14/03/2023
0 recensioniLe parole di Luisa risuonano nella mente di Guido.
L'uomo abbassa il capo e guarda il bambino. Dorme un sonno placido.
Ignora le meschinità del mondo e il suo piccolo, fragile animo brama l'affetto d'una famiglia.
La mano dell'uomo, gentile, sfiora la testa del piccolo, nuda di capelli. No, non lo lascerà solo.
Non vuole che soffra la fame e la solitudine patite da Bruno.
Ora può percorrere una strada d'onestà e rettitudine, senza alcun inganno.
Con un gesto nervoso, allontana le lacrime. Non vuole mostrare a Luisa lo spettacolo della sua debolezza.
Ma l'autocontrollo gli pare una chimera, dinanzi al potere dei ricordi.
Il ricordo di suo figlio maggiore non abbandona la sua anima.
Anche Anna, ne è sicuro, accoglierebbe questo bambino con gioia.
Luisa scruta l'uomo, perplessa. Quali pensieri attraversano la sua mente?
Perché non pronuncia nessuna parola?
Le è parso di scorgere il luccichio delle lacrime nei suoi occhi cerulei.
Sono un'idiota., si dice la suora. Guido è fermo e risoluto nei suoi propositi.
Solo gli inganni del prossimo e del Fato lo hanno costretto a compiere scelte lontane dall'onestà.
Quel bambino gli ha ricordato i suoi due figli, morti in circostanze tragiche, eppur diverse.
Per questo, resta silenzioso, come una statua di marmo.
E' sospeso tra passato e presente e cerca di dare a se stesso una stabilità spirituale e di non lasciarsi sopraffare da una pur comprensibile paura.
Inoltre, teme d'apparire patetico ai suoi occhi e cerca un autocontrollo inesistente.
Ma nessun genitore, per quanto forte, può restare calmo, davanti alla morte della propria creatura.
Luisa fa un passo verso di lui, ma l'uomo si gira e fissa su di lei uno sguardo serio, quasi di pietra.
Sorpresa da quell'atto repentino, la suora sbarra gli occhi e indietreggia.
– Avrei una richiesta da farvi, se non è inopportuna. – comincia, grave.
– Di che si tratta? – chiede lei.
Guido sospira e, per alcuni istanti, resta silenzioso.
– Dite a Lina che può stare tranquilla. Il nostro bambino non resterà solo. Voglio sposarla. Spero solo di non arrivare in ritardo. – spiega ancora.
Gli occhi di Luisa brillano di gioia. Quell'uomo, un tempo da lei amato, ha deciso di riempire d'amore la vita di una creatura innocente.
E non ha esitato a offrire ad una donna sfortunata un estremo, intenso attimo di felicità.
Anche se non la ama, prova affetto per lei e non vuole abbandonarla.
I suoi drammi, pur intensi, non hanno cancellato il suo animo gentile e onesto.
– State tranquillo. Esaudirò la vostra richiesta. E, non temete, Dio non vi abbandonerà. –
Il nobiluomo scuote la testa e lancia uno sguardo dubbioso. E' ammirevole la fede di Luisa, ma non riesce a condividerla..
Gli pare di avere perduto qualsiasi luce e di percorrere un tunnel cupo.
– Lo spero, Luisa. Credetemi, lo spero con tutto il cuore. –
L'uomo abbassa il capo e guarda il bambino. Dorme un sonno placido.
Ignora le meschinità del mondo e il suo piccolo, fragile animo brama l'affetto d'una famiglia.
La mano dell'uomo, gentile, sfiora la testa del piccolo, nuda di capelli. No, non lo lascerà solo.
Non vuole che soffra la fame e la solitudine patite da Bruno.
Ora può percorrere una strada d'onestà e rettitudine, senza alcun inganno.
Con un gesto nervoso, allontana le lacrime. Non vuole mostrare a Luisa lo spettacolo della sua debolezza.
Ma l'autocontrollo gli pare una chimera, dinanzi al potere dei ricordi.
Il ricordo di suo figlio maggiore non abbandona la sua anima.
Anche Anna, ne è sicuro, accoglierebbe questo bambino con gioia.
Luisa scruta l'uomo, perplessa. Quali pensieri attraversano la sua mente?
Perché non pronuncia nessuna parola?
Le è parso di scorgere il luccichio delle lacrime nei suoi occhi cerulei.
Sono un'idiota., si dice la suora. Guido è fermo e risoluto nei suoi propositi.
Solo gli inganni del prossimo e del Fato lo hanno costretto a compiere scelte lontane dall'onestà.
Quel bambino gli ha ricordato i suoi due figli, morti in circostanze tragiche, eppur diverse.
Per questo, resta silenzioso, come una statua di marmo.
E' sospeso tra passato e presente e cerca di dare a se stesso una stabilità spirituale e di non lasciarsi sopraffare da una pur comprensibile paura.
Inoltre, teme d'apparire patetico ai suoi occhi e cerca un autocontrollo inesistente.
Ma nessun genitore, per quanto forte, può restare calmo, davanti alla morte della propria creatura.
Luisa fa un passo verso di lui, ma l'uomo si gira e fissa su di lei uno sguardo serio, quasi di pietra.
Sorpresa da quell'atto repentino, la suora sbarra gli occhi e indietreggia.
– Avrei una richiesta da farvi, se non è inopportuna. – comincia, grave.
– Di che si tratta? – chiede lei.
Guido sospira e, per alcuni istanti, resta silenzioso.
– Dite a Lina che può stare tranquilla. Il nostro bambino non resterà solo. Voglio sposarla. Spero solo di non arrivare in ritardo. – spiega ancora.
Gli occhi di Luisa brillano di gioia. Quell'uomo, un tempo da lei amato, ha deciso di riempire d'amore la vita di una creatura innocente.
E non ha esitato a offrire ad una donna sfortunata un estremo, intenso attimo di felicità.
Anche se non la ama, prova affetto per lei e non vuole abbandonarla.
I suoi drammi, pur intensi, non hanno cancellato il suo animo gentile e onesto.
– State tranquillo. Esaudirò la vostra richiesta. E, non temete, Dio non vi abbandonerà. –
Il nobiluomo scuote la testa e lancia uno sguardo dubbioso. E' ammirevole la fede di Luisa, ma non riesce a condividerla..
Gli pare di avere perduto qualsiasi luce e di percorrere un tunnel cupo.
– Lo spero, Luisa. Credetemi, lo spero con tutto il cuore. –