18/05/2023
1 recensioniPioggia e caffè
La fioritura dei ciliegi è passata da tempo, ormai gli alberi sono carichi di foglie, e il rosa dei loro fiori è un tappetto che colora la strada ai piedi dei tronchi.
Proprio quando il caldo era arrivato, e sembrava che la bella stagione fosse ormai arrivata, un violento temporale aveva rallentato la vita cittadina, attenuando i suoi rumori e rendendone più pallidi i colori.
Akihiko quella pioggia se l’è presa in pieno mentre tornava a casa dopo aver fatto la spesa.
Per sua fortuna era andato in un konbini lì vicino, ma era comunque tornato indietro bagnato fradicio.
Haruki lo accoglie, preoccupato, tendendogli un asciugamano. Dalla cucina arriva l’aroma caldo e confortante del caffè.
<< È quasi pronto, tu vai a cambiarti: la spesa la sistemo io. >>
Infila il primo paio di pantaloni che trova, e una maglia a maniche lunghe, poi torna in cucina sfregandosi energicamente i capelli con l’asciugamano.
Haruki gli allunga una tazza di caffè. È calda e profumata, e quel calore che gli arriva alle mani lo sente fin dentro il petto.
Si sistemano sul divano, e Haruki, in piedi accanto a lui, prende a tamponargli delicatamente i capelli mentre lui beve.
Akihiko socchiude gli occhi, sospira rilassando le spalle e si gode quel momento inspirando l’odoro forte del caffè. Tenendo la tazza stretta fra le mani, abbandona la testa contro lo stomaco dell’altro.
Haruki, dopo un momento di incertezza, gli passa una mano fra i capelli corti.
Le dita gli sfiorano piano un orecchio.
<< Va tutto bene? >> non può fare a meno di chiederlo.
Akihiko apre gli occhi mordicchiandosi il labbro inferiore pensieroso, poi annuisce << mn, >> mugugna prima di rilassarsi nuovamente contro il corpo dell’altro.
<< …okay, >> le dita gli sfiorano gli orecchini, poi scivolano dietro l’orecchio e lungo il collo. Tornano su, nuovamente concentrate sugli orecchini: li sfiorano, piano, con tocchi leggeri. << Bevi il caffè, altrimenti diventa freddo. >>
<< Mh? Ah…sì. >>
Caffè…come può pensare al caffè mentre le dita di Haruki lo carezzano gentili, eppure così invitanti.
Beve un lungo sorso: è ancora caldo.
L’unica cosa a cui riesce a pensare, però, è che lui quelle dita le vorrebbe succhiare, e- scuote la testa strizzando gli occhi, e cercando di allontanare quei pensieri.
Non è il momento. Non è davvero il momento.
Le dita di Haruki si sono fermate, e Akihiko solleva la testa per incontrare il suo sguardo. Haruki gli sorride gentile, gli prende il volto fra le mani, e gli sfiora piano il labbro inferiore col pollice, soffermandosi sul metallo fresco del piercing. Si china su di lui e lo bacia: le sue labbra sono morbide, e hanno un leggero sapore di caffè.
Haruki si solleva << metto l’asciugamano a lavare, >> annuncia allontanandosi, non accorgendosi delle mani di Akihiko che si allungano per cercare di afferrarlo e tenerlo lì.
Resta in silenzio ad ascoltare i rumori dell’appartamento, e termina il suo caffè lentamente, gli occhi socchiusi.
Fuori piove ancora, e il lontano rombo di un tuono scuote l’aria.
<< Guarda che tempo, >> commenta la voce di Haruki << preparo la cena. Hai voglia di qualcosa in particolare? >>