riprovando nuove e bizzarre acconciature, tanto che il suo parrucchiere pių di una volta aveva minacciato "di gettarsi dalla finestra" tanto erano assurde le pretese di quel gentiluomo., giungendo a spendere e quasi dilapidare il.patrimonio per fini e complicate pettinature,con flaconi, lozioni, balsami, e intingoli vari al solo scopo d fare bella mostra di una fluente capigliatura.Sempre impeccabile, con gli abiti che sembravano cuciti addosso, e quell andatura impettita, accompagnata dallo scuotere di quella " criniera" suo vanto ed orgoglio....Se un solo ricciolo di quella chioma fosse stato smosso dal vento o bagnato da qualche goccia di pioggia, sarebbe accaduto il delirio..." il suddetto Girodel" non si sarebbe mosso dal suo palazzo se i suoi capelli non avessero ripreso l ordinaria postura...Lo si sentiva dare in stridule grida alla vista di quei disastri " quasi fosse scoppiata una calamita naturale.....Lui era Girodel...e a corte lo si usava chiamare " Monsieur belli capelli"..Le donne lo consultavano in fatto di crinoline, biancheria ed abbigliamento ed era solito essere lui medesimo a provvedere alla vestizione di quelle poche dame che si erano intrattenute con lui...Le spogliava, e vestiva pių attento di una modista , con lui non c era bisogno di dettare la moda, ne sapeva pių delle pių esperte dame a riguardo...non contento eccolo prendere forcine e pettine e comporre sul capo di quelle sprovvedute le sue creazioni....La sua ultima fiamma una dolce fanciulla, era divenuta il soggetto prediletto di quelle sue stravaganze....Girodel, iniziava prima dell' alba a prepararla per qualche evento mondano e solitamente restavano in camera fino a sera inoltrata, mentre armadi e bauli erano svaligiati del.loro contenuto, bastava anche un piccolo filo fuori posto che ecco ricominciare tutto daccapo...Povera fanciulla....che cruccio...mentre Victor alla fine si fregava le mani, emettendo stridule grida da comare al mercato....Non solo Girodel si riteneva un talentuoso artista della moda, era altresė propenso a gettarsi sui pettegolezzi di corte come una portinaia o una vecchia zitella, il.suo salotto.era frequentato da dame ciarliere che intratteneva con te e pasticcini, mentre si portava la tazzina alla bocca con il mignolo alzato dove mostrava uno dei tanti rubini di famiglia"