Shoyo girava col suo bel cestino del pranzo alla ricerca di un posto dove mangiare tranquillo all’aria aperta. Era uscita una bella giornata e voleva godersi i raggi del sole sulla pelle mentre pensava a come migliorare i propri muri in partita. Mentre camminava diviso tra i suoi pensieri sul cibo e quelli sul volley andò a sbattere contro nientemeno che Kageyama Tobio.
“Perché non guardi mai dove vai, boke?!” lo insultò subito quest’ultimo, mettendo su quell’espressione seccata che gli usciva solo con Hinata. Solo che quel giorno sembrava più accentuata che mai.
“Oh, Kageyama! Mangiamo insieme?” gli domandò Shoyo raggiante, completamente ignorando il malumore dell’altro.
“Non ho fame” tagliò corto il ragazzo dai capelli corvini dopo un profondo respiro alquanto sospetto. Ma venne immediatamente tradito dal proprio stomaco brontolante.
Hinata sollevò un sopracciglio in maniera eloquente.
“Mi sono dimenticato il cestino del pranzo sul tavolo stamattina” masticò Tobio tra i denti suscitando una risatina mal trattenuta in Shoyo.
“Cosa ridi boke?! Guarda che è colpa tua! Ero troppo assonnato perché ieri sera mi hai costretto a rimanere fino a tardi per farti tutte quelle alzate!” lo aggredì Kageyama con un diavolo per capello.
Detto questo si era già apprestato a superarlo, probabilmente diretto verso la mensa, ma la voce squillante di Hinata trillò al suo orecchio: “oggi mi sento particolarmente buono e per farmi perdonare sono disposto a cederti una parte del mio bento”.
Kageyama si bloccò sul posto. Hinata che era disposto a cedere del cibo? La terra aveva sicuramente smesso di ruotare e la fine del mondo era vicina. Per di più dividendosi il cestino del pranzo non si sarebbe saziato nessuno dei due, eppure il pensiero di prendersi una piccola vendetta su quel piccolo mostro lo fece sogghignare: avrebbe mangiato tutti i suoi wurstel a forma di polpo.
Si sedettero su una panchina in cortile, dando le spalle al sole e toccando l’uno quelle dell’altro. Il bento sulle gambe e la macchinetta per le bibite a due passi. Ma Kageyama spalancò gli occhi quando si rese conto di una cosa: avevano un solo paio di bacchette.
Mentre si infilava mezzo tamagoyaki in bocca con le mani, sollevò gli occhi al cielo pensando che quando era con Hinata gli toccava fare le cose più strane, ora anche mangiare come un animale.
Il rosso invece sembrava divertirsi da matti e aveva un fastidiosissimo sorrisetto stampato in faccia.
“Bene! Ora manca solo il riso!” esclamò pimpante, con la bocca ancora piena.
Kageyama lo guardò con una faccia che voleva dire ma sei scemo o cosa?.
“Cosa?” chiese Hinata innocente “è la parte più importante per uno sportivo!”. Tobio sbuffò esasperato.
“Mangialo tu. Io senza bacchette mi rifiuto” disse poi altezzoso rivolgendo lo sguardo altrove.
Uno strano silenzio dall’altro lato lo allarmò non poco e proprio mentre  si voltava di nuovo verso Hinata, il suo viso si scontrò con le bacchette ricolme di riso che il piccoletto gli stava avvicinando.
“Ma che fai boke?!” gridò su tutte le furie, mentre rabbrividiva per i chicchi di riso che gli scivolavano dal collo sotto la maglietta.
No, davvero. Che gli passava per la testa a quell’idiota? Aveva… provato a imboccarlo?
“Scusa ! Scusa !” si difese Hinata tra le risate mentre Kageyama cercava di afferrargli la nuca per fargli qualcosa di orribile.
“Come se scusarsi risolvesse le cose! C’è riso ovunque e-
…e la bocca di Hinata Shoyo lo stava minuziosamente rimuovendo dal collo di Kageyama Tobio, con tanto di lingua.
Fu una cosa veloce, abituato com’era Hinata a ingozzarsi, ma intensa al punto da lasciare Kageyama pietrificato. E da farlo poi arrossire esponenzialmente mentre Shoyo sussurrava “i chicchi finiti altrove non posso toglierteli qui in pubblico..”.
Dopo un primo momento di shock Kageyama aveva ritrovato l’uso della parola, o per meglio dire della parolaccia e mentre si alzava dalla panchina per inseguire Hinata pensava che era oltremodo fastidioso e veloce ma soprattutto… più di ogni altra cosa e oltre ogni aspettativa… maledettamente bravo con la bocca.






*** angolino autrice ***
Ciao, io sono Alis! Nonostante questa sia la mia terza one-shot a tema Kagehina è la prima volta che mi paleso agli eventuali lettori. Spero che la storia sia stata di vostro gradimento.
A presto :)