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Autore: Lady Moon    19/10/2023    0 recensioni
«[...]Per un istante gradirei spegnessimo tutte le luci o che comunque abbassassimo le persiane, ci mettessimo comodi, nessun raggio solare rifulgente. Solo per poco. A parlare dev'essere la vostra coscienza, così come va distintamente per voi denudandosi la mia.»
Genere: Drammatico, Satirico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lilium.

~ ~ ~

 

Confessioni.

Se mai dovessi un di' pronunziare solennemente la mia verità al Pontefice lo farei con convinzione perchè queste parole vengono da me, solo da me, la parte oscura, quindi la parte più autentica del mio inesplorato animo.

Il Padre non vorrebbe che io ve lo dicessi, ma non mi sono mai realmente curato delle regole, né dei falsi miti, né degli stereotipi medioevali che la società con tracotante e machiavelliano ardore ci designa sin dalla più tenera età.

Io sono un ribelle o un uomo... questo non spetta, probabilmente, a me setenziarlo. Io sono colui che della vita ha preso in mano le redini, come direbbe una poetessa... io sono la carne che ha conosciuto il fuoco e l'ha spento.

Oh no, la mia non può essere coniata come semplice probità. Non immaginatemi come un vecchio barbuto con un bordone. Sono tutt'altro che questo, eppure mi chiamano "frate".

Per un istante gradirei spegnessimo tutte le luci o che comunque abbassassimo le persiane, ci mettessimo comodi, nessun raggio solare rifulgente. Solo per poco. A parlare dev'essere la vostra coscienza, così come va distintamente per voi denudandosi la mia.

Che direste di un giovane uomo se al calar del Sole, preso dai suoi pensieri, desiderasse baciare i seni di una donna? Lo incoraggereste a consumare il suo desiderio o lo rimproverereste per la fragorosa malizia?

E che direste a un giovane frate che per amor della scoperta e della vita, desiderasse di abbracciare la natura a cui lui stesso appartiene, è legato, da cui è inequivocabilmente, e non per suo volere, contaminato? Se un giovane frate, per una volta sola, volesse castigare non più se stesso e quindi la sue specie ma principi saldi e inamovibili, retti e claustrali, che gli impediscono di cogliere la libera manifestazione dell'essere?

Lo giudichereste davvero in malo modo o ancor peggio giurereste impossibile amare Dio e l'Eros?

E perché? Cosa rappresenta per voi l'intoccabilità, la castità, la cessazione del desiderio umano? Io vi dirò che mai più mi fu concessa una simile opera d'arte: lo splendore della fusione della carne. Tuttavia non mi pento né mai lo farò.

Il mio cuore era di lei, così come il mio corpo e non per questo ho creduto di amare meno il mio Credo. 
La sua lingua era come un dolce coro, messaggera, pedagogica come una parabola. Il suo sudore mi ha ricordato l'umiditá che scende dallo stelo di un delicato giglio. Il suo ansimare serviva come ad esorcizzare la paura, vicino ad un sentimento inafferrabile, era l'ascesa al magico mondo dell'etereo.

Sia la vostra mente, siano i vostri sensi, sia la vostra profondità, la vostra coscienza a ragionare, non il vostro idealismo, la paura o la vergogna.
 

Pregherò anche per voi, forse soprattutto per voi anime sbiadite dal tempo, consumate da credenze eviranti. Perché avete più libertà nella morte.

 

 
* * *



A far l'amore, a far la sciocca con gli uomini pare sempre così facile... Sono semplici, sono ingenui, sono il mio pasto preferito. Non ho mai sentito la necessità di punirmi, o almeno non così forte come è stata forse l'ultima.

Che sia la mia coscienza a parlare o un mio bisogno, io questo non so dirlo.

Lui era lì con me quella sera, lo giuro, lo posso fare. Nessuno, nemmeno un meteorite gli avrebbe potuto dare quel poco di timore che forse sarebbe bastato per fermarlo. Nemmeno Dio.

Con me, su di me, per me.
Nessuna paura, nessun rammarico, nessun ripensamento...

E nemmeno io, anima spietata, agnostica, mistica come il volo delle aquile. Lui poteva vederlo, ed era forse questo che più aveva amato di me.

E anch'io l'ho amato nel corpo e nell'anima. Eppure in questo mondo, dopo quella luna e quei rossi calici, non ho potuto più.
   
 
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