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Autore: yellow_weirdo    26/02/2023    0 recensioni
Nuovi personaggi, nuovi nemici, nuove avventure, ma sempre la stessa gilda: Fairy Tail.
In questa storia porto alla vita un mio personaggio originale all'interno del mondo di Fairy Tail. Nuovi e vecchi personaggi si incontrano e scontrano e intrecciano le loro vite con le mire di un nuovo nemico: Schísidra.
«Eravamo giunti a Fiore. Lo sapevo. Lo sentivo sulla pelle, nell’aria attorno a me, nei suoni che mi circondavano.
Un problema: eravamo giunti. Al plurale. Assieme a me c’erano persone che non avrebbero dovuto e potuto sapere della sua esistenza.
Un altro problema: non eravamo giunti a Fiore per nostra volontà. Qualcuno, forse qualcosa, ci aveva portato qua.»
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Il Raijinshuu, Luxus Dreher, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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III.


Quell’anno, assieme agli altri maghi di classe S, venni ingaggiata come aiuto-esaminatrice per l’esame di promozione che si sarebbe tenuto sull’isola di Tenrou. Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che cosa sarebbe successo. L’arrivo di Grimoire Heart, la lotta contro il Master Hades, un tempo Master di Fairy Tail e l’arrivo di Luxus in nostro soccorso. Era tornato, non nella gilda, ma combatté comunque al nostro fianco, sacrificò il suo potere magico per lasciare che Natsu lo utilizzasse contro Hades. Una volta sconfitta Grimoire Heart rimase con noi nell’isola di Tenrou a farsi medicare le ferite e a farsi rimproverare dal Master Makarov per aver avuto l’ardire di entrare sul suolo sacro della gilda dopo esserne stato cacciato. Il rimprovero risultò più esilarante di quanto sarebbe dovuto essere soprattutto grazie alle prese in giro di Gildarts e all’abbraccio con cui il Raijinshū stava soffocando il loro ex comandante.

Guardai Luxus e lui ricambiò lo sguardo, non dicemmo nulla, non era necessario, non al momento almeno, eravamo solo felici di aver salvato l’isola e i nostri compagni. Eravamo felici di poterci rivedere. Fu dopo qualche ora che Acnologia, il re dei draghi, la morte che vola, arrivò sull’isola attratto dal potere che Zeref e Hades avevano scatenato.

Ricordo come Luxus mi ordinò di usare la mia magia e scappare da Fiore per fare ritorno all’altra realtà, ricordo di come mi rifiutai e combattei fino alla fine con loro, ricordo la sua mano tenere stretta la mia mentre formavamo un cerchio pronti a proteggere l’isola con la nostra stessa vita. Poi non ricordo più.

Ci fu il vuoto. Un vuoto durato 7 anni.

Nel X791 l’isola di Tenrou e tutti noi riaffiorammo e potemmo tornare alla gilda. Luxus venne riammesso tra i ranghi di Fairy Tail e il Raijinshū venne riaffidato al suo comando. Quei sette anni di distacco si fecero sentire, ma per i tre mesi successivi ci allenammo come mai avevamo fatto prima per poter partecipare ai Grandi Giochi Magici di Fiore e riportare al precedente splendore la reputazione di Fairy Tail.

Il X791 non fu solo l’anno in cui tornammo dall’isola di Tenrou, ma anche quello in cui vincemmo i Grandi Giochi Magici e i draghi invasero Crocus, la capitale. Fu uno scontro sanguinoso, ma ne uscimmo vincitori in un modo o nell’altro. Potemmo così tornare a Magnolia, fieri delle nostre vittorie e pieni di voglia di ricominciare a tornare in missione.
Prima di partire però volevo tornare anche nell’altra dimensione, ma prima volli andare da Luxus per potergli parlare. Non ci era ancora stato possibile da quando ci eravamo riuniti sull’isola di Tenrou, ma, quella mattina, quando arrivai davanti a casa sua trovai solo Freed che mi disse che il dio dei fulmini era uscito senza voler dire loro dove stava andando, ma che sarebbe tornato in tempo per la partenza l’indomani mattina alla volta della loro nuova missione e che avrei potuto parlargli allora. Entrambi sapevamo che non avrei aspettato, soprattutto perché sapevo dove trovarlo, o almeno così speravo. Mi diressi verso il bosco, verso quella casetta. Non c’era. Mi aspettavo di trovarlo seduto su quella grande roccia davanti al lago, ma non era lì, e mi sentii una sciocca ad aver creduto che sarebbe venuto in quel luogo. Decisi di entrare nella casetta, erano sette anni che nessuno la utilizzava, immaginai che tutto fosse così impolverato, i miei vestiti, quelli di Luxus, i nostri ricordi assieme; avevo tanto da metabolizzare e non avrei voluto farlo da nessun’altra parte. Quando misi la chiave nella toppa e la girai mi accorsi che la serratura era già aperta, con circospezione entrai e davanti a me si parò lui. L’uomo che stavo cercando.

Luxus era seduto, al buio, sull’unico letto presente nella casetta intento a fissare il soffitto, con fare pensieroso e anche un po’ impaziente, quando abbassò lo sguardo mi vide entrare dalla porta assieme alla luce del giorno.

“Sapevo che ti avrei trovato qua” dissi con sarcasmo e un sorriso beffardo appoggiandomi allo stipite della porta. “Pivellina non sapresti trovare nemmeno l’acqua in mezzo a quel laghetto là, figuriamoci se avresti saputo dove trovarmi” mi rispose con altrettanto sarcasmo, ma allungando una mano verso di me; non ci pensai due volte, azzerai la distanza tra di noi e afferrai quella mano gettandomi tra le braccia di quell’uomo che tanto mi aveva fatto soffrire, ma che tanto amavo.

Quella sera non facemmo ritorno alla gilda, decidemmo che saremmo rimasti da soli, lì, all’estremo limitare del bosco. Assieme.

Ci saremmo separati di nuovo, lui in missione, io nell’altra realtà, e avevamo un vuoto di sette anni da colmare in una notte. Di parole ne vennero pronunciate poche, non mi aspettavo delle scuse da parte sua, più per orgoglio che per altro, né lui si aspettava che io le pretendessi. I nostri baci erano famelici, aggressivi, incontenibili. I gesti parlarono per noi. Dopo che si addormentò accanto a me lo guardai mentre la luce della Luna illuminava il suo volto e sussurrai “Ti amo” consapevole che, grazie al suo udito da dragon slayer, mi avrebbe sentita. Lo vidi lentamente aprire gli occhi, fare un sorriso sornione e stringermi a lui baciandomi più delicatamente di quanto avesse mai fatto prima. Era il suo modo di rispondere.



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Note dell'autrice:
Benvenut* in questo terzo capitolo, siamo ancora alle prese con l'introspezione e con il ricordo.
È un capitolo più breve, ma che secondo me cattura molto del rapporto tra la protagonista e Luxus, per questo è sicuramente uno dei miei preferiti, anche se ammetto che non è facilissimo scrivere cercando di non rendere troppo OOC Luxus. Mi piace poter mantenere il suo atteggiamento duro e scostante, ma anche poter vedere un lato che non farebbe vedere a nessuno al di fuori della persona amata. Ci saranno ancora due pezzi importanti di ricordi che andranno a comporre il puzzle della storia che sta alla base del rapporto che verrà raccontato nelle vicende del presente. Il prossimo capitolo è ancora molto un work in progress perché sto facendo un gran lavoro di riscrittura di ciò che era la vecchia bozza e che con il tempo sto lentamente smatassando per arrivare a una versione che decisamente mi aggrada di più, ergo non sono assolutamente sicura sulla sua data di pubblicazione (anche perché non mi sto dando delle vere scadenze), ma nel frattempo spero che questo vi piaccia.
Tante care cose,
Jo 💛

 

   
 
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