Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Captain Jane Claude    23/06/2023    1 recensioni
Eren pensa di sapere cosa fare quando si tratta di aiutare il suo amico a fare sonni tranquilli ma Levi non ne è del tutto convinto.
[Modern AU]
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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• Scritta per la Kinky But Not Really Challenge 🔥 del gruppo Hurt/Comfort Italia

· Prompts: Erezione, Ninna nanna

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.・゜゜・Sogni D'Oro・゜゜・.

Eren si svegliò nel cuore della notte, si affacciò alla finestra e guardò verso la casa oltre la strada. Una piccola luce nella stanza di Levi: il suo migliore amico era ancora sveglio, la quinta notte insonne di fila.

Conoscendo gli incubi che infestavano le notti di Levi da quando sua mamma Kuchel era morta anni e anni fa, Eren non se la sentiva di lasciarlo solo un'altra notte, nonostante il suo amico fosse spesso restio a lasciarsi aiutare.

S'infilò un paio di pantaloni scuri della tuta e una t-shirt leggera, scese silenziosamente le scale per non svegliare i suoi mentre legava i capelli in un man-bun improvvisato, uscì di casa e con passi veloci attraversò la strada vuota. Si appostò sotto il balcone dell'amico, raccolse un sassolino e lo lanciò contro la persiana: "Levi!"

Qualche fruscio e la persiana grigia si spalancò sul terrazzino, Levi si affacciò, le occhiaie più pronunciate del solito. Dallo sguardo sembrava in conflitto con se stesso: rasserenato alla vista di Eren e a disagio al tempo stesso, sentendosi in colpa per il fatto che lui fosse lì alle 3 di notte.

"Che ci fai qui, moccioso?"

"Lasciami salire, ti faccio compagnia!"

Levi si appoggiò alla ringhiera: "C'è qualche forma di violenza che possa farti desistere e che ti convinca a tornare a dormire?"

"No" rispose semplicemente Eren.

"Marmocchio testardo...Sali sù."

Eren si arrampicò sul traliccio di legno come faceva da quando erano bambini e saltò sul balcone. Seguì l'amico dentro la stanza, si tolse le scarpe, sistemandole ordinatamente vicino al muro, e chiuse la persiana dietro di sé.

"Guarda che non hai più sei anni, sei troppo alto e troppo grosso per arrampicarti da lì, prima o poi crollerai giù insieme a quel traliccio di merda..." commentò Levi.

"Così almeno perderesti la tua espressione impassibile... scommetto che ti metteresti a ridere se vedessi il mio culo schiantarsi sulla ghiaia" rispose Eren, che, con occhi determinati, cominciò a spingere Levi verso il letto.

"Ma che cazzo, Eren!?" esclamò il ragazzo, opponendo però la più ridicola resistenza.

"Per la ninna nanna siamo grandi, ma vedrai che riesco ancora a farti addormentare come allora..." rispose Eren, costringendo l'amico a sdraiarsi nel letto.

"Che pensi di fare?!" esclamò Levi, mentre guardava Eren infilarsi sotto al lenzuolo insieme a lui.

Eren non rispose, si sistemò dietro a Levi, gli strinse la vita con un braccio, avvicinandolo a sé. Con una mano cominciò ad accarezzargli la schiena per aiutarlo a rilassarsi, con un sorriso felice per quel gesto che aveva fatto mille volte da bambino.

Levi s'irrigidì a quel tocco e spalancò gli occhi, Eren strofinò il naso contro la sua nuca: "Tranquillo, se avrai un incubo, ci sono io qui con te...ma non ne avrai."

Levi annuì piano, pensando a quanto sarebbe stato improbabile avere incubi...e a come sarebbe stato impossibile riuscire a dormire, considerando l'imbarazzante e incontrollabile erezione che stava avendo dentro ai boxer: forse dormire con il ragazzo che gli piaceva non era il modo migliore per fare sogni d'oro.

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