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Autore: sjalexza    15/10/2023    0 recensioni
Samantha ha 17 anni, una vita complicata e un destino già scelto. Lei è la figlia dei boss della Mafia e appena raggiunti i 18 anni dovrà lasciare gli studi per dedicarsi completamente al futuro che i suoi genitori hanno scelto per lei. Tutto però si complica quando Samantha incontra Jasper, il figlio di coloro che hanno scoperto troppo sulla famiglia della ragazza.
Quest'ultima quindi, dovrà prendere una decisione: seguire le orme dei propri genitori o creare un futuro tutto suo?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Samantha <> La interrompo. <> << Bravissima tesoro, ora vai. C'é Oscar che ti aspetta in macchina.>> <> Appena terminata questa "conversazione" con mia mamma esco dalla porta. Oscar, il tirapiedi dei miei genitori mi sta aspettando fuori. Quindi devo andare. Apro la portiera dell'auto, nera blindata, e saluto. << Buongiorno Oscar.>> Dico con un sospiro rivelatosi troppo rumoroso. << Buongiorno a lei signorina. Pronta per questo nuovo inizio?>> Risponde Oscar con un sorrisetto forzato. <> Dico anche io con un sorriso stampato in faccia piú falso della sottoscritta. Senza aggiungere altro, io e Oscar ci dirigiamo nella scuola che dovrá sopportarmi per mesi. Non mi è mai dispiaciuto andare a scuola, quelli che non mi piacevano erano gli insegnati. Non sono mai andata in una scuola pubblica, erano sempre persone fidate che venivano a casa nostra e mi insegnavano il minimo indispensabile come la lingua, fare due piú due in matematica per non essere truffata nella vita, ed infine statistica per gli affari. Ora invece è tutto diverso, non è nemmno l'inizio dell'anno. Sono passati giá alcuni mesi ed io sono in ritardissimo con le lezioni. Questa scuola presenta anche un dormitorio, perchè i miei genitori pensavano che, andando in una scuola pubblica, qualcuno poi sarebbe voluto venire a casa mia magari per studire o semplicemente per essere miei amici. Questo non poteva succedere. Saluto Oscar e varco le porte della scuola. Sono venuta qui per un unico motivo: trovare il ragazzo e consegnarlo ai miei genitori. Devo ammettere che molte volte mi sono chiesta se questa fosse veramente la strada che volevo percorrere o la svolta che volevo la mia vita prendesse. Poi mi sono ricordata che non ho altra scelta e che sono nata e cresciuta per questa vita e per indossare questi abiti. Anche se devo dire troppo stretti per me. Mi dirigo nell'ufficio della preside perché proprio ora, alle 8;30 del mattino a lezioni cominciate, abbiamo un colloquio. O meglio, lei ce l'ha con me. Busso e appena sento qualcuno dire "avanti" non mi faccio indietro e apro la porta decisa. << Buongiorno.>> Dico con un sorriso a 32 denti e la mia valigia in una mano. <> <> Rispondo. La dirigente sembra una donna a posto, ma io stessa ho imparato che non ci si puó fidare dell'apparenza. Ha dei lunghi capelli biondi raccolti in uno chignon e degli occhiali neri che le ricadono sul naso. Appena si alza per darmi la mano vedo la sua uniforme. Porta una giacca nera e una camicetta di lino bianca. È alta, ma solamente poco più di me. Potrebbe essere 1.75 considerando che io sono 1.70 (1.69 in teoria ma vabbè). << Prego cara, siediti.>> Mi dice la dirigente facendomi ritornare alla realtà. Appena tutte e due ci siamo accomodate inizia a parlare. «Non ti nascondo che questa è una scuola piuttosto complicata e per certi tratti severa, ma penso che tu ti possa trovare bene.>> Appena sto per aprire bocca ricomincia a parlare. << Le regole? Beh, sono semplici. Non immischiarsi in risse, litigi o cose del genere, essere puntuale alle lezioni e indossare sempre l'uniforme. Ti è stata già assegnata una compagna di stanza, non preoccuparti. La tua camera è la 25.>> Finisce il discorso e mi accorgo solo ora che vuole una risposta. < Va benissimo, grazie mille.>> Rispondo con un sorriso alzandomi dalla sedia. << La divisa ti verrà assegnata tra poco, basta andare in segreteria. Per il resto, la tua compagna di stanza, oggi stesso, ti fará fare un giro della scuola. Nel frattempo, puoi pure andare in camera a sistemarti.>> Finisce, alzandosi e dandomi nuovamente la mano. <> Quando sto per varcare la soglia ed uscire, peró, mi chiede una cosa a cui non so dare una risposta. <> Annuisco e mi avvicino alla cattedra. Appena finisco di scrivere, mi accorgo che ho sbagliato il cognome. La direttrice mi vede cancellare e mi guarda stranita. Coraggio, Sam. Inventa una scusa! <> Mi sono appena accorta di avere le mani sudate. << Oh, va bene. Allora a presto signorina Cooper.> > Dice, mettendo a posto gli altri moduli che ho dovuto firmare, nuovamente. << A presto.>> Dico sorridendo e chiudendo la porta Dai, per essere il primo giorno me la sto cavando alla grande. Mi dirigo subito a prendere la divisa e stavolta non accenno parola apparte un "buongiorno" e un "arrivederci". Vado subito in camera e trovo una ragazza con i capelli viola girata di spalle. Appena tossisco, per attirare la sua attenzione, si volta. Un'altra cosa che noto, sono i suoi occhi: di un azzurro molto particolare, sembra cristallo. Anche lei è in divisa. È poco più bassa di me. ««Oh, ciao!>> < > Tentenna. <> Dico, infine. <> < Dovrei?>> Dico on un sorriso, questa volta sincero. Lei sorride a sua volta. < < Ilenia.>> << È un piacere Ilenia.>> <> Beh, so che i miei capelli rossi non passano inosservati, ma alla fine non sono cosí rossi. Da piccola ero bionda, ora il colore ha preso un' altra tonalità. <> Dico un pó in imbarazzo. << Dall'accento non si direbbe.>> Dice lei, alzando un sopracciglio. << Neanche tu sembri venire dal mondo delle favole.>> Dico a mia volta. Lei arrossisce lievemente e abbassa la testa. Oh no. <> Dico, cercando di risollevare il discorso. <> Dice, sorridendo. Appena esco dal bagno, dopo aver fatto una doccia veloce sono in altre vesti. Non sono più la figlia degli Handis. Sono solo una studentessa nuova in un ambiente nuovo. La divisa delle ragazze prevede una camicetta bianca con la giacca blu e una cravatta nera. La gonna a scacchi blu e neri e le scarpe sono delle ballerine del medesimo colore. Molto semplice ma formale. <> Dice Ilenia. Sorrido. <> Dice. spazio autrice: Holaa !! Che ve ne pare di questo primo capitolo? Se vi va, Instagram e Tiktok: sjalexza Alla prossima!
   
 
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