Il vento della sera

 
 
 
 
 
 
 
 


Inarca la schiena voluttuosamente, ansima, e le sue mani si contraggono a tirare i capelli di Haruka che, stringendole le cosce, solleva la testa per osservare il corpo della compagna scosso dall’orgasmo.
Le mani che si allungano ad afferrare lenzuola, la testa gettata all’indietro e i capelli sparsi sul cuscino.
Il volto è contratto in un'espressione di piacere, le guance sono rosse, e gli occhi languidi.
Haruka si lecca le labbra con soddisfazione mentre la guarda abbandonarsi mollemente sul grande letto sfatto.
Sotto quello sguardo famelico, Michiru si stiracchia pigramente e si allunga fra le lenzuola blu, un blu profondo quanto il mare, in cui le sembra di poter affondare.
Rilassa le gambe e porta le braccia sopra la testa offrendosi silenziosamente, seducentemente.
La sua compagna si solleva, facendo forza sulle braccia, ed è sopra di lei. La bacia, inspira il suo odore che sa di mare e zucchero, la cerca col suo corpo desiderando solo sentirla vicina.
Le bacia il collo, lentamente, e Michiru sospira di piacere.
Le sue labbra scivolano giù verso la spalla, il seno, e lì la donna abbandona il suo capo, restando in ascolto del cuore dell’altra, che batte ancora rapido per l’eccitazione.
Michiru l’abbraccia morbidamente. Affonda le mani fra i suoi capelli, graffia piano con le unghie corte e, distrattamente, si attorciglia ciocche bionde fra le dita.
Dalla finestra aperta, il mondo entra nella loro stanza.
Il tiepido sole, l’ultimo della giornata prima che tramonti, e la dolce musica degli uccelli che cinguettano.
Il gentile vento della sera, che rinfresca l’aria e gonfia la lunga tenda bianca.