~ E' così facile!

La prima volta che Finn si rese conto di quanto fosse complicato il mondo – o almeno, il proprio mondo – aveva soltanto otto anni. Era un bambino davvero intelligente; perciò non capire gli strani scarabocchi che la maestra aveva appena tracciato sulla lavagna lo spaventò morte.

- E' un albero genealogico. -

Finn sgranò gli occhioni castani.

- Con questo disegno potete rappresentare la vostra famiglia. E' molto facile se imparate ad usare lo schema in modo corretto. - spiegò Miss Tratchter.

Non credo proprio, pensò invece lui.

- Vuoi provare, Finn? -

A Finn quel gessetto bianco non era mai parso tanto invitante. Desiderava ardentemente far vedere a tutti che disegnare una famiglia non sarebbe mai stato facile. Continuò a ripeterselo mentre lo afferrava, con la mano tremante per l'emozione, ed iniziava a tracciare i nomi dei suoi cari al posto giusto, uno per uno.

Scrisse per prime le sue sorelle, ma senza strani trattini fra i loro nomi e il proprio; più che collegarli, li avrebbero divisi. E loro erano inseparabili. Li scrisse talmente vicini che divenne impossibile leggerne uno senza vedere anche gli altri due – e così doveva essere. Quello di Hanna un poco più alto, perché lei si occupava di lui, quello di Jesse appena più giù, perché era lui ad occuparsi della sorellina.

Scrisse il nome di sua madre e quello di Jack; ma si ricordò che avrebbe dovuto mettere quello di suo padre. Stonava troppo accanto alla mamma, però. Lo sistemò accanto a sé, collegandolo a “ Sam” con una leggerissima linea tratteggiata. Invece passò il gesso due o tre volte per unire mamma e Jack in maniera indissolubile.

Toccò poi ai nonni, anche se non ricordava molte cose di loro e pertanto finirono lontani; la famiglia di Hanna stava un po' da una parte – sua madre, che lei proprio non sopportava – e un po' dall'altra – Kate, che a Finn era molto simpatica. Seguirono una sfilza di parenti vari, indistintamente Spade, Malone e Donovan.

Era quasi al termine dell'opera, quando si accorse di dover assolutamente ricavare un posticino anche per lo zio Danny. Non sapendo a chi legarlo, scrisse il nome nell'angolo in alto a sinistra e tracciò un'arzigogolata freccia che toccava quasi in un colpo solo Jack, sé stesso e sua madre.

Da bambino educato qual era, ritenne opportuno aggiungervi i restanti zii adottivi: Martin, Vivian ed Elena, con il rispettivo bagaglio di mariti, mogli, figli e cugini vari.

Si fermò di colpo, incerto, tormentandosi il labbro con un indice.

- C'è qualcosa che non va Finn? - domandò l'insegnante, visibilmente impressionata dall'oramai incomprensibile groviglio di nomi e righe che copriva la lavagna.

- Mi chiedevo ...mi chiedevo se dovrei mettere anche Yummi. Manca soltanto lui. -

Yummi era il cane di Hanna.

Di sua sorella Hanna.

Miss Tratchter sospirò rassegnata e annuì.

- In effetti caro, manca davvero soltanto lui. -

[FINE]

Spazio Autrice

Delirio notturno allo stato puro XD Dire che non sono morta dal ridere quando mi è venuta questa idea sarebbe una gran balla * yeah.

Ad ogni modo, amo Finn. Amo il suo nome. Amo che amerà più Jack di Brian, perché so che sarà così. E amo tutte le SamJackFans che hanno resistito come me fino alla fine nonostante tutto e tutti. That's amore. (L)

Desclaimer

I favolosi personaggi di Withou a Trace non sono miei – anche se io lo avevo detto fin dall'inizio di trasformare Hanna nella protagonista *O* ( e quando mai è avvenuto ciò XD? NdSceneggiatori).

Jessica “ Jesse” Malone is © di Hikary ( moi) e sam carter, persciò giù le mani ù_ù