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Autore: Allen Glassred    09/12/2022    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA PARTE UNO E DUE
Un flashback su Dominique ed Amber, che forse spiegherà molte cose o forse creerà nuovi quesiti. Per scoprire il resto, non vi resta che leggere!
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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La neve cade incessantemente nel regno di Veritas, ormai da diverso tempo. Qualunque posto è ormai ricoperto di neve, il freddo pungente si fa sentire ma questo non sembra importare al giovanissimo vampiro dalla chioma corvina: dietro di lui ci sono solo poche guardie, davanti un burrone e, proprio di fronte ad esso una fanciulla anch’essa dalla lunga chioma corvina. Ironico: quei due potrebbero sembrare gemelli, eppure non hanno una goccia di sangue in comune e questo è risaputo. “ Mio Principe, cosa facciamo? “. Chiede solamente una delle guardie, mentre un giovanissimo Dominique Lunettes gli fa cenno di rimanere dietro di lui, che invece avanza di qualche passo.

 

“ Andate a controllare l’area circostante, ci penso io qui “. Sentenzia. Le guardie sembrerebbero avere non poche remore: in fin dei conti pensano, il loro compito è proteggere il Principe da qualsiasi pericolo, ma è anche vero che devono eseguire gli ordini senza protestare. “ Andate! “. Ordina ancora una volta lui, con un tono che non ammette la minima replica. Forse un pò impauriti e per evitare di farlo infuriare ulteriormente, gli uomini obbediscono. Quasi trafelati si precipitano nelle direzioni indicate, mentre Dominique rimane faccia a faccia con quella donna: sembrerebbe essere una vampira, gli intensi occhi rossi suggeriscono anche che appartenga al clan della Luna Rossa. Ma cosa ci farà nel regno di Veritas? Al momento non c’è risposta: il suo sguardo  quello di Dominique, ora a sua volta tinto di un blu brillante, si incontrano per qualche, interminabile istante.

 

“ Ah, sei tu! “. fa semplicemente la corvina, sogghignando lievemente e mentre lui si limita a fissarla gelidamente. “ Sei diventato capitano elle guardie reali! Sapevo che eri destinato a grandi cose “. Sentenzia ancora la corvina, ridendo lievemente e non percependo minimamente il freddo.

 

“ Amber… “. Sussurra solamente lui, un nome: il nome di quella donna che sembrerebbe conoscere sin troppo bene, il nome di colei che invece non gli toglie gli occhi di dosso ma non toglie nemmeno quel sorriso quasi folle dal volto.

 

“ Ho aspettato tanto tempo, per poterti rivedere! Quanto sei cresciuto… “. Fa semplicemente la donna, per poi proseguire la frase senza il minimo indugio. “ Avanti, non c’è molto tempo: fallo “. Quasi ordina, mentre lui porta una mano all’impugnatura della propria spada che, tuttavia, ancora non sfodera.

 

“ Anche tu sei cresciuta “. Risponde lui, rimanendo freddo tanto quanto la neve che, improvvisamente, sembra cadere più incessantemente.

 

“ Coraggio! Usa le tue zanne, i tuoi artigli, il tuo fuoco… quello che vuoi. Ma fallo “. Ripete, ricordando bene la promessa di Dominique nel giorno in cui la vampirizzò: dopo aver letto i suoi ricordi, l giurò che glie l’avrebbe fatta pagare per aver tenuto nascosta la sua origine e per avergli fatto dar vita, senza volerlo, ad un abominio. Le giurò che la prossima volta che l’avrebbe vista, l’avrebbe uccisa per una ragione che, al momento, rimane ancora ignota.

 

“ Ricordi ancora quella promessa? “. Chiede solamente il corvino, un pò sorpreso: Amber lo stupisce. Per la prima volta in vita sua, ha un’esitazione: non ha il coraggio. Non ha il coraggio di usare su di lei il potere della luna rossa, non ha il coraggio di affondare le zanne nel suo corpo e prosciugare il suo sangue, non ha il coraggio di distruggerla con il potere della Luna Blu o di ucciderla con i suoi artigli. No: non ha il coraggio di fare nulla di ciò, perchè in quella donna rivede inevitabilmente sè stesso.

 

“ Fa in fretta, prima che arrivino gli Hunters… “. Mormora poi lei, mentre quasi riscosso da un sogno lui fa qualche passo avanti in sua direzione, intuendo cosa stia per accadere e mentre, nello stesso istante Amber indietreggia pericolosamente.

 

“ Aspetta! “. Fa per fermarla, fa per raggiungerla: desidera infrangere quella promessa pensa, Amber non deve morire. No: quella donna pensa, è destinata a ben altro che ad una miserabile fine. Lei tuttavia, non pare nemmeno accorgersi della mossa del suo amato principe e sorride lievemente, continuando ad indietreggiare. “ Amber! “. La chiama finalmente per nome il corvino, mentre a quella frase, nel semplicemente sentirsi chiamare la donna sorride ancora una volta.

 

“ Sono in pace con me stessa, ora… “. Fa, per poi lasciarsi cadere nel vuoto: succede tutto in un attimo, in un momento in cui nemmeno Dominique ha tempo di fare o dire qualunque cosa. Solo accorgendosi delle intenzioni di Amber affretta il passo, cercando di raggiungerla ed infischiandosene di bagnare la propria divisa.

 

“ Amber, no! “. La chiama di nuovo, ma è troppo tardi: la donna è caduta nel vuoto, lui in ginocchio in mezzo alla neve e bagnando quasi interamente la sua nuova divisa.

 

“ Sono in pace con me stessa… “. Ripete semplicemente l’ex bambina che viveva a palazzo Hikari anni prima ed ora fanciulla, cadendo irrimediabilmente in quel vuoto che, ad un umano almeno, non lascia scampo. Dominique rimane qualche istante immobile, in ginocchio in mezzo alla neve e mantenendo il braccio teso in avanti, come cercasse ancora una volta di afferrare la ragazza. Il suo sguardo di ghiaccio mostra per la prima volta un’emozione: la sorpresa, lo shock per quanto ha visto, per quanto non è riuscito ad evitare. Amber si è suicidata, pensa: si è suicidata, forse credendo di fare un favore a lui e per mantenere una promessa che lui era deciso ad infrangere. Ma non lo ha fatto, non ne ha avuto tempo: non è riuscito a dirle nulla, tutto è successo troppo rapidamente e persino la sua mente sta cercando di elaborare il tutto, mentre le immagini del gesto estremo di Amber passano in essa come fossero in loop.

 

“ Amber… “. Mormora solamente il corvino: no, pensa. Non deve piangere o mostrare emozioni, deve rimanere lucido ora. Sa che Amber aveva il suo potere in circolo, da quando l’ha morsa e resa ciò che era. E sa che il potere della Luna Rossa e quello della Luna Blu sono immensi: e se l’avesse salvata? Se uno dei due poteri stesse mantenendo la fanciulla in vita, malgrado il volo fatto nel precipizio? Mille e più domande senza una risposta precisa, tante ipotesi alle quali non sa dare una conclusione. Ma forse pensa, la cosa da fare è solo una: andare in fondo a quel precipizio, cercare la donna e trovare il suo corpo, scoprire la verità: se è davvero morta e darle una sepoltura, o se è ancora viva e, a quel punto, cercare di salvarla. Anche se pensa, proprio non comprende come mai si stia interessando e dando così tanta pena per colei che, normalmente, definirebbe un abominio. Ma lo sa: per lui, Amber è tutto fuorché un abominio.


Un flashback su Dominique ed Amber, che forse spiegherà molte cose o forse creerà nuovi quesiti. 
   
 
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