Serie TV > Distretto di polizia
Ricorda la storia  |      
Autore: giudy_falleni    15/08/2023    0 recensioni
E se dopo il mancato matrimonio di Anna e Carlo, le cose tra lei e Luca avessero preso un'altra piega?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alessandro Berti, Anna Gori, Elena Argenti, Luca Benvenuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla fine Anna aveva fatto chiarezza dentro se stessa.

Non si sarebbe sposata con Carlo, perché non lo amava, almeno non quanto sapeva di essere in grado di amare, ed inoltre aveva finalmente capito che lui non aveva mai creduto alla sua innocenza, lui aveva sempre pensato che a mettere la pistola sulla grondaia fosse stato Raffaele, ed Anna questo non poteva accettarlo, non poteva sposare un uomo che pensasse che lei fosse un’assassina…

Lei voleva al suo fianco un uomo che la conoscesse sul serio, che sapesse spronarla nei momenti difficili, quando tutte le sue certezze vacillavano, ma anche correggerla quando sbagliava, voleva un uomo che la facesse sentire al sicuro, e allo stesso tempo con cui ci fosse una certa dose di complicità.

In cuor suo quella persona aveva un nome, ma era stato molto difficile ammettere a se stessa che si era innamorata del suo coinquilino, del suo migliore amico, per di più gay, della persona che l’aveva aiutata ad essere la Anna di oggi, della persona che aveva curato con molta pazienza le ferite del suo passato, del suo commissario, di Luca.

Dopo aver parlato con Carlo fuori dalla chiesa, seduto accanto a lei su quella fontana, si ritrovò il suo migliore amico.

Luca: Carlo?

Anna: se n’è andato…

Decisero insieme di andare comunque al ristorante con gli amici e colleghi, avrebbe fatto bene ad Anna sentire la loro vicinanza, ed inoltre avrebbe alleggerito la giornata degli altri, rimasti scioccati dal mancato matrimonio all’ultimo secondo.

 

Al ristorante Anna cercò di spiegare con poche parole la sua scelta, garantendo a tutti che avrebbero avuto modo e tempo per poterne riparlare.

Luca la guardava con molta dolcezze e tenerezza.

Per far sentire la sua vicinanza all’amica, si mise d’accordo con l’addetta alla musica, e sulle note di una dolcissima canzone, invitò Anna a ballare, stringendola forte tra le sue braccia e facendola volteggiare, tra gli sguardi attenti e commossi degli altri.

Ballarono stretti stretti, scambiandosi sguardi complici e sorridendosi, sulle note di:

 

“… Tell me why

Io voglio te adesso

io voglio te e nessun altra

io voglio te adesso

io voglio te e nessun altra…”

 

Di motivi per sorridere Luca ne aveva a sufficienza quel giorno.

Lei, la sua migliore amica, la donna di cui si era profondamente innamorato da tempo, non si era sposata e non sarebbe andata via lontano da lui, la sua vita in quell’istante gli sembrava perfetta.

 

Elena, Alessandro e Raffaele li guardarono ammirati.

Raffaele ridacchiando: Ragà, er tipo che vende abiti da cerimonia s’è praticamente commosso. Lui se crede che Anna abbia lasciato Carlo per Luca

Elena: certo che quei 2 sono davvero bellissimi insieme…

Alessandro: ah ragà, secondo me gatta ce cova….

Raffaele sgranando gli occhi: ma nun lo dire manco per scherzo Ale! con tipi come Giorgio e Carlo ce posso pure competere, ma con Luca... con lui non c’ho proprio speranze…

Alessandro: ancora con sta storia? dì un pò, ma te speravi che lei avesse lasciato Carlo praticamente all’altare per te?

Raffaele serio: no, te sbaji! Io speravo che con Carlo, Anna avesse trovato una certa stabilità, una certa serenità, ma evidentemente me sbajavo…

Alessandro: ragà, date retta a me… secondo me tra quei 2…

Raffaele pensieroso: Alessà!

 

Il pomeriggio passò in fretta tra balli, giochi, chiacchiere e risate.

Luca ed Anna furono praticamente gli ultimi a lasciare il ristorante.

Arrivati sulla soglia di casa, dopo aver aperto la porta, Luca la prese in braccio, e vedendo lo sguardo sconcertato di lei, le spiegò sorridendo: beh, la sposa dev'essere presa in braccio, mentre entra in casa dopo er matrimonio

Anna ridacchiando: ma io sono solo una sposa mancata

Luca, guardandola intensamente: ma sempre una sposa sei….

La portò nella camera di lei, voleva semplicemente accompagnarla così nella sua stanza, ma inciampò sulle scatole nel pavimento, perse l’equilibrio, e si ritrovarono sdraiati nel letto di lei, con i loro visi e le loro labbra a pochi cm di distanza.

Tra loro calò un silenzioso sottile imbarazzo, contemporaneamente ad uno stato indefinito in cui rimasero sospesi, incantati a guardarsi, ed incapaci di agire o di staccarsi.

Poi come il ferro e la calamita si attraggono magneticamente, così anche le loro labbra si sfiorarono, dapprima con alcuni baci a stampo, poi si attaccarono, schiudendo le labbra per approfondire il bacio, che divenne ogni minuto più passionale.

Le loro lingue iniziarono un’intensa danza che li lasciò senza fiato, mentre le loro braccia e le loro mani esplorarono sempre più desiderose e bramose il corpo dell’altro.

I loro vestiti, ormai sentiti solo come un ulteriore intracio, nell’arco di pochi minuti volarono via, sparsi tra il pavimento ed il resto della stanza.

Luca, si staccò per un attimo da lei, molto a fatica in realtà, e guardandola fissa negli occhi le sussurrò: se non vuoi, ti prego fermami adesso, perché io tra poco non sarò più in grado di fermarmi, e non voglio che tu...

Anna, pochi attimi prima di baciarlo ancora una volta, gli sussurrò a fior di labbra: Luca, ti voglio… ti voglio ora… ti voglio da sempre…

Ripresero a baciarsi sempre più appassionatamente, e Luca entrò dolcemente dentro di lei, iniziando ad amarsi con tutta la passione di cui erano capaci, e iniziando così la danza del loro amore.

Si amarono completamente ed intensamente quella notte, e per più di una volta, finché alle prime luci dell’alba crollarono sfiniti, addormentandosi abbracciati stretti l’uno all’altra.

 

La mattina seguente si svegliarono al suono del cellulare di Luca.

Luca, tenendo Anna vicino a sé, rispose con la sua voce pesantemente impastata dal poco sonno: Pronto...

Elena: Luca, ma dove cazzo siete finiti?

Luca: perché? che ore sono?

Elena: Lu, sono le 10:30

Luca tentò di arrampicarsi sugli specchi e giustificarsi per il loro inusuale grande ritardo: Oh cazzo! abbiamo parlato fino alle 3 o le 4, e non abbiamo sentito la sveglia suonare… ti giuro, dacci il tempo di prepararci e arriviamo in commissariato…

Elena sorridendo: stai tranquillo Lu… ti ho chiamato solo perché tutti noi trovavamo strana la vostra assenza, ed eravamo un pò preoccupati…. ci vediamo dopo

Luca: a dopo

Anna, appena lui attaccò: chi era al telefono?

Luca: Elena! erano preoccupati perché non ci hanno visti arrivare stamattina…

Poi guardandola negli occhi continuò: senti, a proposito di quello che è successo stanotte, volevo dirti che…

Anna abbassò lo sguardo, e gli occhi le si riempirono di lacrime.

Aveva paura, aveva il terrore che lui le dicesse che era stato solo un errore, un momento di estrema debolezza.

Luca le sollevò il viso e guardandola fissa negli occhi proseguì: volevo dirti che, per me, non è stato, non è e non sarà mai un errore quello che è successo tra noi… è da un bel po’ di tempo che mi sono accorto di essere innamorato di te, sin da quando promisi di restarti accanto, quando sei rimasta incinta di Giorgio, ma non avevo mai avuto il coraggio per dirtelo… io non so cosa provi te per me, ma io… io ti amo…

Anna lo guardò, e grosse lacrime di felicità uscirono dai suoi occhi.

Si avvicinò a lui, e gli sussurrò sulle sue labbra: sono innamorata di te da sempre, anche quando stavo con Giorgio prima, e Carlo poi… stavo con loro, ma solo perché ho sempre pensato di non poter avere te…

Poi lo baciò, iniziando un lungo bacio che sapeva di certezza, di amore finalmente ricambiato, di casa.

A malincuore si staccarono, prima di dimenticarsi tutto il resto e ricominciare a fare l’amore come la sera prima.

Luca: adesso mi sa che dobbiamo proprio andare, sennò Elena ci viene a cercare..

Anna ironica: certo che ha un tempismo quella ragazza….

poi ridacchiando si alzò, e dopo aver dato un bacio a stampo sulle labbra di Luca, disse: il bagno è mio….

Luca divertito: no, dai… così non vale

 

Un’ora dopo arrivarono entrambi in commissariato.

Elena: allo buon ora! comunque non ci sono ancora novità sul caso…. i colleghi di Perugia ci faranno sapere se il cadavere é di Valerio Flaviano, o di qualcun altro…

Luca: perfetto! vado nel mio ufficio, se ci sono novità, io sono lì

Elena stava osservando Anna con molta attenzione

Anna: che c’è? ho qualcosa che non va? perché mi stai fissando?

Elena: non lo so… hai un’aria strana, sembri molto felice stamattina

Anna, cercando di dissimulare: si, lo sono… sfogarmi e parlare con Luca ieri sera mi è servito a fare chiarezza, ed una bella dormita mi ha rimessa a nuovo…

Elena allusiva: non è che c’è dell’altro?

Anna: tu mi sembri un pò visionaria… che altro vuoi che ci sia?

Elena: no, scusami… hai ragione!

Raffaele: Anna, tutto bene?

Anna: certo! che ne dite se ci mettiamo a lavorare, e diamo un senso a questa giornata?

Alessandro: se proprio dobbiamo…..

Poi si avvicinò ad Elena, e sussurrò: hai notato le occhiaia di Luca oggi?

Elena: penso che siano normali… sono stati svegli fino alle 4 a parlare tra loro, e poi stamattina li ho svegliati io….

Alessandro: See a parlare... Elena svegliati! secondo me c’è dell’altro, qualcosa che non ci hanno detto… ci metterei la mano sul fuoco, e sarei sicuro di non bruciarmi…

Raffaele, avvicinandosi a loro: che cosa confabulate voi 2?

Alessandro, grattandosi la testa: niente… niente di importante Raffaè…. Elena mi stava raccontando delle sue ultime conquiste…

Raffaele li guardò poco convinto, e ritornò a lavorare.

 

2 settimane dopo tutto precipitò, Valerio Flaviano rapì Elena, portandola al lago di Martignano, e attirando Alessandro in una trappola.

Luca, Raffaelle e Anna appena scoprirono dove erano i colleghi, si precipitarono per aiutarli, e una volta sul posto si divisero.

Luca prese un sentiero, e Raffaele ed Anna presero la direzione opposta.

Luca trovò quasi subito i colleghi scomparsi, e per salvarli, attirò su di sé l’attenzione di Flaviano, riuscendo anche a ferirlo, prima di essere ferito gravemente.

Anna e Raffaele arrivarono poco dopo, attirati dal rumore degli spari.

Anna si accorse che Flaviano si stava rialzando, e stava per sparare.

Urlò Anna, urlò con tutto il fiato che aveva in corpo: ATTENTI!

Alessandro fu più veloce di Flaviano e gli scaricò addosso tutti i colpi in canna della sua pistola. Fu subito dopo che Anna si accorse di Luca, che era rimasto a terra: Luca… Luca ti prego, rispondimi… Luca… non mi lasciare…. ha già perso un sacco di sangue…. vado a chiamare i soccorsi…

Corse Anna, corse con quanto fiato aveva in corpo, cadde anche e si rialzò più volte, finché raggiunse l’auto, e riuscì a chiamare i soccorsi, per poi tornare velocemente da Luca. Nessuno al mondo le avrebbe mai impedito di rimanere vicino a lui.

 

Poche ore dopo, i poliziotti del X erano tutti in sala d'aspetto dell'ospedale, in attesa di notizie. Arrivò anche Antonio, e andò subito diretto da Anna

Antonio: notizie?

Anna trattenendo a stento il pianto: è ancora in sala operatoria

Antonio l’abbraccio stretta, e le sussurrò, mentre Anna scoppiava nuovamente in lacrime: ce la farà… Luca è forte… non ti lascerà mai da sola…

Antonio aveva capito… aveva capito il forte legame che li univa, gli era semplicemente bastato guardare i suoi ragazzi per capirlo.

 

Circa 3 ore dopo, Anna era dentro la stanza di Luca, gli sistemava con tenerezza le lenzuola, lo guardava e gli teneva la mano tra le sue, poi prometteva tra le lacrime qualcosa a Dio, per chiedergli disperatamente di non portarglielo via.

Dal vetro veniva osservata attentamente da Vittoria e Raffaele.

Vittoria: hanno fatto entrare solo lei

Raffaele: e ce credo, altrimenti avrebbe fatto irruzione a mano armata

Vittoria: tu come stai?

Raffaele: io sto bene! Anna mi è sempre piaciuta, ma oggi ho finalmente capito una cosa, e siccome voglio molto bene ad entrambi, spero che lui si svegli al più presto, e possano avere il loro lieto fine

Vittoria: l’hai capito anche tu, vero?

Raffaele: forse gli unici che non l’hanno capito sono proprio loro 2…

 

La mattina del giorno dopo, Anna scese a prendersi un caffè al bar, e mentre era lì ricevette una chiamata dalla dottoressa.

Non la fece nemmeno parlare, si precipitò disperata nella stanza di Luca

Anna: Luca.. Luca… oddio che è successo?

Dottoressa: calma, calma… al telefono non mi ha fatto neanche spiegare… ha dato segni di ripresa

Anna incredula: veramente??

Dottoressa annuendo: si, adesso dobbiamo aiutarlo a svegliarsi… vada da lui…

Anna, avvicinandosi al letto di Luca, lo chiamò dolcemente: Luca… Luca mi senti…

Luca mosse le palpebre e pian piano aprì gli occhi

Anna commossa: Luca… ce l’hai fatta…

Luca debolmente: e Flaviano?

Anna: è morto

Luca: è finita?

Anna annuendo e sorridendogli dolcemente: si, è finita

Dottoresse: torniamo tra 10 minuti per controllare il paziente… Signorina, non lo faccia stancare, mi raccomando.

Anna, aspettò che uscissero le dottoresse, poi prese la mano di Luca, la strinse tra le proprie, mentre gli occhi le si riempirono di lacrime di gioia e di sollievo, e la sua bocca non riuscì a pronunciare nemmeno una sillaba

Luca capì, e con la voce ancora debole: Amore, non ho nessuna intenzione di lasciarti da sola… soprattutto non adesso che io e te… quando ero in coma, ti ho sentita… ho sentito la tua voce che mi chiamava, ti ho sentita piangere, e ho sentito il forte desiderio di tornare da te… amore mio, sei tu che mi hai riportato alla vita…

Anna, ancora incapace di parlare, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla fronte, l’unico punto del viso non coperto dalla mascherina

Poi riuscì a dirgli: amore non mi fare più uno scherzo del genere… credimi, potrei non sopravvivere… ho creduto di morire quando ti ho visto ferito a terra…

Luca sorridendole: te lo prometto…

 

Luca venne dimesso 1 settimana dopo, ed Alessandro decise di partire per l’America, per fare quel viaggio tanto sognato con la sua Irene, e che adesso avrebbe dovuto affrontare tutto da solo.

Nelle 2 settimane successive alla dimissione di Luca, Anna era iperprotettiva nei suoi confronti. In realtà nell’ultima settimana appariva anche molto stanca, e passava dall’essere allegra all'essere triste e sull’orlo delle lacrime in pochi attimi.

I colleghi davano la colpa a tutto lo stress affrontato nell’ultimo mese, ma Elena non era convinta del tutto da quella spiegazione.

Elena, trovandola nello spogliatoio: oh Anna, giusto te cercavo…

Anna: e perché? dobbiamo andare da qualche parte?

Elena: no, stai tranquilla! mi stavo solo chiedendo se va tutto bene… insomma, ultimamente sei parecchio strana…

Anna: va tutto bene, tranquilla! siamo stati troppo sotto pressione, ed ora che le cose si sono tranquillizzate, sento i risultati di mesi di stress…. poi sto covando un’influenza o qualche altro virus, sono 2 o 3 giorni che ho un pò di naus…

Anna non finì la frase, che corse a rinchiudersi in bagno

Elena, qualche minuto dopo: Ehi, tutto bene lì dentro?

Anna, uscendo sconvolta: che schifo! ma quando mi passerà questo virus?

Elena: scusami se sono indiscreta, ma i giorni prima del vostro non matrimonio, tu e Carlo non è che… si, insomma… e non avete preso precauzioni?

Anna: veramente io e Carlo, l’ultima volta che… beh, è stato 4 mesi prima del nostro non matrimonio, e abbiamo sempre usato precauzioni….

Elena pensierosa: allora non puoi certo essere incinta…

Anna arrossendo imbarazzata: Elena… ecco, forse c’è qualcosa che non ti ho detto….

Elena incuriosita: ti ascolto… sono tutta orecchi…

Anna: ti ricordi il giorno del mio non matrimonio?

Elena: certo… come potrei non ricordare quel giorno?

Anna: ti ricordi che il giorno dopo, io e Luca siamo arrivati molto tardi a lavoro?

Elena: certo, perché vi siete fermati fino alle 3 o le 4 a parl…

Elena fu colpita da un’illuminazione improvvisa: oh mio Dio… oddio no.... no, non è come mi sto immaginando, vero?

Anna rossa come un pomodoro: non so cosa ti immagini... però.. forse si…

Elena scioccata: tu mi stai dicendo che quella sera voi 2 avete…. e scommetto anche che non avete usato precauzioni?

Anna: si, Elena si… è stata una cosa così improvvisa.. e non è successo solo quella sera… ma ora ti prego, non fare commenti… è già abbastanza imbarazzante parlarne qui con te, che sei si una mia cara amica, ma sei anche una collega di entrambi… ti prego, non lo dire a nessuno…

Elena scuotendo la testa divertita: allora Ale ci aveva preso in pieno! almeno a lui posso dirglielo? tanto é in America…

Luca, entrando nello spogliatoio: Anna, io ho finito… andiamo a casa? oh ciao Elena… ancora qui?

Elena: si, ho tenuto compagnia ad Anna, che non stava molto bene

Luca, avvicinandosi a lei preoccupato: che cos’hai?

Anna, minimizzando la cosa: non ho nulla, tranquillo! sto risentendo dell’accumulo di stress delle ultime settimane… andiamo a casa?

Luca: si, andiamo! buona serata Elena

 

2 settimane dopo, Elena vide entrare ed uscire Anna dal bagno per almeno 4 o 5 volte nell’arco di un'ora, le si avvicinò pian piano e le sussurrò: hai ancora queste nausee?

Anna: si, purtroppo… non mi lasciano più

Elena: e Luca che dice?

Anna: cerco sempre di non farmene accorgere

Elena: ma almeno un test l’hai fatto?

Anna scosse la testa: no, non l’ho fatto.. e poi, ho troppa paura…

Elena: guarda che non saperlo, certo non ti aiuterà…. aspettami qui, torno subito

5 minuti dopo, Elena tornò, e le porse un piccolo involucro

Anna: e questo che cos’è?

Elena: è il test che avresti dovuto fare già 2 settimane fa… coraggio, adesso vai!

Anna fece il test, poi disse: no...no...no… non ce la faccio! non ce l’ho il coraggio di guardarlo… di vedere il risultato…

Elena: eh che sarà mai… lo guardo io per te…

poi sbiancando: Anna…. tu… insomma… tu sei parecchio incinta…

Anna scoppiò in lacrime, proprio nello stesso istante in cui entrò Luca nello spogliatoio.

Luca, le si avvicinò, dolcemente la prese tra le sue braccia, stringendola forte in un abbraccio, e le sussurrò: ehi, mi vuoi dire che c’è che non va?

Anna si strinse a lui singhiozzando, era felice ma era anche terrorizzata da una sua possibile reazione, quando gli avrebbe detto la verità.

Elena, dando un’occhiata molti eloquente a Luca: Lu’, dato che ci sei te qui con lei, io me ne torno di là a lavorare.

Luca, aspettò che Elena uscisse, poi le sollevò il viso, appoggiò la fronte sulla sua, e le sussurrò: me lo dici che cosa hai? sono almeno 2 settimane che sei sempre più strana, sei spesso molto stanca, e anche se cerchi di nascondermelo, io l’ho visto chiaramente che non stai bene fisicamente

Anna, tra le lacrime: Luca io…. no, non ce la faccio a dirtelo… è troppo difficile…

Luca, fu colpito da un’illuminazione improvvisa, la guardò fissa negli occhi: Anna, dimmi la verità… sei incinta?

Anna fissandolo con le lacrime agli occhi, decise di essere totalmente sincera: si, sono incinta… e lo so che è tutto un casino, perché stiamo insieme da poco, perché non lo avevamo preventivato, e poi nessuno dei nostri amici e colleghi sa di noi….. ma io…

Luca le sorrise dolcemente, la guardò più innamorato che mai, e la sollevò facendola volteggiare: avremo un figlio… un figlio… ti amo amore mio… ti amo…

Anna sorridendogli timidamente, e sussurrandogli: ti amo tanto anch’io…

Luca poggiò le sue labbra su quelle di Anna, coinvolgendola in un bacio sempre più appassionato, erano talmente presi da non accorgersi che Vittoria aveva aperto, e subito dopo richiuso la porta dello spogliatoio.

Vittoria paonazza fissò stupita la porta dello spogliatoio

Elena vedendola in quello stato, le sussurrò: li hai visti anche tu, vero?

Vittoria: tu lo sapevi?

Elena, ammise: si, non da molto… da circa 2 settimane…. mi ero accorta che Anna era parecchio strana, le ho fatto delle domande mirate, e lei ha confessato tutto….

Vittoria: e ora, che dobbiamo fare?

Elena: io farei finta di nulla…. scommetto che saranno loro stessi a parlarne presto… ne sono più che sicura…

Vittoria: sai qualche altra cosa che io non so, vero?

Elena annuì debolmente: ho promesso di non dire nulla… per favore non farmi domande…

Raffaele, appena arrivato: Elena andiamo? dobbiamo interrogare Salieri…

Elena ironica: ma certo! non vedevo l’ora….

In quell’istante uscirono Luca ed Anna insieme dallo spogliatoio, e Raffaele passò il suo sguardo da loro 2 ad Elena e Vittoria.

Li fissò un attimo interdetto, poi improvvisamente nel suo viso comparve un sorriso.

Raffaele sorridendo maliziosamente: che ce facevate voi 2 da soli nello spogliatoio?

Anna arrossì e abbassò la sguardo molto imbarazzata, mentre Luca (anche lui in evidente imbarazzo) si grattò la testa, prima di prendere la parola: Raffaè, lascia almeno che ti spieghi le cose come stanno…

Raffaele sorridente: Lu, non c’è nulla che mi dobbiate spiegare! l’amore è bello proprio perché è così imprevedibile, non puoi mai scegliere in anticipo di chi innamorarti… succede e basta! ed in fondo, io l’ho sempre saputo che voi 2 vi sareste innamorati… sin da quando arrivai qui al X, ed Alessandro mi fece credere che eravate fidanzati… Siete miei amici, vi voglio bene ad entrambi e voglio vedervi felici…

Anna d’istinto lo abbracciò: grazie! sei meraviglioso, e sei il nostro migliore amico… il migliore che potessimo mai sperare di trovare..

Luca gli strinse forte la mano, e Raffaele lo guardò: O me raccomanno, trattamela bene… e vedi di nun far danni….

Luca guardò Anna che annuì, poi imbarazzato rispose all’amico: se per danni intendi… si, insomma… ecco, in realtà…

Raffaele sgranò gli occhi, poi scoppiò a ridere prendendo palesemente in giro i 2 amici e colleghi: noooo… nun ce credo! fateme capì bene… voi 2 ve mettete insieme, e mettete già in cantiere un bambino? nun ce posso credere! lo dicevo io che insieme avreste fatto faville…. E che faville...

Luca arrossendo lievemente: e dai Raffaè… nun ce prennè in giro…

Raffaele: eh bravi ragazzi…

poi si avvicinò ad Anna, sfiorandole con la mano la pancia ancora piatta: ehi tu lì dentro… lo zio Raffaele non vede l’ora di conoscerti…

Elena, tutta soddisfatta: ed anche la zia Elena

Vittoria, Ingargiola, Ugo ed Antonio (arrivati in tempo per ascoltare tutta la conversazione) sgranarono gli occhi, poi Ugo, con un pò di incertezza, ebbe il coraggio di chiedere: il bambino che aspetti è di Luca?

Anna annuì arrossendo, e cercando la mano di Luca: si…

Vittoria, Ingargiola e Ugo iniziarono a festeggiare tra loro, mentre Antonio emozionatissimo abbracciava forte forte i suoi ragazzi, e sorridente pensava a quando sarebbe diventato nonno… per lui, infatti, Anna e Luca erano sempre stati come dei figli.

Ad Anna e Luca bastò un solo sguardo tra loro, e capirono… capirono che sarebbero stati felici solo restando uniti… perché loro erano 2 anime gemelle, anime che si erano da sempre completate a vicenda, anime destinate ad essere una cosa sola…

Ora ne erano pienamente consapevoli, e stretti l’uno all’altra il futuro, per loro due ed per il frutto del loro amore, non faceva più paura.

Il “per sempre” per Anna e Luca non fu così più una cosa astratta, ma una concreta e meravigliosa realtà da vivere ogni giorno.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Distretto di polizia / Vai alla pagina dell'autore: giudy_falleni