Ipocrita.
Rengoku Kyojuro era un maledetto ipocrita e Akaza non riusciva a darsi pace di fronte a quella dura e cruda realtà dei fatti.
Con lo smartphone ancora stretto nella mano destra e quella immagine impressa a fuoco nella mente - oltre che ben conservata all'interno della galleria del telefono -, Akaza varcò la soglia di casa come una furia, sbattendo la porta con rabbia cieca.
Fu proprio in quel momento, con quel pensiero persistente, che un'idea prese forma. Sussurrandogli all'orecchio come un serpente tentatore, con la stessa intonazione del canto ammaliante di una sirena, Akaza si lasciò pervadere dal dolce richiamo della vendetta.