Fumetti/Cartoni americani > Gargoyles, il risveglio degli eroi
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Autore: Marlena_Libby    05/10/2023    1 recensioni
Elisa e Golia vanno alla ricerca di un fiore per liberare Lexington da un incantesimo
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Xanatos, Elisa Maza, Golia, Katharine, Volpe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Cacciatori erano particolarmente accaniti quella notte.
Golia e il suo clan riuscirono a stento a contenere la loro furia.
A un tratto il capo impugnò una potente lancia mistica incisa di runa che brillava di una luce minacciosa, ma Golia si avventò su di lui buttandolo a terra e costringendolo a mollare l'oggetto.
Intanto Hudson, Broadway, Brooklyn, Bronx, Lexington e Angela avevano già sistemato gli altri Cacciatori.
- Non voglio la tua vita, umano! Lascia questo posto e non tornare mai più! - mormorò Golia.
Mollò la presa su di lui e gli voltò le spalle, ma fu un grosso errore perché l'uomo, in preda alla rabbia e alla follia, raccolse la lancia e si avventò su di lui.
- GOLIA, ATTENTO! - urlò Lexington.
Si buttò davanti a Golia per proteggerlo, così respinse l'attacco e fece cadere a terra l'uomo, ma si ferì con la punta della lancia e il suo corpo cominciò a diventare di metallo.
- C... Che mi succede?! - gemette Lexington, poi anche la sua testa divenne di metallo.
In quel momento arrivò Elisa, che sgranò gli occhi per l'orrore vedendo cos'era successo.
Gli altri Gargoyle erano increduli, confusi e smarriti, mentre Golia lanciò un urlo così forte che si sentì in tutta la città.
Quando si calmò, Elisa gli disse: - Golia, so che sei sconvolto, ma dobbiamo andarcene da qui prima che sorga il sole.
I Gargoyle presero il corpo di Lexington e, stando attenti a non farsi notare, raggiunsero i sotterranei della stazione di polizia.
Non potendo fare altro per il momento, attesero l'alba sperando di trovare una soluzione la notte seguente.

Al tramonto si svegliarono e Lexington era ancora ricoperto di metallo.
In quel momento arrivò Elisa e Golia le chiese: - Allora? Hai trovato una soluzione?
Lei socchiuse la porta ed entrarono Xanatos e Volpe, che aveva in braccio il piccolo Alexander addormentato.
Di fronte alla sua espressione dubbiosa, Elisa disse: - So che non ti fidi di lui Golia, ma Xanatos è l'unico che può aiutare Lexington.
- E magari troverà anche il modo di replicare la metamorfosi e liberarsi di tutti noi! - sbottò Golia.
- Elisa mi ha spiegato la situazione e non sono qui per gioire delle vostre disgrazie - disse Xanatos. - Ammetto che all'inizio non ero convinto di aiutarvi, ma quando Elisa ha nominato Lexington, Alexander si è alzato dal letto supplicandomi di aiutarti e non potevo dirgli di no.
Golia osservò il bambino che dormiva tra le braccia di Volpe, ripensando a quanto lui e Lexington fossero amici.
Anche se non si fidava di Xanatos, ormai aveva imparato a distinguere bugie e verità, così si fece da parte e gli permise di esaminare il corpo dell'amico.
Xanatos aveva portato con sé l'antico libro di incantesimi, lo sfogliò per qualche minuto e disse: - Si tratta di una maledizione simile a quella che vi ha pietrificato per mille anni, con la differenza che non affida le vittime alle pieghe del tempo, ma a quelle dell'anima.
- Esiste un antidoto? - chiese Golia.
- Solo uno: il vostro amico deve essere bagnato con la rugiada di un Corallum appena sbocciato. È un fiore estremamente raro, la cui memoria è andata persa nel tempo. Le antiche scritture dicono che è originario di Avalon, quindi può trovarsi solo lì.
- E noi non sappiamo come arrivarci! - sospirò Golia.
- Non è detto - disse Volpe. - È vero che i miei poteri si sono risvegliati da poco, ma credo di riuscire a teletrasportare almeno due di voi lì. Non sarà facile e potrò tenere il portale aperto solo per poco tempo, ma è la nostra unica speranza.
- Non so come ringraziarvi! - disse Golia.
- Non ce n'è bisogno.
Volpe affidò Alexander ad Angela, poi iniziò a concentrarsi.
Improvvisamente si alzò un forte vento e Volpe mormorò alcune parole incomprensibili, sentì il potere scorrere nel suo corpo e aprì il portale.
Elisa e Golia ci saltarono dentro senza esitare e si ritrovarono in una radura.
Dopo un po' di cammino, videro una figura inginocchiata davanti a una stele di pietra.
Era la principessa Katharine che pregava davanti alla tomba di Magus.
Improvvisamente la donna si voltò e li vide.
- Golia! - esclamò andando loro incontro. - Sto forse sognando?
- No, siamo davvero qui principessa. Vorrei solo che le circostanze fossero più liete - disse Golia e le raccontò tutto.
Il volto di Katharine si rabbuiò e li pregò di seguirla dentro le rovine.
Lì la luce e l'acqua avevano creato un piccolo santuario naturale dove crescevano diverse piante credute estinte.
Katharine indicò alcuni boccioli rossi e disse: - Quello è il Corallum.
Elisa si mise a cercarne qualcuno sbocciato, ma non ne trovò.
Katharine tirò fuori un involucro di stoffa che conteneva un fiore essiccato e disse: - Questo è l'unico Corallum che è sbocciato da che ho memoria. E il motivo è che le lacrime di Magus l'hanno bagnato mentre pronunciava il mio nome in punto di morte. Questo fiore può spezzare ogni magia perché è incorruttibile, solo un amore puro e sincero può farlo sbocciare.
Golia abbassò lo sguardo pieno di sconforto, ma Elisa appoggiò una mano sulla sua e con l'altra raccolse uno dei fiori.
- Golia, se un amore puro e sincero può far sbocciare questo fiore, pensi che il nostro vada bene?
Lui parve sorpreso, ma poi chiuse gli occhi e gli tornarono in mente tanti ricordi: la promessa a Demona, il suo tradimento, l'incontro con Elisa, la sua trasformazione in Gargoyle, le battaglie affrontate insieme, la gioia, la tristezza, la rabbia, il tocco della sua mano morbida e il sorriso più dolce, puro e intenso che lei gli avesse mai rivolto.
Dai suoi occhi scesero delle lacrime di commozione e una cadde sul Corallum, che sbocciò.

Intanto, dall'altra parte del portale, Volpe iniziò a vacillare per lo sforzo.
Il vento divenne più forte, costringendo i Gargoyle a chiudere gli occhi e a proteggersi con le ali.
Angela si accovacciò sul pavimento per proteggere Alex e gli altri si misero attorno a lei.
Proprio quando Volpe stava per svenire, una mano la sostenne.
- Coraggio amore, so che puoi farcela! - disse Xanatos.
Volpe si rincuorò e tornò a concentrarsi sul portale, che però stava per chiudersi.
- GOLIA, SBRIGATEVI! - urlò Xanatos.
Elisa e Golia raggiunsero il portale e lo oltrepassarono un attimo prima che si chiudesse.
Volpe era sfinita per lo sforzo, ma si svegliò tra le braccia del suo amato David e guardò il loro bambino che dormiva tra quelle di Angela.
Elisa e Golia si avvicinarono a Lexington, fecero cadere su di lui la rugiada del fiore e lui fu finalmente libero dall'incantesimo.
I due non dissero niente.
La luce nei loro occhi valeva più di mille parole.
   
 
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