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Autore: Topol1n4    10/08/2023    0 recensioni
Un alternarsi di tre epoche, ma della vita di una sola persona. Una persona che ha sofferto, è stato tradito e ha passato molto più di metà della sua vita ta a provare a resuscitare qualcuno, quando scoprì come era troppo tardi. Ma superando gli dei, esiste davvero qualcosa che non può fare?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su una scogliera a picco sul mare si innalzava un'imponente struttura, sembrava una chiesa normanna e davanti ai due enormi portoni stanziavano due statue guardiane. Ognuna di esse era fatta di granito nero e la loro altezza sfiorava i novanta metri . Ma non vi fu tempo per contemplare tale bellezza: la statua di destra venne tagliata a metà e cadde a terra provocando un tonfo assordante. Nessuno dei due duellanti rimase stordito, nemmeno per un istante, per via del frastuono, anzi entrambi si precipitarono a spostare il cadavere di un uomo dalla traiettoria della statua; quello dei due che riuscì a prendere il corpo fu quello di mezza età: era vestito con dei pantaloni alla zuava di un bianco crema che si stringevano appena sopra le caviglie e un poncho blu scuro con i bordi ricamati con fili d'oro; su tutto il corpo indossava oggetti dello stesso metallo: orecchini quadrati con al centro incastonato un rubino, una collana a piastre intarsiate che andava dalla clavicola ai pettorali, un bracciale di cinque anelli intrecciati e delle cavigliere che sfioravano i pantaloni . Stava accudendo il cadavere come se fosse il più prezioso dei tesori. L'altro uomo ,anzi, il ragazzo, vestito con una semplice maglietta in iuta e dei pantaloni in pelle e che,pur con un abbigliamento completamente opposto,aveva un aspetto stranamente simile al suo avversario, fece cadere la sua arma stremato. Assicuratosi che il cadavere fosse integro l'uomo si voltò verso il ragazzo, quest'ultimo alzò ancora una volta la sua spada crociata e, mentre le braccia gli tremavano dalla fatica, si gettò contro il suo avversario. L'uomo si sfilò una piuma in argento dai capelli e la usò per deviare l'attacco del giovane poi la mosse verso il basso dicendo di fretta "forma dell'anima"si girò e, mentre si infilava di nuovo la piuma tra i capelli, sussurrò "rimpianto". Il giovane stava ancora cercando di togliere la spada dalla colonna in beola bianca, dentro cui si era incastrata, che dal pavimento uscì della sabbia azzurra che gli si contorse attorno al corpo immobilizzandolo. Provò a liberarsi ma più si dimenava più la polvere saliva, più la polvere saliva meno lui non riusciva a muoversi. L'uomo guardò con i suoi freddi occhi verdi il cadavere che teneva tra le braccia, lo sguardo che sembrava impassibile incominciò a sciogliersi mentre posava il corpo sopra una lastra spessa poco più di un unghia interamente di nefrite nera. L'uomo si sedette affianco alla lastra e incominciò a recitare parole in quello che era poco più di un sussurro, da tutte le direzioni incominciò a crearsi della sabbia nell'aria, le parole incominciarono a farsi più veloci e la sabbia si raggruppò in diversi cumuli, ora la lingua, già incomprensibile, si face ancora più complessa e dai mucchi incominciarono a emergere pochi singoli granelli, più veloce, la sabbia incominciò a vorticare silenziosa, si fermò e il tempo rimase col fiato sospeso per un attimo, infine disse una parola:" Ranteri " la sabbia incominciò a muoversi incontrollata formando una cupola con i granelli più brillanti che guidavano ognuno il proprio gruppo, si avvicinarono, sempre più vicino, ancora pochi centimetri e... I granelli che spiccavano si toccarono e fusero. La sabbia cadde e mentre cadeva incominciò a scomparire nell'aria, ma l'insieme di quei granelli scendeva in modo viscoso fino alla mano dell'uomo, in effetti era diventata una sostanza semi liquida e appiccicosa. Lui la posizionò a un paio di centimetri sopra il cadavere, formava esattamente la sua sagoma mentre fluttuava, poi cadde in modo uniforme sopra il corpo inerte del defunto, la melma incominciò a essere lentamente assorbita dal corpo sulla lastra mente l'uomo si alzò, si sistemo i capelli, rimasti scompigliati durante la tempesta di sabbia, e guardò il ragazzo. Avevano gli stessi capelli neri, gli stessi occhi smeraldo, gli stessi zigomi... a parte l'età erano completamente uguali. L'uomo, che si aspettava lo sguardo confuso del ragazzo ora che si prendeva la briga di osservarlo, si avvicinò. Una polvere arancione ambra si alzò dal terreno mentre quella che imprigionava il giovane si trasformò in una sedia. Mentre il ragazzo era ancora sfiancato per la mancanza d'aria di un attimo prima, sentí le poche prime parole che l'uomo aveva da rivolgergli. Lui fece tante di quelle domande e l'uomo non esitò a rispondere se non a due:" cosa hai fatto? " e " cos'è quella polvere ", aspettò un attimo mentre apriva e chiudeva la bocca scegliendo le parole finché, alle loro spalle, non arrivò un gemito soffocato. Entrambi si voltarono di scatto, entrambi ebbero l'istinto di correre e abbracciare l'uomo, entrambi fecero un paio di passi incerti ma, mentre il giovane si precipitò a stringere l'uomo che fino a poco fa giaceva senza vita, l'altro si fermò, prese un respiro, usò una polvere bianca per creare una maschera che gli coprisse il volto e si avvicinò cautamente al vecchio. Finito l'abbraccio anche il vecchio rivolse la sua attenzione all'anonima figura che gli si avvicinava, intuì che l'uomo voleva dire qualcosa, motivo per cui decise di precederlo
   
 
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