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Autore: Marlena_Libby    04/05/2023    2 recensioni
Dick litiga con Bruce e sparisce per un giorno intero, facendolo preoccupare a morte
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bruce Wayne, Dick Grayson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dick e Bruce stavano facendo colazione, quando il ragazzo disse: - Bruce, sai chi è arrivato in città?
- No, chi?
- Il circo di cui facevo parte! C'era anche un'altra famiglia di trapezisti, i Keane, che erano i nostri migliori amici! Vorrei tanto poterli rivedere, esibirmi con loro...
- Dick, mi dispiace, ma non puoi esibirti con loro.
- Cosa? Perché?
- Perché non vorrei che uno dei nostri nemici capisse che sei Robin! Tu dovresti essere un ragazzo normale incapace di fare simili acrobazie!
- Ma tutti sanno che ho vissuto nel circo!
- Dick, basta così! Mi sta bene che tu stia con loro, ma non metterti in mostra! Guai a te se ti scopro lì a cavalcare un trapezio!
- Ok, ho capito! Niente acrobazie! I Grayson Volanti sono morti anni fa! - disse Dick con rabbia alzandosi da tavola.
- Dick...
Bruce non riuscì a finire la frase perché Dick uscì di casa sbattendo la porta.

Mentre andava a scuola, Dick pensava a quanto fosse ingiusto Bruce.
Perché cercava sempre di controllarlo?!
Lo trattava come un bambino incapace di prendere le sue decisioni!
Tutti sapevano che aveva fatto parte di un circo, ce l'aveva nel sangue!
Perché Bruce voleva impedirgli di essere sé stesso e cancellare il suo passato?!
Decise di non ascoltarlo e saltò la scuola per andare al circo.

- Dick Grayson?! Ma sei proprio tu?! - esclamò il signor Keane quando se lo ritrovò davanti.
- Ciao, signor Keane! - lo salutò Dick timidamente.
L’uomo lo abbracciò fortemente, poi andò a chiamare sua moglie e i suoi figli e anche loro riempirono il ragazzo di baci e abbracci.
- Quanto sei cresciuto!
- Ci sei mancato Dick!
- Non posso credere che tu sia qui!
- Ho tantissime cose da raccontarvi! - disse Dick emozionato.
Passarono la mattinata ricordando i vecchi tempi e i Keane invitarono Dick a esibirsi con loro nello spettacolo di quella sera.
Il ragazzo accettò immediatamente e si esercitarono tutto il pomeriggio.
Quella sera fu un'emozione indescrivibile per Dick tornare a esibirsi: il calore dei riflettori, gli applausi del pubblico, l'aria che gli colpiva il viso...
Tutto era così familiare e allo stesso tempo un sogno meraviglioso venuto dal passato, in cui al posto dei signori Keane c’erano i suoi genitori.
Lo spettacolo fu un grande successo e andarono a dormire felici e soddisfatti.
Il giorno dopo si svegliarono tardi e mentre facevano colazione arrivò Bruce Wayne.
Dick impallidì, rendendosi conto di essere assente da casa da 24 ore!
Suo padre lo avrebbe scuoiato vivo!
Ma invece Bruce lo abbracciò e scoppiò in lacrime, lasciandolo senza parole.
- Papà? - disse Dick sentendosi in colpa. - Papà, stai bene?
- Signor Wayne si calmi, Dick sta bene - disse la signora Keane.
Bruce non riusciva nemmeno a parlare e non voleva lasciar andare Dick.
Aveva passato le peggiori 24 ore della sua vita non sapendo dove fosse suo figlio!
Sapeva bene cosa poteva succedere a un ragazzino in una città come Gotham e poi avevano avuto quella discussione... E se quella fosse stata l'ultima volta che si parlavano?
Ma alla fine riuscì a calmarsi e, davanti a una tazza di tè, raccontò alla signora Keane quello che era successo.
- Richard Grayson, come ti è saltato in mente di far preoccupare tuo padre in quel modo e di mentirci?! - lo rimproverò la donna. - Questa sarà sempre casa tua, ma adesso Bruce è tuo padre, ti ama e si prende cura di te e non augurerei a nessuno quello che gli hai fatto passare!
- Signora, io ho dimenticato...
- Cosa? Che dovevi andare a scuola? Che non hai detto a tuo padre che eri qui? Che lui ti stava aspettando preoccupato? - disse lei con disappunto.
- È solo che tutto era come prima, quando loro erano ancora vivi e io non volevo che finisse! - disse Dick mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. - PERCHÉ, PERCHÉ DOVEVANO MORIRE?!
Il ragazzo scoppiò in un pianto disperato: era da così tanto tempo che non pensava a loro che si sentiva sopraffatto.
Bruce lo abbracciò di nuovo e disse: - Shhh, figliolo va tutto bene, sono qui, papà è qui. Affronteremo tutto questo insieme, non ti lascerò solo.
Quando Dick si calmò, Bruce ringraziò i Keane per essersi presi cura di lui, poi uscirono e salirono in macchina con Alfred alla guida.
Il ragazzo pianse ancora, finché non si addormentò tra le braccia di suo padre.

Dick si risvegliò nel suo letto e Bruce era seduto accanto a lui.
- Ben svegliato, Dick.
- Quanto ho dormito? - chiese il ragazzo strofinandosi un occhio.
- Un paio d'ore. Dick, sono molto deluso dalle tue azioni: sei sparito per un giorno intero e ti sei anche esibito nonostante il mio divieto! - disse serio Bruce mostrandogli un giornale con una foto della sua esibizione con i Keane.
- Bruce, mi dispiace davvero! Volevo solo rivivere il passato, quando i miei genitori erano ancora con me! Io voglio bene a te e ad Alfred, però...
- Ti mancano. Lo capisco, anch'io ho perso i miei genitori.
- Quando mi hai proibito di esibirmi ero così arrabbiato! Pensavo che volessi cancellare il mio passato perché ti vergognavi che fossi stato un artista circense!
- Dick, questo non è affatto vero! - disse Bruce abbracciandolo. - Sei un ragazzo gentile, coraggioso e hai portato una grande gioia nella mia vita! Niente potrebbe rendermi più felice e orgoglioso che dire che Dick Grayson è mio figlio, artista circense o no! Mi dispiace se il mio divieto di esibirti ti ha ferito, ma non posso correre il rischio di perderti, perché ne morirei! Ti prego, cerca di capirmi!
- Scusami se non ho capito che volevi proteggermi! - disse Dick piangendo un po'. - Bruce, io ti voglio bene, ma litighiamo così spesso che a volte dimentico che anche tu me ne vuoi! Ho paura che finiremo per allontanarci!
- Ti prometto che farò di tutto perché non accada! - disse Bruce asciugandogli le lacrime. - Per favore, cerca di ricordare che ti amo anche quando litighiamo!
- Lo farò! Mi dispiace tanto di averti fatto soffrire, papà! Ti prometto che non succederà più!
- Sono felice di sentirtelo dire! E tranquillo, ti perdono! - disse Bruce dandogli un bacio sulla fronte. - Comunque sei in punizione per due settimane! Non devi mai più uscire senza il mio permesso, chiaro?!
- Chiarissimo!
   
 
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