Come il sole
La bambina non è scesa per la colazione. La signora Yilmaz era stata la prima ad accorgersene. «È così grigia la sala, stamattina,» aveva commentato, rigirandosi tra le mani la tazza. «Non trovi, Büşra?» Si era rivolta all’amica, ma il suo sguardo era rimasto fisso sul coperto ancora intatto del tavolo accanto.
La bambina non è scesa per la colazione. Era stato un pensiero fugace, trascurabile, eppure la signora Yilmaz se lo era ritrovato in testa mentre osservava Büşra fare le vasche in piscina – la piccola non c’era, ed era strano, perché era solita allenarsi con costanza.
La bambina non è scesa per la colazione. Ma se anche se ne fosse andata, assieme alla madre, senza salutare, che importanza avrebbe mai potuto avere? La signora Yilmaz si sarebbe dimenticata in fretta di quel duo particolare, se solo… Se solo l’arrivo della polizia non glielo avesse impresso nella testa per sempre.
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I nostri tramonti sono pieni di sfumature, mammina. Vanno dal rosa, all’arancione, al fucsia. Più spesso, però, ciò che vedo è semplicemente rosso, rosso che schizza dappertutto. E poi è ora di scappare.
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«Era il sole, quella bambina.»
«E sua madre la notte.»