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Autore: tbhhczerwony    01/08/2023    0 recensioni
[judai/manjoume (gx!rivalshipping) | future!AU, fluff for Manjoume day!]
«Ehi, uhm, Kei» Judai chiamò il bambino, che si voltò verso di lui, «Sai che giorno è oggi?» gli chiese con un sorriso.
Keiichirou ci pensò su, stringendo la macchinina che aveva tra le mani, «Il primo di agosto…» e sussultò, «È il compleanno di papà!»
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chazz Princeton/Jun Manjoume, Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi fa sempre un po' tristezza scrivere questo tipo di AU, perché Jun e Judai non stanno effettivamente insieme ma sono ancora innamorati nonostante Jun si sia sposato con Emeralda e ha messo su famiglia con lei, invece che con Judai. Ma ho sempre pensato che Judai e Kei avrebbero avuto una dinamica stupenda insieme, specialmente perché la personalità di Kei è molto più simile a quella di Judai che non a quella del padre, e non è una coincidenza. Keiichirou o Kei è più conosciuto tra i miei amici con il nome di Kenneth o "Kenny" Princeton perché quando lo ruolavo utilizzavamo i nomi del doppiaggio inglese, e l'ho disegnato un po' di volte e pubblicato su tumblr (questo disegno è abbastanza vecchio, ha tre anni, ma è il più recente dove c'è lui quindi se volete!! potete vederlo qui <3). Odio l'estate, ma amo il mese di agosto per colpa di questi due, quindi ve li beccate un'altra volta. Buona lettura! <3



Il compleanno di papà



 

Per via di un impegno che lo avrebbe tenuto a lavoro, Jun dovette chiedere a Judai di badare a suo figlio di sette anni, Keiichirou. Anche Emeralda era già uscita con il figlio più giovane, portandolo a fare qualche acquisto e alla clinica per controllare lo stato della sua gravidanza. Perciò Judai era rimasto solo in casa Manjoume con Kei, per giunta il compleanno di Jun. Judai pensava che per via dei loro impegni, la famiglia non aveva abbastanza tempo di organizzare qualcosa per Jun.

«Ehi, uhm, Kei» Judai chiamò il bambino, che si voltò verso di lui, «Sai che giorno è oggi?» gli chiese con un sorriso.

Keiichirou ci pensò su, stringendo la macchinina che aveva tra le mani, «Il primo di agosto…» e sussultò, «È il compleanno di papà!»

«Esatto!» il castano ridacchiò dolcemente, «Possiamo fare qualcosa per lui, una sorpresa per quando torna a casa. Tu che cosa fai in questa occasione?»

«L’anno scorso avevo fatto un disegno» rispose il bambino, «E mamma aveva fatto una torta. Ma non so quando tornerà a casa…»

«Possiamo farne una noi» propose Judai, alzandosi dal pavimento, «Tua mamma sarà stanca quando tornerà a casa. Possiamo aiutarla noi facendo la torta da soli, così farai felici sia mamma che papà!»

Gli occhi di Keiichirou si illuminarono, fissando l’uomo sognante, pensando alla festicciola per il padre. «Non vedo l’ora! Cominciamo subito, zio Judai!»

 

Judai si rivelò essere un bravo cuoco, sorprendendo Kei—dopo tutti i viaggi che aveva fatto, sarebbe stato sorprendente il contrario—e la prima parte della torta era già stata fatta in poco tempo. Conclusa la parte difficile, lasciò che il bambino lo aiutasse per il resto. Kei aiutò Judai a mettere la glassa per la torta e varie decorazioni come formine di zucchero colorate, la scritta “Buon compleanno papà” fatta con il cioccolato, e infine una candela.

Furono interrotti dal campanello suonato alla porta. Kei rimase in cucina, mentre Judai si affrettò per andare ad aprire la porta principale. Vedendo Jun davanti a sé rimase a fissarlo incredulo.

«Sei già qui!» esclamò.

«Sono uscito prima,» disse Jun, dando un’occhiata più attenta a Judai. Aveva delle macchie di cioccolato e vaniglia in volto e nelle mani, «Ma che hai fatto?»

«Papà!» Kei corse dal corvino, abbracciandogli le gambe, «Buon compleanno!»

Judai si lasciò scappare una risatina, «Sì… abbiamo fatto qualcosa per te»

Judai invitò Manjoume a seguirlo in cucina, l’uomo stava già venendo tirato dal figlio che gli teneva forte la mano. Jun sgranò gli occhi alla vista della torta sul tavolo, e incurvò le labbra in un sorriso.

«Grazie…»

«Soffia sulla candelina, papà!» esclamò Kei, saltellando felice.

Jun fece come richiesto, soffiando sulla candelina. La fiammella si spense velocemente e Keiichirou abbracciò le gambe del padre, per lasciare la presa dopo poco.

«Ah, devo disegnare qualcosa!» comunicò, per poi correre in camera sua.

Jun seguì il bambino con lo sguardo, e tornò a guardare la torta tirando un sospiro. «Non posso credere che tu l’abbia fatto» spostò lo sguardo su Judai, e si ritrovarono a fissarsi sorridendo teneramente. «Grazie»

Gli venne naturale avvicinarsi al volto di Judai, prendendogli le guance con le mani per unire le loro labbra in un dolce bacio. Jun adorava specialmente quel sapore zuccherato che sentiva non appena le loro lingue vennero a contatto l’una con l’altra. Quando si separarono, si guardarono negli occhi.

«Scommetto che hai resistito a mangiarti una fetta di torta mentre la facevi»

Judai rise, «È vero»

   
 
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