Quando riapri gli occhi le prime cose che vide furono sua madre e suo padre, entrambi semrbavano sollevati nel vedere che si fosse finalmente ripresso.
«Takumi!» esclamo sua madre abbraciandolo forte con le lacrime agli occhi.
Takumi non disse niente limitandosi a girare la testa dall'altra parte, non voleva incrociare lo sguardo con suo padre.
Si vergognava troppo.
Monpei sembro intuire che qualcosa non andava nel figlio e che non si trattava solo delle ferite fisiche cosi chiese alla moglie di lasciarli soli in modo che potessero parlare.
«Mi dispiace.» sussuro Takumi appena sua madre usci dalla stanza.
Monpei guardo il figlio sorpresso non aspetandosi nulla di ciò.
«Ha preso la maggior parte del colpo, ma...» disse Takumi mostrando al padre la Delicious Stone daneggiatta.
«Takumi, non m'interessa se la Delicious Stone si è dannegiatta, l'importante è che tu stia bene.» disse Monpei mettendo le mani suell spalle del figlio.
«Ma era l'ultima cosa che ti collegava al Cookingdoom!» grido Takumi. «E se si è rotta è solo colpa mia! Non avrei dovutto cercare di affrontare Godastu da solo...»
«Takumi, perchè l'hai fatto?» chiese Monpei in tono rassicurante. «Perchè eri tanto arrabbiatto con Fennel?»
«E me lo chiedi anche?» ribatte Takumi. «Per colpa sua sei stato accussato di un crimine che non hai comesso, sei stato cacciatto dal Cookingdoom! Perchè sembra che io sia l'unico a cui importa ciò che ti ha fatto?!»
Monpei non disse niente e per un attimo Takumi ebbe paura di aver ferito i sentimenti del genitore e invece inaspetatamente suo padre l'abbraccio.
«Non sono più arrabbiatto con Fennel per ciò che mi ha fatto, non lo sono più da tanto tempo.» disse Monpei stringendo forte il figlio. «Anzi gli sono grato.»
«Non capisco...» mormoro Takumi confusso.
«Se non fossi stato costretto a scappare allora non sarei mai venuto qui a Oshina.» spiego Monpei. «Non avrei mai incontrato An e sopratutto tu non saresti nato. È vero una parte di me sarà sempre legata al Cookingdoom, ma non cambierei mai te e tua madre con la possibilità di tornarci e so che lì non avrei mai potutto ottenere tutta la felicità che voi due mi avete datto.»
Takumi a quel punto non seppe cosa dire, si limito ad abbracciare più forte suo padre mentre delle sotili lacrime di rimosso gli rigavano il viso.
Era stato cosi accecato dalla sua rabbia che non aveva considerato per niente i sentimenti di suo padre sulla faccenda credendo che sarebbe stato d'accordo con la suo voglio di cercare vendetta e invece adesso aveva appena avuto la conferma che Monpei non aveva mai nemmeno sfiorato un simile pensiero.
Si vergognava cosi tanto si se stesso, era diventato Black Peper per proteggere Yui e invece si era lasciato soprafare dai suoi sentimenti negativi.
Ma non l'avrebbe più fatto, adesso sapeva dove aveva sbagliatto e si sarebbe impegnato per rimediare ai suoi erorri.
Perchè era questo ciò che era più giusto, tornare al suo obbiettivo originale: proteggere il “Dliciousmile” di Yui e mai più avrebbe perso di visto questo o i sorissi delle persone che amava.