Questa storia ha partecipato al Writober 2021

Prompt: age gap  (Lista: pumpFIC)

GELIDA RABBIA

Maul era già molto più vecchio di lei la prima volta in cui è morto, come ama definirla lui.

“Morto”.

Pronunciato come un rettile che punta la preda. E alimenta il proprio sangue freddo anticipandone il terrore.

Maul parla sempre del proprio odio e della propria rabbia. Di come lo tengano ancora in vita.

Qi’ra trova che la sua ossessione lo renda più gelido e morto che mai. Ma non gliene parla. Non perché lo tema. Ha smesso di temere Maul da tempo. Ma perché detesta sentirsi dire “Non puoi capire. Sei troppo giovane.”

Qi’ra non è mai stata troppo giovane per coltivare rancore. Ma ha imparato da ciascuno dei suoi padroni tutto ciò che le era possibile, ricoprendosi di uno strato di ghiaccio perché non percepissero il suo odio, né vedessero arrivare il pugnale che li avrebbe colpiti.

Il gelo che la investe quando guarda Maul, nonostante lo zabrak si senta bruciare dal desiderio di vendetta, è qualcosa di diverso. Qualcosa che lo porterà alla sconfitta. Maul è invecchiato senza apprendere nulla. Senza rubare nulla agli oggetti del proprio rancore.

Può continuare a ripeterle che lei è troppo giovane per comprendere. Ma lui è quello che non è mai cresciuto davvero. Lui è bloccato nell’istante della sua prima morte. E Qi’ra lo detesta quando si comporta con lei come se la generazione che li separa gli desse il diritto di darle una sorta di educazione emotiva. 

Lui può insegnarle a combattere come fanno i Sith. Lui può insegnarle a gestire l’immenso impero criminale dell’Alba Cremisi.

Ma lei è quella che sta sciogliendo il suo freddo mortale. Ascoltandolo in silenzio. Imponendogli la propria presenza anche quando dice di non volerla. 

Lei sa benissimo qual è il quadro che offrono ad occhi esterni.

All’inizio appaiono come un mostro folle e la sua giovane amante-giocattolo.

Poi come lo spaventoso signore del crimine e la sua erede designata.

Qi’ra alimenta queste percezioni, fino a che quegli occhi che la guardano non si rendono conto che il vero mostro è lei. Perché ha il completo controllo.

A volte vorrebbe salvare Maul da se stesso. Si illude di poterlo fare. Poi riacquista la certezza che non accadrà mai. Che lui continuerà a discendere la china che lo porterà alla sconfitta definitiva. Perché è ciò che brama davvero. Una chiusura. Se ottenesse una vittoria sulla sua nemesi, poi non avrebbe più nulla per cui sopravvivere. Neppure lei sarebbe abbastanza. 

Maul è sopravvissuto, è andato avanti ed è invecchiato con un unico scopo. Lei non può essergli di ostacolo.

Quindi attende. E impara. Per lui l’Alba Cremisi è solo un mezzo. Per lei è un traguardo. Non ha bisogno di sottrargli il suo impero. Maul glielo ha già consegnato. Sarà suo quando lui deciderà che è giunto il momento di morire definitivamente, in un ultimo duello con colui che ha alimentato la sua furiosa esistenza.

Qi’ra si ricopre di nuovo di ghiaccio. Per non sentire. Per non pensare a quel momento che si avvicina. Per impedire che la sola idea la faccia sentire persa e spaventata.

È sempre sopravvissuta da sola. Tornerà a farlo e stavolta lo farà dalla cima del proprio mondo. Le generazioni si susseguono. Quella di Maul è al tramonto. La sua ha appena messo radici.

“Cominciamo” gli dice brandendo la sua lancia elettrificata ponendosi in posizione di attesa.

Lui sogghigna accendendo la sua doppia lama rossa. Qi’ra ricambia il suo sorriso crudele. Dopo tutto, quelli sono i momenti in cui lui le sembra ancora, davvero vivo.