La giovane dalla chioma bionda osserva l’immensa distesa d’acqua di fronte a sé: il mare di Veritas, che sin da quando era solo una bimba ha una sorta di potere calmante su di lei. Ed in questo momento pensa Jeanne Hikari, ha davvero molto bisogno di calma e tranquillità, specie dopo quanto successo nello scontro con Dominique: suo marito ha in fine pagato tutte le sue colpe ed ha avuto ciò che meritava, ma a che prezzo? La donna si siede sulla sabbia: non le importa se il suo abito si sporcherà, in questo momento ha ben altri pensieri in mente. Posa dolcemente una mano sul proprio ventre, per poi sospirare pesantemente. “ Perdonami, piccola mia: perdonami per quello che ho fatto, ma credimi è meglio così. Piuttosto di avere un padre come quel bastardo è meglio che tu non lo conosca nemmeno “. Sussurra, parlando alla piccola che porta in grembo. Quella bimba, frutto dei continui stupri subiti da quello psicopatico che aveva per cugino ma che, nonostante abbia anche il sangue di quel bastardo lei comunque ama. Ha deciso di portare comunque avanti la gravidanza: non avrebbe mai potuto anche solo lontanamente pensare di sbarazzarsi di una parte di sé e non se ne pente affatto: sentire la sua bambina crescere dentro di lei è il miglior sollievo, sapere che sarà una donna migliore di colui che l’ha generata la rincuora. “ Anzi, no… “. Mormora poi la sorellastra di Vanitas, Ivy e Vincent, continuando quel singolare dialogo nel quale, per il momento, lei può essere la sola a parlare. “ Tu avrai un padre, amore mio… “. La sua frase è interrotta da un gruppo di gabbiani, che garrendo forte si librano alti nel cielo. Jeanne interrompe per qualche istante tutte le parole, osservando i volatili volare verso l’orizzonte. “ Ah, come vorrei che anche le mie preoccupazioni potessero volare via, proprio come quei gabbiani… “. Sussurra, non potendo fare a meno di riflettere: non è solo il fatto di essere dovuta diventare un’assassina. No, sa benissimo che per Dominique non c’era redenzione e che solo la morte lo avrebbe neutralizzato una volta e per sempre, ponendo fine al suo regime di terrore e paura imposto non solo a Jeanne stessa, ma anche a tutta quanta Veritas in quanto braccio destro di Vincent. No: non è solo questo a turbarla, c’è un’altra questione ben più seria e spinosa. Ovvero, come reagirà Garry alla scoperta della sua gravidanza? Insomma: molti anni prima Dominique rifiutò di far da padre al figlio di Garry, anzi minacciò più e più volte di uccidere Luca se Jeanne non avesse fatto tutto ciò che voleva. Ora, perché mai Garry dovrebbe accettare di far da padre alla figlia di Dominique? Perché mai dovrebbe accollarsi la figlia di colui che gli ha distrutto la vita? La donna si prende il capo tra le mani, mentre i gabbiani garriscono nuovamente in lontananza. Dopo il primo momento di sconforto tuttavia, la risposta giunge quasi spontanea all’erede di Rosina e Kaname: Garry accetterà la piccola come sua e non solo perché ama lei. Lo farà perché è completamente diverso dal mostro che ha sposato: non se la prenderebbe mai con una creatura indifesa e non ancora nata. Non reagirebbe mai come fece il suo rivale tempo addietro, lei lo sente, lo sa. Nel suo animo c’è qualcosa, come una voce che la incita a parlare liberamente con il suo amato, che la rassicura e le dice che andrà tutto bene. La donna si accarezza amorevolmente il ventre ancora una volta e sospirando pensierosa. Glielo dirà, pensa. Si, gli dirà tutto quanto è successo durante quel matrimonio infernale, gli dirà degli abusi mentali e fisici che è stata costretta a subire e gli rivelerà della sua gravidanza, per poi sposarsi e crescere la piccola accanto a suo fratello Luca ed ai figli che verranno. Perché pensa la bionda, mentre i gabbiani spariscono dalla sua visuale e con essi i suoi dubbi, Garry Perry è il solo uomo che desidera come padre di sua figlia. Ed è sicura che lui non si sottrarrà a questa sua richiesta e che amerà la bambina come sua, non ha il minimo dubbio in merito.