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Autore: carachiel    10/12/2022    1 recensioni
Cacciare vampiri, in un mondo che non ne vuole minimamente riconoscere l'esistenza, è un lavoro sporco e Cliff Burton ne è fin troppo consapevole per esserne sorpreso.
Ma cosa succederebbe se il destino si mettesse di traverso a quella che finora ha sempre considerato una vita noiosa e solitaria?
[VampireHunter!AU]
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Nightwing



"Nightwing has stirred, and taken to flight
The silence is over, he's shattered the night
No other hunter has the power or the grace
He is the master of this place…"
Nightwing, Black Sabbath



Gli stivali dell'uomo affondavano nella neve fresca, crocchiando sotto le sue suole mentre si dirigeva verso il bar che gli era stato indicato, al margine di una strada secondaria.
Rabbrividì, allungando il passo, sentendo l'incertezza del suo piano trasformarsi in una salda consapevolezza, rafforzata dal fatto che non poteva semplicemente tornare indietro e ignorare la questione.
L'insegna del locale era quasi del tutto scomparsa, coperta dalla neve caduta, ma era certo che fosse il posto giusto.
Entrò, beandosi del calore del luogo, per poi studiare il luogo con brevi occhiate nervose mentre si toglieva la sciarpa e il cappello, lisciandosi i lunghi capelli castano rossicci.
Si sedette al bancone, decidendo di non attirare l'attenzione e ordinare una birra media.
Era decisamente nel posto giusto si disse, guardando distrattamente le lunghe assi del pavimento.

_________________

Quando ne uscì, fu in compagnia di una donna dai lunghi capelli scuri, portandola velocemente all'interno di un grosso furgone, contando sulla poca luce dei lampioni circostanti. Nel frattempo aveva ripreso a nevicare, con solo la pallida illuminazione del bar a rischiarare i dintorni in quella notte nevosa e mentre abbassava i sedili posteriori per fare spazio si ritrovò a sperare distrattamente che non si formasse del ghiaccio sulla strada circostante.
Non aveva intenzione di restare lì un minuto di più.

La fece salire sul sedile posteriore, una mano già infilata sotto la sua maglia, e quella della ragazza ancora stretta alla sua: fredda, troppo fredda.
Cercò di non pensarci, cercò di concentrarsi sul baciarla e toccare abbastanza a lungo da tenerla distratta e mantenere la posta in gioco.
Con la lingua che scivolava tra le sue labbra rosse riuscì a sussurrare un "Ti amo" stentato.
"Oh, cielo" gemette lei, la voce rotta e ansimante. "Dio, mi fai sentire di nuovo come se avessi diciassette anni."
"Oh, sì, deve essere sicuramente qualcosa di importante per lei. Per sentirsi così giovane...", pensò rapidamente, facendo scorrere le mani sui suoi seni morbidi. Si chinò più vicino al corpo tiepido sotto di lui, guidando la sua bocca contro la sua " ...deve sembrare strano."

Il corpo le si stava riscaldando, guidato dal suo fervore. E questo gli diede solo un altro segnale che era quasi arrivato il momento giusto.
Lui si trascinò nella bocca le labbra morbide di lei, che si scontrarono in una frenesia di passione e lussuria. Lasciò che la sua lingua scivolasse agevolmente nella sua bocca, scorrendo sui suoi denti, finché non toccò qualcosa di acuminato.
Ho fatto centro.
La ferita non faceva molto male, ma sanguinava appena – lo sapeva fin troppo bene.
Ritirò la lingua, sperando di riuscirci prima che la sua lingua lo leccasse di rimando.
Troppo tardi, si rese conto, sentendola gemere di nuovo sommessamente.
"Adoro il tuo sapore" disse, la voce ansimante. Nonostante lei ci provasse, non riusciva a far finta che fosse soltanto una scopata, era ormai chiaro.

Quando lei venne, le sue dita che la penetravano lentamente e il suo nome sussurrato come una preghiera, capì di avere poco tempo.
"Cliff, avvicinati..." lo pregò e lui, obbedientemente, si sdraiò su di lei, le gambe che urtavano contro la portiera. Lei gli prese il collo in mano e lo leccò, lasciandogli tracce del suo rossetto sulla pelle. Aveva la sua attenzione, ora; doveva essere veloce.
Fece scivolare la mano sinistra da sotto di lei fuori, verso la cavità sotto il sedile e quando lo aveva quasi afferrato, qualcosa di affilato gli sfiorò il collo. Si stava accorciando il tempo a sua disposizione, era ormai fin troppo vicina. La sua mano annaspò alla cieca sul tappetino trasandato dell'auto.
Di nuovo sentì il leggero pizzicore sulla pelle, questa volta più in basso, proprio sopra la clavicola. I suoi movimenti diventarono più frenetici, il suo corpo più rigido.
Sapeva che stava per uccidere. Le zanne sfiorarono la sua pelle un'ultima volta prima che lui trovasse quello che stava cercando, mezzo incastrato sotto il sedile.

Cliff si spostò verso il suo lato destro, appoggiandosi al suo orecchio. "Angie, posso chiederti una cosa?" chiese, cercando di sembrare ancora eccitato.
Lei sorrise, un barlume di denti bianchi che balenavano tra le labbra rosse. "Cosa?"
Tirando fuori la mano da sotto il sedile, Cliff si mise a sedere.
"Pensavi davvero che non mi sarei accorto del sangue secco rimasto tra le assi sul pavimento del bar?"
Angie non fece in tempo a reagire che un paletto le trafisse di netto il petto, il suo acuto grido di dolore si spense in un gorgoglìo.
Cliff trasalì appena, guardando la macchia di sangue nero-rossastro che le si allargava sul petto dilaniato dal frassino. Aveva sete, a giudicare dalla consistenza melmosa del suo sangue.
Velocemente aprì la portiera, afferrandola e scagliandola fuori sulla neve candida, per poi salire al posto di guida, facendo freneticamente marcia indietro.
Doveva allontanarsi subito dalla tana, prima che gli altri uscissero e trovassero la loro Alpha morta.
"O peggio, che lo inseguissero", pensò, premendo con forza sull'acceleratore.

Non si fermò per guardarsi indietro, per guardare il suo corpo abbandonato sulla neve arrossata dal sangue.
In quel momento, per Cliff Burton, cacciatore di vampiri, quella donna era solo un vampiro in meno in Oregon.



Angolo Autrice: Era un progetto a cui lavoravo da parecchio, questa long, e sono felice di poterla finalmente condividere **
Da che avevo scritto la precedente long sui Metallica ero impaziente di scrivere qualcosa che virasse più sul dark e penso che questo capitolo sia abbastanza autoesplicativo in tal senso ~ come al solito, vi chiedo di lasciarmi una recensione se questa storia vi piace e condividermi i vostri pensieri a riguardo ùwú
   
 
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