Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: Flitwick    29/11/2022    11 recensioni
Bene Rosalie, io e André ti mostreremo di nuovo il ballo. Presta attenzione questa volta.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Valse

 

Come sempre suggerimento musicale per voi qui (questa volta ve lo consiglio caldamente)

 

 

 

 

 

Piccola nota: son cosciente che il valzer sia ottocentesco, ma lo sto volutamente ignorando, peace and love.

 

 

 

 

 

 

 

 

Un, due e tre.

Un, due e tre. Coraggio Rosalie, impegnati.

Io mi sto impegnando!

Erano ormai ore che ripetevano lo stesso identico passo e i piedi le iniziavano a far male prepotentemente. Quel mattino André si era presentato alla sua porta preannunciandole che quel giorno lui le avrebbe dato lezioni.

E Madamigella Oscar?

Oscar oggi è impegnata a palazzo, Rosalie. Faremo lezione insieme, devi prepararti per il ballo alla reggia.

Erano ormai diversi mesi che viveva a palazzo De Jarjayes e ogni volta il pensiero della reggia di Versailles le toglieva il fiato, così grande e imponente che le risultava persino difficile immaginarla. Sarebbe stata in grado di non far sfigurare madamigella Oscar con il suo comportamento? Al primo ballo a cui era andata aveva combinato un bel pasticcio, inimicandosi la contessina Charlotte de Polignac tirandole il ventaglio in pieno viso.

Un comportamento a dir poco riprovevole che se non avesse avuto la prontezza di rispondere alle accuse mendaci della giovane nobile si sarebbe velocemente trasformato in uno scandalo. Cosa sarebbe successo altrimenti? L’avrebbero cacciata? E se l’avessero smascherata?

Io sono nobile di nascita. Mia madre si chiama Martine Gabrielle.

Se lo ripeteva ogni giorno, quasi come una litania, un po’ per convincersi, un po’ per rincuorarsi, ma oltre questo, doveva impegnarsi al massimo nell’educazione e nei modi.

Madamigella Oscar (nonostante il quasi tentato omicidio di madame de Jarjayes) l’aveva accolta in casa come una sorella minore, o una figlia addirittura, e se ne occupava personalmente.

Rosalie sorrise ripensando all’istinto materno di madamigella Oscar, al suo essere così materna e apprensiva nonostante l’educazione maschile che le era stata imposta. Si occupava di lei e delle sue cose da studiare con attenzione e precisione, facendo in modo che ogni giornata potesse essere produttiva per la sua persona. Lei e André si dedicavano con devozione a questa “sorellina” o “figlia” che si erano ritrovati tra capo e collo da un giorno ad un altro.

Non ti stai impegnando abbastanza, sei distratta e la tua testa è altrove.

Era vero, erano giorni che le parole di Charlotte le tornavano in mente e la tormentavano, facendola sentire inadeguata. Non riusciva a concentrarsi, era persino finita per terra perdendo l’equilibrio durante un duello con André.

Mi dispiace, sto facendo del mio meglio André, sono molto mortificata.

Le lacrime le pizzicavano gli occhi, ma non voleva piangere nuovamente. La nonna la consolava sempre e le offriva della cioccolata per tirarla su, ma Oscar e André rimanevano sempre un po’ interdetti davanti alle sue lacrime e goffamente la consolavano.

Non erano abituati a poter piangere, ma soprattutto a consolare qualcuno. A nessuno dei due era permesso poter esprimere le proprie emozioni e avevano imparato a sopprimerle.

Va bene, non ti preoccupare. Te lo rispiego e ci riproviamo. È importante che tu conosca alla perfezione questo ballo, è il preferito della regina Maria Antonietta. Non puoi permetterti alcun tipo di esitazione.

Le aveva fatto cenno di avvicinarsi e lei aveva obbedito docilmente mentre lui le indicava i loro piedi.

Uno avanti, uno dietro, poi destra e di nuovo sinistra. Appena avrai memorizzato andremo avanti.

Appoggiò le mani su quelle di André, mentre fissava ancora i loro piedi. Questa cosa era terribilmente difficile. Aveva sempre pensato che ballare fosse spontaneo e divertente, ma queste lezioni erano veramente tediose e spesso pedanti. Ripetevano lo stesso passo per minuti, ore, a volte anche giorni se non riusciva a farlo perfettamente.

André era molto più intransigente di madamigella Oscar, molto più severo e incline al rimprovero. Per assurdo lui puntava alla perfezione e non tollerava che si facesse diversamente. Non se lo sarebbe mai aspettato da lui, lo aveva immaginato più tranquillo e disteso, ma al contrario si era dimostrato attento e perfezionista, a tratti quasi maniacale per certe cose.

Forse per questo non amava molto fare lezione con lui, a differenza di Oscar possedeva meno pazienza e meno tolleranza, un po’ probabilmente perché non era abituato a dover insegnare a qualcuno, mentre Oscar doveva controllare tutti i giorni i suoi soldati delle guardie. Nonostante ciò, si era sempre dimostrato affabile e disposto a rispettare i suoi tempi di apprendimento. Probabilmente anche lui era stato sottoposto allo stesso trattamento quando era bambino e nessuno si era dimostrato paziente con il piccolo attendente di madamigella Oscar.

Uno, due, a destra, poi a sinistra e…

Ahi!

Sgranò gli occhi sentendo il lamento provenire dal povero André, il cui innocente piede era stato malamente calpestato dal suo tacco. Si sentì avvampare per la vergogna, aveva fatto un errore madornale!

Come avrebbe mai potuto fare al ballo? Schiacciare il piede ad un gentiluomo era cosa a dir poco inaudita! E tutte le dame se ne sarebbero accorte, sghignazzando dietro i loro variopinti dettagli. Cosa avrebbe fatto Oscar? L’avrebbe ricoperta di imbarazzo e di vergogna, non avrebbe più avuto il coraggio di guardarla negli occhi.

Sull’orlo delle lacrime, incapace di guardare il ragazzo negli occhi, aveva solo il desiderio di sprofondare nel pavimento e sparire in quel frangente, ma…

Non piangere Rosalie, non è successo nulla di grave.

Lei era lì. Le sue lacrime si erano bloccate di botto, incredula davanti a quella visione. Madamigella Oscar si avvicinava a loro con un sorriso gentile in abiti da casa, segno che probabilmente per oggi aveva terminato i suoi doveri alla reggia.

Che gioia! Oscar sarebbe rimasta con loro! La sua Oscar sarebbe rimasta con lei!

Ah, sei qui Oscar. Credevo fossi andata a palazzo.

La regina oggi era al Trianon, André.

Lo vide annuire mentre lei li raggiungeva in fretta.

In cosa vi stavate esercitando?

Nel ballo, il ricevimento a corte è fra due settimane e Rosalie deve ancora lavorare molto sui passi.

Lei annuì pensierosa, come se stesse architettando chissà quale stratagemma.

Non riesci a memorizzarli, Rosalie?

I suoi occhi blu la penetrarono da parte a parte e si sentì improvvisamente nuda mentre lei le sorrideva gentilmente. Oscar aveva la capacità di essere bellissima non solo esteriormente, ma anche interiormente. Una dea dolce e gentile, e non riusciva a capacitarsi che un essere tanto perfetto potesse esistere, ma che soprattutto avesse scelto lei in mezzo a tante persone. Lei, una ragazzina minuta e povera che non aveva niente da offrirle se non il suo immenso amore.

Scosse la testa, imbarazzata dall’umiliazione di non riuscire a imparare in fretta, ma Oscar non sembrava essersene accorta. Fissava un punto indefinito della camicia di André mentre stringeva le labbra mordicchiandosele.

Stava riflettendo, mentre lui attendeva pazientemente una risposta.

Glieli hai spiegati?

Più volte.

Annuì in silenzio, per poi guardarla nuovamente.

Bene Rosalie, io e André ti mostreremo di nuovo il ballo. Presta attenzione questa volta.

Annuì con veemenza, forse persino troppa, e si dispose lungo il muro della stanza.

Vuoi portare tu Oscar?

No André, porta tu. Rosalie, osserva me. Devi emularmi dopo che avremo terminato.

Non aveva mai visto madamigella Oscar ballare con qualcuno, tantomeno con André. Il cuore le batteva fortissimo e si sentiva testimone di qualcosa di a dir poco straordinario. Li vide avvicinarsi e posizionarsi come se avessero fatto questa cosa una infinità di volte.

O forse lo avevano fatto veramente una infinità di volte?

La mano destra di André poco sotto il seno di madamigella Oscar, la sua mano sinistra a sorreggerle la sua, delicata e affusolata. Il tutto mentre la stringeva a sé.

Li aveva mai visti toccarsi? Improvvisamente si sentì quasi di troppo, come se quel momento fosse troppo intimo. Fatto di ricordi di infanzia, rimproveri e risate.

Mi raccomando Rosalie, ricordati di mantenere una Bibbia di distanza dal tuo cavaliere, altrimenti risulterà sconveniente.

André la prese in giro vedendo le sue gote rosse per l’imbarazzo mentre Oscar tratteneva un sorriso divertito da quella battuta fuori dalle sue solite cordiali corde.

Quando erano solo loro tre quei due sembravano due persone totalmente diverse da come apparivano agli occhi degli altri. Madamigella Oscar era più sorridente, distesa e avrebbe osato dire persino più felice, mentre André da essere impeccabile e affidabile si lasciava andare a battute e spesso a punzecchiare Oscar come mai si sarebbe immaginata prima d’ora.

Erano una diade speciale, a tratti magica. Non aveva mai visto due persone crescere insieme e sviluppare il loro rapporto in quel modo. Neanche lei e Jeanne erano così affiatate nell’infanzia. Eppure, Oscar e André possedevano qualcosa di silente e magico di cui un po’ era profondamente gelosa.

Si sentiva come i bambini gelosi dei propri genitori che si manifestano affetto. Trattenne un risolino, mentre loro parlavano tra loro, pensando che il concetto di “genitori” affiancato ad Oscar e André era la cosa più assurda che le potesse mai venire in mente. Quei due erano letteralmente le persone sulla Terra con la minor probabilità di diventare genitori. Persino il suo vecchio parroco aveva più possibilità di loro due.

Li osservò partire nel ballare, ma qualcosa sembrava non andare, facevano lo stesso movimento in contemporanea, finendo per scontrarsi.

Oscar, vuoi guidare tu?

Ho detto di no, André. Ho sbagliato. Ripartiamo.

Lei stava guidando. Lei che doveva in quel frangente essere guidata. Chissà che strana sensazione stava provando, lei che era abituata a comandare su tutto e tutti, ritrovarsi a dover farsi guidare come una qualsiasi dama.

Dovevano aver imparato a ballare insieme sin dalla tenera età, perché si sorprese a vedere quello spettacolo. Lei sapeva ballare come una donna, una dama! Non se lo sarebbe mai aspettato. Trattenne una esclamazione, perché una volta che i suoi occhi si erano posati su quella visione non riusciva più a staccarli.

Vederli ballare insieme era una emozione straordinaria, e a tratti persino imbarazzante. Era come se in quella stanza non ci fosse nessun altro se non loro.

Volteggiavano sapientemente guardandosi dritto negli occhi, senza un attimo di esitazione o di panico. I loro piedi erano come quelli di Mercurio, dotati di magiche ali che li facevano librare in aria.

Si sentì quasi di troppo in quel momento, ma era come ipnotizzata da quegli esseri bellissimi che si stavano prendendo cura di lei. Non poteva che essere grata per quello che aveva ricevuto, ma sentiva la gelosia pungerla nel profondo.

Oscar non ti guarderà mai come guarda lui.

Era vero, André era non solo un pezzo di cuore di madamigella Oscar, ma avrebbe osato dire che era pure un pezzo della sua anima immortale. L’immagine di loro bambini che goffamente si approcciavano alla danza si sovrappose sfocatamente alla loro danza di adulti. Il loro legame era così forte e così speciale che non c’era verso di poter cercare di emularlo, ma allo stesso tempo si sentiva stregata e ammaliata da questo affetto che li univa.

Li vide sorridersi a vicenda, mentre parlavano fra loro, consci che potessero farlo vista la loro maestria, raggiunta dopo anni e anni di studio, quando si fermarono improvvisamente dopo diversi minuti per poi guardarla.

Coraggio Rosalie, ora tocca a te.

Lei sorrise, ma guardandoli si rese conto di una cosa.

Se non c’era nessuno a suonare, com’era possibile che la musica che sentiva si fosse appena interrotta?

 

 

 

Bene bene bene,

buonasera, piccola shot, questa volta nel canone, senza troppe pretese, come sempre.

Avevo quest’idea di mesi ormai, e quando mi martellano in quel modo non posso far altro che cedere alle loro lusinghe (o intimidazioni).

Ci tengo sempre a sottolineare che sono ben conscia che il valzer è un ballo ottocentesco, ma ho optato per la teoria dello sticazzi, perché giuro, ho aperto un video per vedere i passi del minuetto su youtube, ma ho abbandonato dopo i primi trenta secondi. Abbiate pietà di me pls.

Detto ciò, io ho una fissazione per Oscar e André che ballano insieme, mi sciolgono il cuore e avrei tanto voluto vederli nell’anime. Aggiungo anche che adoro il loro “coparenting” come lo definisco io nell’occuparsi di Rosalie.

Hanno ottime doti per poter crescere qualcuno alternandosi perfettamente, sarebbero perfetti anche come genitori divorziati (ops, spoiler forse?)

A parte le mie cavolate, vi saluto, sono di fretta perché domani sarò in viaggio e volevo lasciarvi questa cosina ina ina perché probabilmente fino al 23 di dicembre dovrò sparire, ma spero di rivedervi per le vacanze natalizie.

Spero che questa cosina vi sia piaciuta, e che vi faccia sorridere.

Bacini

Flitwick

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Flitwick