Lui voleva solamente proteggerla.

Tra di loro c’era sempre stato quel legame speciale, erano diversi, unici, uniti in una maniera che niente e nessuno avrebbe mai potuto cambiare. Non sapeva spiegare quando fosse cominciata, quando aveva capito che dietro quel sentimento di protezione c’era dell’altro, e come non si fosse sentito in colpa per quello. Lei era sempre stata tutto per lui, il legame di sangue che avrebbe dovuto smorzare quel sentimento l’aveva invece rafforzato, erano degni solo l’uno dell’altro ed erano destinati a stare insieme. Il sangue li rendeva speciali, unici quasi e che fossero fratello e sorella era un pensiero che si trovava solamente nelle profondità della sua mente, per proteggerlo da quello che poteva essere definito solamente come una perversione della natura. Eppure di Jean d’Armagnac aveva udito parlare e come tutti sapeva di Giampaolo Baglioni e sua sorella Laura, se loro potevano perché lui no?

Lui era speciale, loro due erano speciali ed era giusto che vivessero quel sentimento e che lui la proteggesse dalle brutture del mondo, era suo compito come innamorato e come fratello.

Era suo compito prendersi cura di lei, Juan era troppo arrogante e Joffré troppo giovane, restava solamente lui a doversi fare carico di quella missione, nessun marito l’avrebbe mai protetta come lui. Ne aveva avuto la conferma a causa del matrimonio con Giovanni Sforza, capiva le ambizioni paterne e le accettava anche ma aveva odiato che fosse Lucrezia a sacrificarsi.

Non aveva saputo difenderla come meritava ed era tutta colpa sua, sua e dell’abito che era stato costretto ad indossare, quella maledetta tunica da prete gli aveva rovinato la vita e fatto perdere Lucrezia, forse per sempre.

Avrebbe dovuto difenderla, non farle mai mancare la sua protezione e invece aveva fallito, miseramente fallito, e tutto per una donna che non lo avrebbe mai amato. Prima perché sposata e poi perché sentendosi colpevole di avergli permesso di uccidere il marito non era riuscita a reprimere quel che provava per lui. Ursula lo aveva amato ma avevano solamente perso tempo e per correrle dietro si era dimenticato di Lucrezia, abbandonandola proprio quando lei aveva avuto bisogno di lui.

Per fortuna era sicuro che ci sarebbe stato un modo per farsi perdonare, in quanto al bambino… non importava il padre ma solo che Lucrezia stesse bene e che fosse tornata da lui. Se non fosse stato per i francesi avrebbe potuto fare qualcosa ma sua sorella per fortuna era intelligente come tutti loro. Sarebbe andato tutto bene, avevano ottenuto l’annullamento e ora Lucrezia sarebbe stata sua, com’era giusto che fosse.

<< State attento a quel che volete, perché potreste ottenerlo >> gli disse Giulia Farnese, l’amante in carica di suo padre gli piaceva ma spesso aveva la sensazione che volesse confonderlo, e sapeva troppo di loro.

<< E cosa ci sarebbe di male? >> le domandò, quella frase non aveva alcun senso.

<< Voi Borgia pretendete troppo dal mondo esterno e da voi stessi, potreste farvi male, molto male >> fu la risposta della giovane farnese prima di entrare in Vaticano, come se sapesse tutto.

Quello però era impossibile, non si era mai confidato con nessuno su quel particolare argomento e mai aveva lasciato trapelare le sue vere intenzioni. Lui voleva solamente proteggere Lucrezia, cosa poteva esserci di male nell’offrire quella protezione alla propria sorella?