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Autore: Fanny24thebest    11/09/2009    2 recensioni
Immaginate solo Edward e Bella, niente vampiri nè licantropi solo due persone che devono avere a che fare con segreti più realistici che portano però tanto, toppo dolore!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il giorno dopo come al solito mi svegliai mentre mia madre urlava che ero in ritardo. Feci il più in fretta possibile e arrivai a scuola dove trovai Alice con Jasper.

Ciao Bella” mi salutarono i due innamorati.

Ciao ragazzi come va?” risposi io con un sorriso.

Tutto bene grazie Bella” mi rispose Alice dandomi un bacio sulla guancia. Mi accompagnarono in classe dove mi accomodai al mio posto. Per fortuna vidi Jessica entrare in classe ma mi bloccai quando si sedette accanto a Mike, mio ex pretendente. Mi avvicinai.

Jess?” le chiesi “perché ti siedi accanto a Mike?”

Scusa Bella ma vedi...io e Mike...ci siamo messi insieme e volevamo sederci vicini” mi rispose sincera.

Ah va bene”.

Bella? Nessun imbarazzo vero?” mi chiese con aria dispiaciuta.

No non ti preoccupare” la tranquillizzai e mi sedetti al mio posto mentre aspettavo il mio nuovo compagno di banco. Arrivò e si sedette senza neanche salutarmi.

Buongiorno eh...” gli dissi nervosa.

Da quando ci parliamo?>> chiese lui divertito dalla mia reazione.

Fa parte di educazione ma probabilmente non sai neanche che significa” risposi più acida che mai.

Anche mandarmi al diavolo e chiamarmi codardo fa parte di educazione?” arrossii appena disse quelle parole e mi rabbuiai.

Per il resto della giornata non ci parlammo affatto, incontrai Alice alla pausa pranzo.

Che succede Bella?Hai litigato di nuovo con Edward?” mi domandò vedendomi con la testa tra le nuvole.

Si esatto” E le raccontai le battute che ci siamo scambiati durante la prima ora. Mentre parlavo vidi che aveva una strana faccia come se volesse nascondere qualcosa.

Che hai Alice?2 In quel momento scoppiò a ridere, ecco cercava di nascondere una risata. “Io sono in crisi per quell'idiota e tu ridi?Ma che razza di amica sei?” dissi arrabbiata.

Non te la prendere Bella ma è troppo divertente>> si scusò. <

Ma ci senti? Hai capito cosa mi ha detto? Come puoi pensare una cosa del genere?”

Bella, l'amore non è bello se non è litigarello” mi disse ridendo. “Torniamo in classe va...” e mi trascinò in aula continuando a ridere.

Terminate le lezioni accompagnai a casa Alice che aveva l'auto rotta.

Ti va di restare?” mi chiese mentre scendeva. “Solo se non disturbo”

Ma va, lo sa che mia madre è sempre felice di vederti!!” Era vero, Esme la madre di Alice stravedeva per me, era davvero contenta che la figlia avesse trovato un'amica come me, anche se per me non avevo niente di speciale anzi. Entrai in casa con lei.

Buongiorno Esme” Appena mi vide le brillarono gli occhi.

Ciao Bella” mi abbracciò. “Sono felice che tu sia rimasta”

Grazie anche a me fa piacere rivederti” risposi cortesemente ,mentre ricambiavo l'abbraccio.

Mettetevi in salotto vi porto qualcosa da mangiare” disse e si allontanò per tornare poi più tardi con un vassoio pieno di delizie. Alice afferrò subito qualche biscotto e lo mangiò.

Wow mamma i tuoi biscotti sono sempre buonissimi” le disse mentre ne mangiava un altro. Ne afferrai anch'io qualcuno e lo mangiai poi iniziammo a studiare, gli esercizi erano davvero semplici ma come al solito Alice finì prima di me, quella ragazza era un genio. Dopo un po' anch'io li termina tutti.

Cosa vuoi fare ora?” mi chiese curiosa Alice. “Non lo so!”

Vuoi andare a fare shopping?” “No!” la implorai. “Per favore non di nuovo, ti prego!”

Va bene, va bene scherzavo” mi tranquillizzai e lei scoppiò a ridere. Rimanemmo a casa sua e lei mi torturò con manicure e pedicure ma sempre meglio di girare negozi a fare shopping.

Ti va di rimanere a dormire?” mi chiese mentre ero distratta. ”Bella?”

Si dimmi Alice”.

A che pensi?” era curiosa ma sembrava lo sapesse.

A niente” risposi indifferente.

Va bé, tanto lo so...”

Ma come faceva a sapere sempre tutto, a volte era davvero insopportabile.

Sentiamo allora, a cosa stavo pensando?” chiesi annoiata

Sarebbe meglio dire a chi stavi pensando...” mi disse con aria furba che quasi mi faceva paura, aveva colto nel segno.

Ti stai sbagliando...”

E tu come fai a sapere a chi stavo pensando? Non avrai mica la coda di paglia?”

Cavolo! Ero caduta nella sua trappola, devo trovare un modo per uscire da questa situazione e subito!

E' solo che...vedi io...ti conosco troppo bene e so a chi stavi pensando!”

dissi tutto d'un fiato, era una spiegazione convincente purtroppo però non per lei.

Credi che io sia stupida?” domandò offesa.

Affatto, è la verità” cercai di essere più convincente possibile. “Ma sbaglio o mi avevi chiesto qualcosa?” cercai di cambiare discorso...

Si è vero, ti avevo chiesto se volevi rimanere a dormire ma probabilmente hai altro da fare!”

Scema! Lo sai che anche se fosse così resterei comunque con te...”

Ah si?” chiese perplessa. La guardai era davvero offesa.

Certo che si”. “Anche per fare shopping?”

No! Mai!” E scoppiammo a ridere, menomale pensavo di dover litigare con Alice.

Ah comunque se vuoi parlare, sai dove trovarmi...tanto accadrà!”

Eccola qui di nuovo quella parte insopportabile di lei che sapeva sempre tutto, e la cosa che più mi faceva infuriare e che aveva sempre ragione, ma come faceva? Cercai di non pensarci e chiamai mia madre per avvertirla che avrei trascorso la notte da Alice.

Andiamo a casa a prendere il borsone?” chiesi ad Alice.

Non essere sciocca” mi disse “Ti presterò io qualcosa da mettere”

Immaginavo cosa mi avrebbe prestato, quella notte fui costretta ad indossare una camicia da notte invece del mio solito pigiama e neanche osavo pensare a cosa avrei dovuto indossare la mattina dopo a scuola.

Buonanotte Alice!”. “'Notte Bella, ci vediamo domani” mi rispose dandomi un bacio sulla guancia e andando in camera sua.

 

Il giorno dopo ero convinta di essere in ritardo visto che Alice urlava come la pazza per svegliarmi.

Alice? Che ore sono? Perché urli così?” Domandai a raffica.

Alzati! Subito!” Alzai gli occhi al cielo e guardai la sveglia.

Ma sei impazzita? Sono le cinque del mattino!” urlai infuriata.

Voglio che a scuola tu sia stupenda quindi alzati e vai in bagno, la vasca è già pronta!”

Ma stai scherzando vero?” Mi guardò facendomi capire che era un no.

Sapendo di non poter rifiutare mi chiusi in bagno e mi misi nella vasca rilassandomi del tutto se un mostriciattolo non mi avesse interrotto.

Muoviti esci e metti ciò che ti ho lasciato sul letto, ci penso io ad asciugarti i capelli!” disse e se ne andò urlandomi “Sbrigati!”

Ma perché dovevo pentirmi ogni volta che stavo con lei? Uscii dalla vasca mi asciugai e andai in camera dove trovai...

O mio Dio, Aliiiiiiiiiiiiiiice” urlai con tutto il fiato che avevo ma non si fece vedere. Ma che diavolo era? Biancheria intima?? Io non avrei mai messo quella roba! Dopo poco Alice fece ingresso nella mia stanza.

Ma che hai da urlare?”

E me lo chiedi?” chiesi super arrabbiata. “Secondo te io metterò quella roba?”

Senti ma chi te la vede?” mi domandò annoiata!

Ma non hai qualcosa di più normale?Questa roba mi imbarazza solo a guardarla”

E tu non guardarla e indossala” Detto questo uscì dalla stanza sbuffando. Basta non avrei mai più dormito a casa di Alice senza portare le mie cose. Indossai quella biancheria e andai in camera sua dove mi pettinò e mi truccò leggermente.

Ora chiudi gli occhi!” mi disse.

Non ci penso neanche, ho troppa paura!”

Alice mi fulminò con lo sguardo e mi costrinse a chiudere gli occhi. Mi fece alzare le braccia e mi infilò qualcosa.

Bene, puoi aprire!” Avevo paura ma lo feci e spalancai gli occhi.

Alice non credo che...”

Non ammetto repliche”

Quello che mi ritrovai davanti era uno specchio che rifletteva una bellissima ragazza con un vestito lilla che arrivava al ginocchio,i capelli avvolti da una treccia e un bellissimo trucco che metteva in risalto i miei occhi color nocciola.

Alice! Ma devo andare a scuola, non a ballare” mi lamentai nonostante fossi bellissima.

Non ti lamentare Bella, sei perfetta!” mi disse Alice con uno sguardo che non ammetteva repliche.

Non puoi farmi questo Alice! Non mi sento a mio agio...”

E grazie, ancora non hai messo le scarpe!”

Sai che non è per questo, non posso indossare questo vestito!”> la implorai.

Ma perché? Sei bellissima! Guardati...” mi girò il viso verso lo specchio. Cavolo, lo sapevo che stavo bene con quel vestito ma era troppo!

Non lo so Alice!”

Va bene” disse lei. “Io vado a vestirmi se vuoi cerca nella cabina armadio dei jeans”

La guardai era triste, voleva aiutarmi ed io l'avevo offesa, Che dovevo fare ora? Mi sedetti sul letto e aspettai che mi chiamasse per andare a scuola cosa che successe poco dopo. Aprì la porta.

Sei pro... Ma non ti sei cambiata?” chiese sorridendomi.

Per sopportare il tuo muso tutto il giorno?” le domandai ricambiando il sorriso, lei mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio “Grazie”. E così andai a scuola con quel vestito e dovetti sopportare i commenti dei miei compagni che dicevano diverse frasi. “Ma quella è Bella?”...”Ragazzi ma avete visto che schianto?”...”Chissà perché non l'ha mai fatto prima”...

Maledetta Alice che mi ha fatto mettere queste scarpe col tacco! Pensai mentre andavo in classe per la prima ora.

C-ciao B-Bella” mi girai.

Ciao Mike, come stai?” risposi indifferente.

Bene grazie, c-cambiato look?” Chiese con aria curiosa.

Un po' ti piace?”. “Molto” Gli sorrisi e mi allontanai.

Ci vediamo”. Mi sedetti al mio posto, arrivò Edward e solo in quel momento capii perché Alice mi aveva conciata in questo modo. Continuai a ripetermi che ero una stupida! Si sedette e mi guardò.

Buongiorno” mi disse squadrandomi da capo a piedi.

Da quando ci parliamo?” risposi acida ma felice.

E tu da quando hai cambiato look?” mi chiese e io arrossii.

Che t'importa?” domandai sempre acida ma anche compiaciuta che l'avesse notato.

Forse niente comunque sei più carina”mi disse alzando un sopracciglio in segno di sfida che io accettai subito.

Come se mi importasse del tuo parere” Lui sorrise.

Che strano, io pensavo che ti fossi vestita così per me!” Diventai bordeaux, che diavolo gli veniva in mente? Cosa gli avrei detto ora?

Non credi di essere troppo presuntuoso ed egocentrico?” chiesi irritata.

Non direi, sono solo realista”

Bé stavolta la realtà ti sfugge” Lui sorrise mentre io sbuffavo e poi non parlammo più. Terminata l'ora mi recai nell'aula successiva dopo aver preso dei libri da Alice.

Ehi figlia di papà” mi chiamò Edward.

Che vuoi stupido arrogante?” chiesi ancora arrabbiata con lui.

Salutarti...” sorrise.

Perché oggi sorridi sempre? Mi dai su i nervi e comunque mi hai già salutata”>

Come siamo nervosi questa mattina, che hai mangiato a colazione, pane e veleno?”

Dipende, hai sputato sul mio pane?” chiesi.

Complimenti!Bella battuta!” Entrammo in classe sedendoci ai nostri soliti posti in fondo all'aula. Quando le lezione terminò cercai di alzarmi ma un capogiro dovuto alla stanchezza mi fece nuovamente sedere.

Stai bene?” domandò Edward

Si grazie” dissi e riprovai ad alzarmi ma ottenni lo stesso risultato di prima.

A me non sembra, credo proprio che dovrei portarti in infermeria!”

Ti ho detto che sto bene, vai pure, ci vediamo dopo”

Senti mi starai pure antipatica ma non lascio una ragazza che sta male sola, quindi ti porto in infermeria”.

E come pretendi di fare se neanche riesco ad alzarmi da qui?” domandai

Prendendoti in braccio” rispose senza fare una piega.

Non provarci che inizio ad urlare” dissi intimorita visto che si stava avvicinando.

No fare la difficile” mi disse e mi prese tra le sue braccia dove svenni definitivamente.

Quando ripresi conoscenza ero in infermeria.

Bella mi senti?” mi chiamò Alice.

Alice?”

Si sono io Bella! Tranquilla stai bene...”

Cercai di mettermi seduta ma non ce la facevo.

Non sforzarti Bella” mi disse un'altra voce. Lo guardai.

Che ci fai tu qui?” chiesi a Edward.

Ti ho portato io qui Bella!” mi disse tranquillo.

In quel momento ricordai tutto.

Mi dispiace Edward, ora puoi andare a grazie” dissi fredda come un ghiacciolo.

Bella potresti essere più gentile con colui che ti ha evitato di sbattere a terra?” domandò Alice.

Mettila come ti pare io penso a lui come quello che mi ha preso in braccio contro la mia volontà...” dissi acida.

Va bene, non ci pensare Alice ci vediamo” disse Edward.

Scusala” lo salutò Alice.

Ciao figlia di papà” mi salutò.

Ciao stupido arrogante” risposi e lui se ne andò.

Quando se ne andò Alice mi guardò con occhi di fuoco.

Ma perché ti comporti così?” mi chiese

Mi sta antipatico”

Sei impazzita? Ti sati comportando come una bambina capriccosa!” mi disse ormai arrabbiata.

Basta non voglio litigare, aiutami a scendere da qui”

Non puoi! La dottoressa ha detto che devi rimanere qui almeno per due ore, hai avuto un crollo!” mi spiegò con calma.

Non esiste”urlai “Non resterò qui un secondo di più”

E dimmi, riesci ad alzarti?” In effetti provai ad alzarmi ma se non fosse stato per Alice mi sarei ritrovata a terra.

Alice ma quello è Edward?” chiesi vedendolo parlare con l'infermiera.

Si ma...cosa sta facendo?”

Non ne ho idea ma credo che ce lo dirà lui tra un pò visto che sta venendo qui”

E' lei?”chiese l'infermiera indicandomi. Edward annuì.

Edward che succede?” gli chiesi curiosa e anche un po' intimorita.

Volevo tornare a casa o sbaglio?”

Si ma...che vuoi fare?” domandai ancora.

Un permesso per accompagnarti a casa o in ospedale” rispose sorridendomi.

Che significa?Perché adesso fai tanto il gentile?”

Perché non sono mai stato antipatico! Sei tu che mi vedi così e non so perché!” rispose lui indifferente mentre Alice sorrideva sotto i baffi.

Ritornò l'infermiera che diede gli due permessi.

Grazie” disse Edward e l'infermiera gli sorrise.

Senti io credo che dovresti andare all'ospedale” mi disse sincero.

Assolutamente no”

Ma se non riesci neanche ad alzarti” rispose lui nervoso.

Se proprio vuoi fare una cosa buona accompagnami a casa”

Io ho un'idea migliore” s'intromise il mostriciattolo ed entrambi la guardammo.

Accompagnala a casa mia mentre io chiamo mio padre che è un medico e gli dico di ritornare”

E' un'ottima idea” dissi sorridendole.

Allora scusa non puoi accompagnarla tu?” chiese Edward.

Eh purtroppo no, non posso perdermi la lezione di dopo!” disse "Ora devo andare ci vediamo dopo ciao” mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

Era davvero un mostriciattolo spaventoso e aveva anche qualche idea in testa.

Bella?” mi chiamò Edward.

Si?”... “Dovrei prenderti in braccio!” mi disse tranquillo.

E se provi a mettermi a terra?” chiesi o meglio implorai.

"Non se ne parla! disse e mi prese in braccio, e stavolta non potevo discutere..

Bella stai bene?” chiese Edward mentra eravamo nel cortile.

No per niente, fai presto” Edward allungò il passo e arrivammo in macchina e mi sedette sul sediolino dove mi addormentai. Mi svegliai a casa Cullen con Carlisle, il padre di Alice, accanto.

Bella?” mi chiamò “Mi senti?”

S-si” balbettai.

Papà ma cos'ha?” chiese Alice.

Che ci faceva Alice a casa? Non aveva una lezione importante? Decisi di lasciar perdere, avrei chiesto dopo spiegazione e mi concentrai su ciò che diceva Carlisle.

Non ti preoccupare è solo stanchezza”

Ma sono le cinque e ancora non è del tutto sveglia”

Le cinque? Avevo capito male, Alice non era tornata prima ero io che avevo dormito tutto il giorno.

Non ti preoccupare, sono sicuro che ci sente” disse Carlisle.

Mi costrinsi ad aprire gli occhi per non farli preoccupare.

Bella!” urlò di gioia Alice “Come ti senti?”

Non lo so...intontita” risposi alla mia amica evidentemente in ansia per me.

Per fortuna dopo un quarto d'ora riuscii ad alzarmi anche se mi sentivo ancora tutta indolenzita.

Carlisle? Posso tornare a casa?” chiesi.

Riprenditi del tutto e poi andrai a casa e mi devi promettere che ti farai un bel bagno rilassante e poi ti riposerai”

Va bene” promisi. Così dopo che Esme mi fece mangiare qualcosa andai a casa e feci come mi aveva detto Carlisle svegliandomi direttamente il giorno dopo.

  
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