Quanto risulta affascinante immaginarsi dimensioni narrative diverse dove il corso degli eventi è stato completamente modificato rispetto al modo in cui lo conoscevamo. La grande abilità degli scrittori è stata costruire una realtà talmente percepibile da renderla vivibile. Determinati fatti costruiti da zero sono ormai diventati parte integrante di modi di vedere il mondo con annessi dibattiti sulla canonicità o meno di certe situazioni.

Comunque, partiamo dal fulcro principale della nostra narrazione o meglio i fatti precedenti agli eventi che saranno narrati. 
All'interno del noto villaggio della foglia, conosciuto meglio come Konoha, Naruto Uzumaki è stato eletto finalmente capo-villaggio. Quest'ultimo è stato il protagonista di una lunga serie in cui l'obiettivo risultava proprio tale riconoscimento per valorizzare il proprio modo di essere nei confronti di una società incline al giudizio. 
Durante il parto, la madre di Naruto si dovette arrendere all'uomo mascherato in quanto il sigillo che teneva rinchiusa la volpe si era depotenziato. Fu proprio in quel momento che la volpe fu estratta da Kushina e manipolata contro il villaggio, ma allo stesso tempo il padre di Naruto nonché quarto hokage riuscì a sigillarla su Naruto affinché il figlio ne diventasse l'eroe del villaggio. 
Il problema fu decisamente l'opposto, divenendo quest'ultimo il bersaglio dell'odio dei suoi cittadini a tal punto da renderlo disobbediente e incivile nei confronti degli stessi avi. 
Quello stesso demone che risultò poi il suo miglior alleato grazie all'imprevedibilità dello stesso Naruto a tal punto da chiamarlo con il suo nome in battaglia: Kurama.
Ormai, essendo all'interno dell'anime di Boruto, sappiamo benissimo chi fu il responsabile del disastro e quale doveva essere il suo obiettivo: Obito Uchiha e la sua determinazione di portare l'intero mondo ninja in un sonno eterno con l'augurio di congiungersi finalmente a una realtà migliore in cerca del suo amore Rin che a sua volta fu la forza portante di un circoterio o demone. 
Durante l'ultima guerra ninja, Obito riuscì ad ottenere  il Rinnegan così da ottendere un potere immenso sulle arti ninja con la nascita dell'albero della morte nonché del suo frutto prezioso, protetto a sua volta dall'unione degli spiriti di tutti i circoteri a coda (da uno a nove code) all'interno del decacoda.
Alla fine, Obito stesso si accorse di essere un burattino nelle mani di Madara Uchiha che a sua volta fu  della volontà di colei che avviò il mondo ninja per come lo conosciamo: Kaguya e la sua volontà espressa fisicamente in Zetsu. Difatti, quella ricerca di un mondo ideale, tramite un sogno eterno dato dal rinnegan dell'Uchiha prescelto, fu una semplice scusa da parte della volontà di Kaguya per togliere il sigillo, all'interno dell'albero, immesso dal chakra congiunto dei suoi figli “ Ashura “ e “ Indra”. 
Già a partire da Indra, lo Zetsu riuscì a creare dissidi fra i due fratelli in quanto il padre scelse come erede Ashura e non lui. 
In realtà, la scelta fatta teneva conto di quanto il cuore di Indra fosse facilmente plasmabile rispetto alla sicurezza di Ashura e questo creò conflitti. 
Purtroppo, quella negligenza divenne l'erede della storia successiva degli Uchiha: il famoso popolo vendicativo. Invece, lo spirito di Ashura si trasferì nei clan Senju e Uzumaki. 
Per questo motivo, il chakra unito di Naruto e Sasuke, eredi dei due fratelli, riuscì nell'intento di risigillarla nell'albero della morte, dopo aver sconfitto il mostro che faceva da guardiano all'interno del processo rituale degli Otsutsuki.  Difatti, al fine di ottenere un potere migliore e mantenersi in vita, serviva il sacrificio di un altro essere dato in pasto al mostro per far nascere quei frutti proibiti e pieni di energia dall'albero della morte.
Su questa riga, la stessa Kaguya doveva risultare sacrificabile per Isshiki, ma non rispettò tale programma. Ecco il motivo per cui quest'ultimo cercò vendetta con nuovi corpi da ritualizzare.

Nell'epoca attuale, Naruto è stato finalmente accettato come eroe del villaggio e con la sua forza di volontà è diventato il settimo Hokage. Nella sua vita privata, ha avuto due figli da Hinata: Himawari e Boruto.
In tal modo, entrambi i figli sono cresciuti con enormi potenzialità date grazie al gene Hyuga e Uzumaki: un forte controllo infinito del chakra e di gestione delle potenzialità oculari.
In aggiunta a questi fattori positivi, si è osservato anche l'altro lato della medaglia. Purtroppo, il figlio di Naruto è risultato già maledetto fin dalla nascita in quanto la volontà degli Otsutsuki prese di per sé il futuro erede spirituale di Ashura.
 Nello stesso modo anche Isshiki, colui che fu fregato da Kaguya, ricerca a sua volta un modo per riprendersi il suo spazio e lo trova nel corpo di Kawaki tramite una serie di esperimenti. Eppure, quest'ultimo è riuscito ad opporsi anche grazie all'intervento di Naruto e i suoi compagni.
 A questo punto, vedendo quanto supporto ha ricevuto dall'Hokage, Kawaki ha deciso a tutti i costi di difendere la vita di quest'ultimo e delle persone del villaggio anche al costo di eliminare il figlio e se stesso. 

Per quanto riguarda, invece, l'altra dimensione,  ci troviamo a 20 anni dopo il famosissimo Torneo Tenkaichi che ha visto protagonisti gli eredi di Goku e Vegeta sotto gli occhi attenti di nonna Pan e la sosia di Bulma. Negli ultimi anni, tale torneo è divenuto la scena ideale per combattenti extra-terrestri alla ricerca di nuove sfide su cui esercitarsi. 
Ritornando agli ultimi due sfidanti, entrambi di origine sayan,  si è subito evidenziato nello scontro il loro gene Sayan anche se i loro caratteri risultano decisamente più miti rispetto ai loro avi: se da una parte risultano legati principalmente a uno stile di conquista data dalla mera lotta di potere, d'altra parte non hanno più quella ferocia irrazionale. Difatti, a partire da Goku, i sayan hanno cambiato il loro modo di atteggiarsi a tal punto che lo stesso Vegeta, orgoglioso principe dei Sayan, si è ammorbidito. Quest'ultimo, da principe del suo pianeta natale vegeta, è diventato un padre di famiglia con l'ambizione di superare quell'acerrimo nemico/amico di nome Goku. 
A sua volta, Goku o meglio dire Kakaroth, il suo vero nome da Sayan, fu inviato su un pianeta infimo come la terra al fine di conquistarlo. A trovarlo fu un'anziano maestro di nome Gohan che decise di tenerselo, dando un nome più terrestre come Goku.
In quanto essere inferiore all'interno della razza dei sayan, quel pianeta doveva essere il più predisposto per essere facilmente conquistabile da parte sua. Eppure, battendo la testa, ha perso la memoria, lasciandosi così quella ferocia che lo contraddistingueva agli inizi della sua vita. 
In tal caso, è diventato il guerriero eroe che ha cambiato i cuori di chi si confrontava con lui. 
Ecco il motivo per cui gli eredi potevano risultare molto più empatici e potenti, in una congiunzione di cuore e mente.

Ormai sono passati circa 20 anni e il nipotino di Pan prosegue una vita del tutto comune. Si sta interessando alla storia del suo passato, divenendo a tal punto un ottimo intellettuale e opinionista. Durante i suoi studi, si rese conto che il suo avversario di 20 anni fa risulta essere l'erede del rivale del suo trisavolo: un tipo niente male. 
Nei momenti di pausa, si esercita personalmente con il proprio potenziale immerso nella natura. I suoi amici del passato hanno preso strade completamente diverse e si è trovato così a frequentare altre compagnie. Ne è rimasto dispiaciuto di non veder più le sue vecchie amicizie nemmeno al funerale di sua nonna. In ogni modo, adesso sta seguendo il suo percorso e si sente guidato dall'alto sia da Pan che da Goku. 
“ Chissà cosa starà facendo il mio compare – si chiese Goku junior - mi piacerebbe parlarci un po' per capire cosa potrebbe sapere lui delle sue origini “.

 Siete pronti a iniziare il coinvolgimento di più possibili realtà dimensionali? Avviamoci!