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Autore: LorasWeasley    24/03/2023    2 recensioni
AU|Modern [accenni: Ranpo x Poe | Fukuzawa x Mori]
Mori voleva solo passare il pomeriggio tranquillo insieme al proprio compagno... Ranpo non la pensava allo stesso modo.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ougai Mori, Ougai Mori, Ranpo Edogawa, Yukichi Fukuzawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Approvazione
 

Ougai Mori aveva ormai quarant’anni, un lavoro fisso, una bella casa, una figlia che adorava e una relazione stabile con quello che, per molto tempo, era stato il suo rivale.
Quindi… perché diavolo si trovava chiuso nell’armadio di quest’ultimo come se fossero dei ragazzini alla prima cotta e i genitori di uno dei due li avesse scoperti?
Le ante scorrevoli dell’armadio shoji all’interno del quale si trovava erano davvero sottili e riusciva a sentire con tranquillità la conversazione che stava avvenendo al di fuori di questo.
-Devo parlarti- aveva annunciato Ranpo con la bocca piena, probabilmente stava mangiando un lecca lecca.
-É successo qualcosa?- Fukuzawa entrò subito nella sua versione seria e protettiva. Mori soffocò una risata.
Ranpo, che ormai aveva ventisei anni, era il “bambino” di Fukuzawa. Questo l’aveva adottato quando il ragazzo ne aveva quattordici. Mori non sapeva granché della storia, poiché quello che gli aveva raccontato il suo compagno fu semplicemente un “l’ho trovato per strada e ho finito per portarlo a casa”. Un po’ come racconti di aver adottato un gatto insomma… non che ci fosse molta differenza riflettendoci.
Fukuzawa non aveva mai chiamato Ranpo “mio figlio” e Ranpo non aveva mai chiamato Fukuzawa “papà”, ma il legame che c’era tra i due era innegabile e avevano vissuto tutti quegli anni come una famiglia.
Altra cosa estremamente importante da dire su Ranpo era che fosse intelligente. Anche fin troppo. Mori quindi non si stupì quando lo sentì chiedere -Perché hai fatto nascondere quello dentro l’armadio?
Silenzio dall’altra parte, Mori decise di intervenire aprendo l’anta e uscendo come se nulla fosse -me lo sono chiesto anche io, è ovvio che tu ci abbia scoperto dal primo momento che ho messo piede in questa casa.
Fukuzawa era esattamente dove l’aveva lasciato: seduto a terra davanti al Kotatsu, le gambe raccolte sotto il sedere e la postura perfettamente composta. Non disse nulla e non diede segno di averlo notato, come se fosse perfettamente normale che lui venisse fuori dall’armadio dove solo qualche secondo prima gli aveva chiesto di nascondersi.
Ranpo si sistemò gli occhiali sul naso e, togliendosi il lecca lecca dalla bocca, borbottò in direzione del corvino -non pensare di riuscire a conquistarmi elogiando la mia intelligenza.
-Non oserei mai- si difese Mori con un sorriso divertito mentre si sistemava al fianco del proprio compagno -so che per quello mi serviranno tanti dolci.
Ranpo passò qualche altro secondo a giudicarlo, poi sembrò accettare la sua presenza (i dolci facevano sempre miracoli) e ritornò a guardare Fukuzawa.
Si sedette davanti a loro in modo scomposto prima di annunciare quello per cui era venuto a bussare alla porta interrompendo il loro pomeriggio di the e biscotti.
-Quindi, sto uscendo con Poe.
Fukuzawa rimase impassibile, si prese il suo tempo afferrando la tazzina piena di the e prendendone un sorso, poi chiese -Edgar Allan Poe?
-Esatto.
-Pensavo non fossi interessato.
Ranpo alzò le spalle -Non lo ero, ma mi compra sempre i dolci e mi scrive delle storie, capisco subito chi è il cattivo ma è carino che lo faccia. Ho capito che mi piace passare del tempo con lui e che mi piace essere viziato, quindi ho detto di sì alla sua confessione.
Il ragazzo aveva parlato in modo tranquillo e quasi disinteressato, come se stesse solo informandoli dei fatti. Ma un occhio attento come quello di Mori capì subito che in realtà era teso e tutto quello che voleva era l’approvazione di Fukuzawa.
Ranpo pendeva dalle labbra dell’adulto e, se questo avesse detto di no, Ranpo avrebbe troncato quella relazione seduta stante. Mori non era sicuro se Fukuzawa fosse consapevole del potere che aveva in mano in quel preciso momento.
Ma non ebbe bisogno di scoprirlo, perché la sua risposta fu un semplice -Va bene. Non è giusto giocare con i sentimenti delle altre persone, ma se dici che ti piace…
-Mi piace.
-Allora va bene.
La tensione nella stanza si alleggerì e Mori ringraziò che avessero superato quello scoglio enorme senza troppi drammi. Questo almeno fino a quando Ranpo non continuò -Detto questo, hai dei preservativi?
Il tintinnio della tazza contro il piattino fu l’unico segno della sorpresa dell’adulto, dato che il suo spasmo involontario aveva portato le due porcellane a urtarsi. Ma era stato davvero bravo a mantenere il suo volto impassibile mentre chiedeva -Perché?
-Perché sto andando da lui e quelli che aveva li ha mangiati Karl.
Mori non riuscì più a trattenersi dal chiedere -Karl?
-Il procione- spiegò Ranpo come se fosse normale avere procioni da compagnia -e io non so dove si comprano.
Fukuzawa era molto più vicino al prendere la katana ornamentale che aveva appeso alla parete (ma che sapeva essere ben affilata) piuttosto che i preservativi.
Di conseguenza Mori, per evitare i drammi citati prima, intervenne repentino afferrando dalla tasca del proprio giubbotto il pacco che aveva portato -tieni, usa questi.
Ranpo sorrise soddisfatto mentre si alzava -grazie papino- lo prese in giro, prima di rimettersi il lecca lecca in bocca e lasciare la stanza.
Quando il corvino si voltò verso il suo compagno e notò che lo sguardo assassino di chi stava meditando di commettere un omicidio con la propria katana non troppo ornamentale adesso era rivolto a lui, capì l’errore che aveva commesso.
Provò comunque a giustificarsi -Senti, capisco che lo vedi come se fosse ancora il tuo bambino, ma ha ventisei anni. Anzi, dovresti ringraziare che te li abbia chiesti! Almeno sai che vuole fare del sesso sicuro e non devi neanche spiegargli com…
Fu interrotto dalla voce seria di Fukuzawa che lo accusava -Glieli hai dati tutti?
Ah. Ora capiva il vero errore.
Si alzò di scatto e corse dietro il ragazzino urlando -RANPO ASPETTA! LASCIANE QUALCUNO AI TUOI PAPINI!
  
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