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Autore: Allen Glassred    29/11/2022    1 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA PARTE SECONDA
Vanitas ed Ivy hanno finalmente ucciso Kaname, stavolta definitivamente. Ma che conseguenze porterà la morte del Re del Clan della Luna Nera? Leggete e lo saprete!
Genere: Angst, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Succede tutto in un momento, un singolo istante che cambia radicalmente l’esito dello scontro tra i fratelli Hikari e colui che fino a quasi un anno prima, fu dato per morto: Kaname Hikari, re del clan della Luna Nera e sesto pilastro. Quel pilastro che, poco dopo, inizia immediatamente a tremare: non sta cadendo, ma ha risentito di quanto successo. A terra, Pavi e Luigi non possono che osservare la scena: le ferite riportate non consentono loro di muoversi. Poco più in là, Garry è affiancato da Jeanne e tiene tra le braccia il corpo della madre, Juliette: si, la regina del Clan della Luna Nera che in fine, ha preferito morire piuttosto che appartenere ancora all’uomo che le aveva fatto tanto del male. Tutti sono in silenzio ed increduli, Antoine Hikari osserva la scena senza sapere cosa provare esattamente: sorretto dalla figlia e da Joe, non può fare a meno di essere confuso. Certo, desiderava ardentemente che il fratello pagasse per quanto fatto a Veronica e per aver distrutto la sua famiglia. Allora pensa poi, cos’è quel grande senso di vuoto che non lo abbandona da quando, improvvisamente, Vanitas ed Ivy hanno posto fine alla battaglia in un modo tanto inatteso quanto efficace? Non hanno avuto bisogno nemmeno di parlarsi, solo uno sguardo d’intesa è bastato per capire cosa era necessario che entrambi facessero. Insieme, senza esitazione e nello stesso istante, hanno entrambi colpito il Re del Clan della Luna Nera: Ivy da dietro e Vanitas da davanti, nello stesso istante le loro spade hanno colpito colui che è loro padre vendicando, così, la morte della loro amata madre e facendogliela pagare per tutto ciò che ha fatto passare a loro e soprattutto, ai loro figli. Ha cercato di plagiare Kevin per farlo passare dalla sua parte, ha rapito le gemelle, ha plagiato Vincent fino a farlo impazzire e costringendo loro a chiuderlo in un manicomio per anni e molto altro che probabilmente, loro nemmeno sanno. Già, Vincent: ora sta bene, almeno così ha dimostrato. Ma la scena lo ha, indubbiamente, sconvolto: tiene tra le braccia Nox e Nathan, coprendo gli occhi al figlio come non volesse che veda quella scena. Vanitosa osserva per un istante il fratello, che annuisce con sin cenno del capo. “ Andava fatto… “. Sussurra solamente il biondo, mentre il corvino annuisce e, per la prima volta sente di aver davvero bisogno dell’approvazione del fratello, di sentirgli dire che ha fatto la cosa giusta. Di sapere che stavolta è dalla sua parte e che non lo abbandonerà, che non lo tradirà nuovamente. Lo sguardo di Ivy è invece fisso su colui che l’ha generata, malgrado gli stia dando le spalle. Eppure pensa, può giurare che in quel momento Kaname stia rivolgendo la sua attenzione a lei. Il più grande sogghigna lievemente, perdendo ora sangue dalla bocca oltre che dalla ferita inferta dalle spade dei figli. I fratelli Hikari si guardano qualche istante, per poi estrarre all’unisono le loro armi dal corpo del padre che, tuttavia, non cade a terra.

 

“ Lo avete davvero fatto, eh? “. Ghigna semplicemente il precedente Re del Clan della Luna Blu, mantre Vanitas osserva per un momento il suo polso: la maledizione del Re pazzo si sta spandendo, ormai anche tutto il braccio di Kaname dev’essere ustionato di ghiaccio nero. Ghiaccio oscuro: i suoi poteri stanno perdendo stabilità, segno che la maledizione del Re pazzo sta progredendo.

 

“ Smettetela, padre “. Sentenzia solamente il corvino, rimanendo di fronte all’uomo che lo ha generato ma senza ancora toccarlo, nemmeno sfiorandolo con un dito. “ Almeno nella morte, nella vostra vera e permanente dipartita dimostrate un pò di dignità ed evitate di maledire i vostri figli, come fece un tempo mio nonno con voi: tanto, la mia maledizione me la sto già trascinando dietro da anni “. Sussurra un pò amareggiato il giovane Re del Clan della Luna Blu, mentre a quelle parole Kaname osserva qualche istante il figlio, poi il suo sguardo si posa per un istante sul fratello minore, che ricambia con disprezzo: non potrà mai perdonarlo, mai, nemmeno ora. Nemmeno ora che è in punto di morte lo potrà mai perdonare: ha distrutto la sua famiglia. Ha ucciso la sua Veronica, lo ha costretto ad abbandonare Mina, lo ha fatto impazzire dal dolore della perdita delle due persone più importanti della sua vita, costringendolo ad allontanarsi da suo figlio. No: anche se è in punto di morte pensa, non lo perdonerà.

 

“ Non guardatemi così: non lo perdonerò mai. Mai, neanche se è in punto di morte “. Sentenzia semplicemente l’argento, osservando i nipoti Pavi e luigi e sentendo il loro sguardo puntato su di sè, malgrado non si siano alzati da terra. “ Essere fratelli non è solo appartenenza di sangue: no, essere fratelli è ben altro. E vostro padre, anche se ha il mio sangue nelle vene, non ha mai dimostrato di essere mio fratello “. Sentenzia solamente, prima di volgersi e fare per andare via. Ma una lieve risata lo fa desistere: Kaname. Anche in punto di morte, malgrado due spade lo abbiano trafitto a morte ha la forza per ridere e non solo, per prendere parola.

 

“ Ah, Antoine… “. Commenta solamente, mentre il minore si volge di scatto verso di lui. “ Per noi, non c’è modo per amarci senza farci male. Eh? “. Chiede, mentre l’altro si avvicina di qualche passo a lui mentre, di colpo, il senso di quella frase torna a farsi strada nella sua mente.

 

“ Io non ti amo, fratello: io ti disprezzo, per ciò che hai fatto a me ed alla mia famiglia. È colpa tua se mio figlio è impazzito, è colpa tua se ho dovuto abbandonare Mina. Ed è sempre colpa tua se Veronica è morta! Non potrò mai perdonarti questo, il fatto di aver distrutto la mia famiglia e la mia esistenza. Mai “. Sentenzia, mentre l’altro risponde a queste parole con una lieve risata.

 

“ Se ti piace far credere questo agli altri, se ti piace mentire a te stesso… “. Sussurra, mentre quelle parole colpiscono Antoine come una freccia in pieno petto: vorrebbe ribattere, rimarcare quelle parole. Eppure non ci riesce: qualcosa glielo vieta, qualcosa che nemmeno lui comprende lo blocca. “ Dalla mia morte in poi, fratello mio, sarai tu a dover portare il peso di essere uno delle quattordici Lune Demoniache: sarai tu il pilastro della Luna Nera. Con tutti i pro e contro “. Sussurra, mentre la pietra nera si trasferisce tra le mani di Antoine e mentre, per un istante, l’argento rimane senza parole: credeva che ad ereditare quel ruolo dovessero essere i suoi nipoti, come mai invece suo fratello affida a lui quello che era il suo ruolo? Per un secondo regna il più totale ed assoluto silenzio, poi Kaname fa per dire qualcosa. Ma non ne ha il tempo: improvvisamente la figlia lo abbraccia da dietro, il figlio da davanti. Esattamente come quando gli hanno dato la morte, ora gli stanno dando conforto. Ironico, eppure è esattamente così.

 

“ Basta così, padre “. Sussurra solamente Vanitas, mentre Ivy non può fare a meno di notare una cosa anche sul polso e sul braccio del marito.

 

“ E’ finita: presto potrete riposare per sempre. E stavolta definitivamente “. Sussurra poi la regina, mentre sia lei che il fratello provano le stesse sensazioni: hanno dato la morte a loro padre, era una cosa che andava fatta. Ma non ne sono affatto felici, come invece forse dovrebbero essere. Tutto quello che sentono è vuoto e tristezza, una tristezza infinita.

 

“ Ah… “. Mormora solamente l’ex re di Veritas, sorridendo lievemente. “ Anche per noi, non c’è mai stato il modo di amarci senza farci male, vero? “. Sussurra, per poi posare una mano insanguinata sul polso del figlio. “ Io ti libero… dalla maledizione del Re pazzo. Io ti libero “. Ripete solamente il bruno, per poi perdere i sensi: se non fosse sorretto da entrambi i figli, sarebbe probabilmente finito a terra. Ivy cade seduta, portando con sè suo padre: non è riuscita a sorreggerlo a peso morto, lo stesso accade al fratello. Da prima Vanitas sente le forze venir meno, poi un forte dolore al braccio: è come se del ghiaccio lo stesse ustionando in quel momento stesso.

 

“ Vanitas! “. Fa solamente Ivy, mentre con sorpresa entrambi notano una cosa.

 

“ Ivy! Guarda… “. Mormora solamente il Re Bambino, mentre la moglie osserva il suo braccio e le lacrime iniziano, anche senza che lei lo voglia, a cadere dai suoi occhi.

 

“ La maledizione del Re pazzo! La maledizione del Re Pazzo è… “. Mormora, mentre questa volta anche lui non può fare a meno di far scendere alcune lacrime dai propri occhi.

 

“ Si! Si, la maledizione del re Pazzo è spezzata! “. Fa solamente, prima di prendere il viso della moglie tra le mani e baciandola, bacio che lei ricambia mentre, a sua volta, posa una mano sul viso di lui. “ Sono libero “. Sussurra poi il corvino, una volta interrotto il bacio ma comunque sulle labbra di lei, che annuisce ancora commossa.

 

“ Abbiamo vinto. Abbiamo vinto, ma a che prezzo? “. Chiede poi la regina, osservando prima il padre ormai definitivamente morto, poi Pavi e Luigi, in fine uno shoccato Antoine e Garry che tiene ancora tra le braccia il corpo della madre, mentre Nathan osserva la scena sconcertato: suo padre avrebbe voluto risparmiargli una simile visione, ma non poteva certo tenere per sempre chiusi gli occhi del figlio.

 

“ Un prezzo troppo alto “. Sussurra solamente Vanitas, aiutando la sorella a rialzarsi e posando il corpo del padre a terra. “ Un prezzo che più nessuno dovrà più pagare, Ivy. Mai più “. Mormora solamente il Re bambino, mentre lei annuisce: è vero, pensa. Lei e Vanitas dovranno essere sovrani migliori, ed impedire che simili tragedie si ripetano e simili prezzi debbano essere pagati da altri.



Vanitas ed Ivy hanno finalmente ucciso Kaname, stavolta definitivamente. Ma che conseguenze porterà la morte del Re del Clan della Luna Nera? 
   
 
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