18/10/2023
0 recensioniCON UN OCCHIO DI RIGUARDO
Quello aveva tutta l'aria di essere un normale giorno di lezioni universitarie per Lily, e lo fu fin quando la ragazza notò di avere difficoltà a vedere l'amica che sedeva alla sua destra. Dopo aver preso dello zucchero e aver bevuto, per depennare dalla lista alcune possibili cause del malessere, la babysitter constatò che la radice del problema era altrove e così chiamò il suo oculista di fiducia.
"Dici che è normale che veda come delle increspature d'acqua? Ti è mai capitato?"
"A me personalmente no" rispose Shiryu, che in fatto di vista era certamente colui che ne sapeva di più. "Se non hai altri sintomi, dovresti poter stare tranquilla."
La ragazza, che avvertiva anche un crescente mal di testa, decise di tornare a casa malgrado la visuale limitata.
Appena arrivata, decise di farsi da mangiare perchè si era resa conto che forse non era stata una grande idea limitarsi ad assumere zucchero. Tuttavia, non fece in tempo ad inghiottire un boccone del pesce cucinato che dovette correre in bagno, scossa da improvvisi conati. Dopodiché si mise a letto, senza dir nulla a nessuno, e lì la trovò Shiryu.
Quando si svegliò, il Dragone le chiese spiegazioni e lei gli disse quanto era successo, ma nessuno dei due comprese la ragione del disturbo. Poi Lily, sentendosi meglio, tornò in cucina per mangiare almeno un pezzo di pane, ma anche quello venne rimesso.
Mentre si preparava a rimettersi a letto, decisa a non alzarsi più fin quando fosse stata sicura di aver superato il malessere, apparve Ikki dal nulla, come suo solito.
"Ti... ti serve niente?" le chiese, un po' titubante. Il cosmo di Shiryu lo aveva avvertito di tutto, ma non era preparato alla vista che gli si era parata davanti. La ragazza che iniziava ad andargli più che a genio stava male e lui era quasi impotente.
"Una tachipirina... quella piccola è sufficiente..." sussurrò lei, solitamente restia ad assumere farmaci ma per una volta costretta a farlo.
"Va bene, vado e torno" rispose la Fenice, che andò poi a svuotare completamente il borsellino dove lei teneva i farmaci che potevano servirle ogni giorno. Trovato il medicinale richiesto, lo portò immediatamente alla ragazza insieme ad un bicchiere d'acqua.
In seguito, Ikki non poté far altro che vegliare la babysitter che dormiva mentre la medicina faceva effetto. Lo fece passeggiando avanti e indietro per la stanza così a lungo che, se fosse stato possibile, avrebbe scavato un solco nel pavimento.
Due abbondanti ore dopo, Lily si risvegliò e pareva così fresca e riposata da rendere difficile credere che fosse ridotta tanto male prima. Al vederla, la Fenice tirò il fiato e abbozzò perfino un sorriso, mentre la ragazza si chiese se davvero facesse così caldo in quella stanza o se fosse solo un effetto del cosmo di lui che tornava a rilassarsi.
"Dici che è normale che veda come delle increspature d'acqua? Ti è mai capitato?"
"A me personalmente no" rispose Shiryu, che in fatto di vista era certamente colui che ne sapeva di più. "Se non hai altri sintomi, dovresti poter stare tranquilla."
La ragazza, che avvertiva anche un crescente mal di testa, decise di tornare a casa malgrado la visuale limitata.
Appena arrivata, decise di farsi da mangiare perchè si era resa conto che forse non era stata una grande idea limitarsi ad assumere zucchero. Tuttavia, non fece in tempo ad inghiottire un boccone del pesce cucinato che dovette correre in bagno, scossa da improvvisi conati. Dopodiché si mise a letto, senza dir nulla a nessuno, e lì la trovò Shiryu.
Quando si svegliò, il Dragone le chiese spiegazioni e lei gli disse quanto era successo, ma nessuno dei due comprese la ragione del disturbo. Poi Lily, sentendosi meglio, tornò in cucina per mangiare almeno un pezzo di pane, ma anche quello venne rimesso.
Mentre si preparava a rimettersi a letto, decisa a non alzarsi più fin quando fosse stata sicura di aver superato il malessere, apparve Ikki dal nulla, come suo solito.
"Ti... ti serve niente?" le chiese, un po' titubante. Il cosmo di Shiryu lo aveva avvertito di tutto, ma non era preparato alla vista che gli si era parata davanti. La ragazza che iniziava ad andargli più che a genio stava male e lui era quasi impotente.
"Una tachipirina... quella piccola è sufficiente..." sussurrò lei, solitamente restia ad assumere farmaci ma per una volta costretta a farlo.
"Va bene, vado e torno" rispose la Fenice, che andò poi a svuotare completamente il borsellino dove lei teneva i farmaci che potevano servirle ogni giorno. Trovato il medicinale richiesto, lo portò immediatamente alla ragazza insieme ad un bicchiere d'acqua.
In seguito, Ikki non poté far altro che vegliare la babysitter che dormiva mentre la medicina faceva effetto. Lo fece passeggiando avanti e indietro per la stanza così a lungo che, se fosse stato possibile, avrebbe scavato un solco nel pavimento.
Due abbondanti ore dopo, Lily si risvegliò e pareva così fresca e riposata da rendere difficile credere che fosse ridotta tanto male prima. Al vederla, la Fenice tirò il fiato e abbozzò perfino un sorriso, mentre la ragazza si chiese se davvero facesse così caldo in quella stanza o se fosse solo un effetto del cosmo di lui che tornava a rilassarsi.
ANGOLO AUTRICE
Anzitutto mi scuso per la lunga assenza, quella che doveva essere solo una breve pausa son diventati due anni. La buona notizia è che ho già scritto gran parte di quel che i prompt mi hanno ispirato, quindi ritorno e pubblicherò più spesso.
La storia è ispirata a un fatto vero che mi è capitato se non sbaglio nel 2018. No, non ho mai capito cosa avessi e no, non ho mai avuto un feniciotto in pensiero per la mia salute. Ma io non sono Lily u.u
Tuttavia, mi sono davvero ripresa così bene da "non sembrare neanche lei quella del fatto". Così l'avrebbe descritto mia nonna.
Nel prossimo aggiornamento, riguardo il quale non prometto una data, troveremo Hyoga e Shun alle prese con una situazione fuori dalla comfort zone... ma solo di uno di loro.
Alla prossima!
Lan Shuihua