Un altro anno è finito. Un nuovo anno si sta aprendo.

Calcolando l’orbita di ogni pianeta, la rivoluzione intorno a miliardi di soli, sembra davvero egocentrico che la datazione continui a basarsi sui tempi rotatori della decaduta Coruscant. Ma non importa, perché la galassia è in festa. Perché è stato un anno di pace. 

Le guerre locali non hanno mai smesso di essere combattute. Ma la Repubblica non si è trovata costretta ad affrontare nuovi nemici.

È un buon motivo per sentirsi sereni. Ma a lei quasi non importa. Lei è ancora in viaggio per fare in modo che quello stato di cose venga mantenuto.

E lei è ancora in viaggio per se stessa.

Perché, finalmente, ha potuto rivederlo.

È durato un istante. Un istante rubato attraverso le dimensioni, la realtà, il tempo e lo spazio. Oltre i Mondi che esistono e respirano al di là della sua portata. 

Lo ha visto, lo ha sfiorato e non è stato un sogno. 

Chiude gli occhi mentre il sonno le rimbalza addosso.

Le dimensioni, la realtà, il tempo e lo spazio. Perché sembra che nulla possa fermarlo.

Apre gli occhi quando un riverbero azzurro filtra fra le sue ciglia.

La farfalla si posa sul suo petto nel silenzio della notte. Sapeva che sarebbe venuta. 

Tu-tum.

Le sue ali battono come se volessero salutarla.  E hanno un suono caldo. Vivo. Come lui.

Tu-tum.

Un cuore. Il suo. Vivo. Lui, che ora sta tornando. Non importa dove e quando sia, ora.

Due ali azzurre che battono sono il suo messaggio. Sono il suo cuore che pulsa.

Rey chiude di nuovo gli occhi. E si addormenta con il sorriso sulle labbra.