C’era una volta, un bambino. Un bambino molto curioso… Forse troppo, perché la storia che sto’ per raccontarvi, fu’ la sua fine.
 
Ciao, mi chiamo Milo! Ho 6 anni e sono un bimbo molto curioso e molto intelligente.
Sono appena uscito da scuola, quando vedo un ragazzo con un cappuccio bianco, avvicinarmisi.
 
??: “Sta sera ti verrà a prendere, preparati”
Milo: “Chi?”
??: “Il suo nome non si può dire, ma sappi che il tuo destino è segnato”
 
Prima che io possa dire altro, il ragazzo incappucciato corre via. Non do’ molto peso a quello che dice, nonostante mi incuriosisca.
Arrivo a casa e chiedo alla mamma se posso andare al parco con i miei amici.
 
Mamma: “Certo, ma ti voglio indietro per cena!”
Milo: “Certo mamma!”
 
Arrivo al parco e i miei amici cominciano a parlare. Ci sono anche Xavier e Miles, i miei migliori amici.
 
Xavier: “Ohi Milo! Ma chi era quel tipo con cui parlavi oggi”
Milo: “Ah non lo so’… Uno strano, ma mi incuriosisce molto la cosa.”
Miles: “Sembrava Jeff The Killer… Che ti ha detto?”
Milo: “Sembrava chi?”
Xavier: “Davvero non sai chi è Jeff The Killer? E’ ovunque sui TG!”
Miles: “Milo… Che ti ha detto?”
Milo: “Mi ha detto ‘Sta sera verrà a prenderti, preparati’, ma non ho capito chi”
 
Miles e Xavier si scambiano un’occhiata preoccupata.
 
Milo: “Raga… Spiegate anche a me? Per favore”
Miles: “Jeff The Killer ti è venuto a trovare a scuola, per dirti che lo Slenderman ti verrà a cercare per farti suo Proxy”
Milo: “Spiegati meglio, Miles. Non ho capito una parola di quello che hai detto!”
Xavier: “Allora… Milo. Jeff the Killer è un serial killer. Lo Slenderman è un uomo, o meglio, un ‘demone’, molto alto, vestito in giacca e cravatta, con la faccia bianca e i tentacoli…”
Milo: “E quindi?”
Miles: “Jeff the Killer uccide la gente. Lo Slenderman cattura I bambini e li rende suoi schiavi o se li mangia”
Xavier: “In più, in caso dovessi diventare suo schiavo -e quindi divenire un Proxy- perderesti la memoria e ti ricorderesti solo il tuo nome”
 
Improvvisamente, prima che io possa fare altre domande. Un tonfo -dal boschetto vicino- si ode. Io, Xavier e Miles, ci scambiamo uno sguardo. I due ragazzi cominciano a correre via, mentre io mi avvicino al suono del tonfo.
 
Miles e Xavier: “MILO!! SCAPPA!! E’ LO SLENDERMAN!!!”
 
Non curante della gravità della situazione, mi avvicino sempre di più al tonfo, addentrandomi nel boschetto.
Fortunatamente ho un coltellino svizzero in tasca, quindi lo tiro fuori e lo apro, in caso di pericolo.
Sento un ronzio nella testa, quindi mi tappo le orecchie. Vedo una figura alta ed elegante avvicinarsi a me e mettermi la mano sulla spalla.
 
??: “Tu ora verrai con me”
Milo: “Chi sei?”
 
Vedo il ragazzo con il cappuccio bianco, lo stesso che avevo visto oggi, avvicinarsi e mettermi la mano sulla spalla libera.
 
??: “Io sono Jeff, Jeff the Killer. Lui è ‘il master’ e ti ha scelto come suo erede, data la tua intelligenza e capacità di formulare strategie”
‘il master’: “Adesso ti cancellerò la memoria e seguirai ogni mio ordine, fino a fine formazione, poi -quando sarai pronto- prenderai il mio posto al comando di tutti i Proxy e i collaboratori vari”
 
Prima che io possa dire altro, il master mi mette un dito sulla tempia e svengo.
Mi sveglio. Non so’ dove sono. Non so’ da dove vengo. Non so’ come ci sono arrivato, ovunque io sia. So’ solo che mi chiamo Milo