Titolo: Era, è, per sempre sarà (Was, Is, Will always be)
Autrice: Soujin
Link della ff:
http://arthurian.dreamthoughts.org/viewstory.php?sid=18&chapter=1
Traduttrice: Ilakey_chan
Nota della traduttrice: I ragazzi delle Orcadi <3 yum. Ho tradotto 'fey' con
'strega'.
::::::::::::::::::: Was, Is, Will always be ::::::::::::::::::::::
Erat, est, erit.
Tutti i ragazzi delle Orcadi studiano il latino. Quando giocano, parlano la loro
lingua, il delicato gaelico, con suoni che sembrano spiriti della foresta e
magia che sanno essere ovunque. Il latino è la lingua dei Britanni, tagliente e
secca come le loro spade che colpiscono gli elmi. I cantastorie francesi dicono
sempre che le spade cantano, ma i ragazzi delle Orcadi, che sono cresciuti con
la spada in una mano e un incantesimo nell'altra, sanno che non è vero.
I ragazzi delle Orcadi sanno che la famiglia è la cosa più importante di tutte.
L'onore va bene, la fama ti permette di avere successo, ma la famiglia è sempre
la prima. I ragazzi delle Orcadi sanno che sono disposti a uccidere un re prima
di lasciare che un fratello venga ucciso. Madri e padri e sorelle e fratelli e
figli; sono tutti legati, assieme, come una intricata rete da pesca, cucita
assieme innumerevoli volte cosicché è impossibile strapparla, argentea quando il
sole la colpisce nell'acqua. Loro lo sanno. E' nel loro sangue, il sangue delle
Orcadi. La famiglia è sempre prima.
La maggior parte dei ragazzi delle Orcadi lasciano le Orcadi, ma si portano via
tutto ciò che sanno, il loro latino, la loro magia delle Orcadi, e il vento che
soffia nelle alte rocce e il clangore delle armature forgiate dal ferro tra le
loro colline, e il sangue. Portano con loro il sangue delle Orcadi.
Erat, est, erit.
Gaheris è il fratello di mezzo. Da qualche parte nel mezzo del disordine, dice
sempre Mordred. Gawain e Mordred sono i più grandi; Agravain e Gareth sono i più
giovani.
Poi c'è la madre, il padre e la zia. E c'è Clarissant, ma nessuno sa se lei è
più grande, più giovane o nel mezzo, come Gaheris, nemmeno zia Morgana, e
Morgause non l'ha mai detto. Morgause è così orgogliosa di sua figlia, l'unica,
dice, con sangue di strega.
Clar allora porta gli occhi al cielo e rivela a Gaheris che tutti loro hanno del
sangue stregato. E' solo, rivela, che i ragazzi sono troppo stupidi per usarlo.
"Non riconoscereste un incantesimo nemmeno si vi venisse lanciato addosso e vi
colpisse in pieno," esclama Clar.
Gaheris è un vero fallimento con la spada. Tutti gli altri sono abbastanza
bravi- è loro padre il loro insegnante, e quando lui si irrita troppo con loro
per poter continuare, e Gawain a sostituirlo. Loro padre è troppo giovane per
essere così severo da non riuscire ad insegnare ai suoi stessi figli, ma nessuno
ci fa caso. Quando loro padre si ammala sono i fratelli a prendere il suo posto.
Gawain è abile con qualsiasi arma, e continua ad allenarli fino a quando i loro
muscoli iniziano a dolere per la fatica.
Durante gli eserciti, Gawain è solito lanciar loro dei brevi complimenti per
incitarli a continuare. Gawain è abbastanza intelligente da capire come farli
lavorare senza il desiderio di una ricompensa a fine esercitazioni.
"Mordred, è una buona mossa. Ricordati di farlo sempre e probabilmente non
verrai ucciso. ottimo lavoro. Gareth, il tuo braccio deve stare indietro! Che
cosa stai cercando di fare? Bene, sì così. Bravo."
Gareth si fida con troppa facilità. Non si aspetta mai che qualcuno sarebbe
capace di ucciderlo con qualche colpo poco nobile e così continua, andando
avanti con cavalleresca innocenza. Se non fosse per quello, Gawain non ci
metterebbe molto a considerarlo il migliore spadaccino fra di loro. Agravaine
invece è colui che impara tutti i trucchi e sa come usarli. Quando Gawain
insegna una mossa che permette di cogliere l'avversario di sorpresa, quella è
ciò su cui Agravain si concentrerà e che apprenderà alla perfezione. Mordred è
un insieme delle abilità del fratelli, la sua forza si divida tra attacchi
aperti e mosse intelligenti, non si fida abbastanza ma non si fida nemmeno
abbastanza di se stesso da essere troppo precipitoso ed è pronto a uccidere il
suo avversario.
Più di tutti, Gawain è orgoglioso di Mordred. E' facile essere orgogliosi di
Mordred, e Mordred ne ha bisogno. Nessuno di loro rivelerebbe mai a nessuno del
modo in cui Mordred piangeva sempre quando, più giovane, loro padre lo odiava.
Gaheris se lo ricorda chiaramente, più delle volte che lui stesso pianse.
Mordred non è un figlio legittimo di re Lot. Suo padre è re Artù. E loro padre
non può sopportare la vista del ragazzo, ma ora che Lot non riesce nemmeno ad
alzarsi dal letto, loro non ci devono più pensare. Ed a volte fingono che loro
padre non esista. Loro madre non parla mai di lui e per ciò che riguarda
Gaheris, il padre è morto anni prima.
E non gli interessa. Non si sorprende nel notarlo. Loro padre è mancato per così
tanto tempo che Gaheris ha solo vaghi ricordi di lui e, al contrario di Gareth,
non se ne dispiace.
(”La famiglia viene sempre prima,” dice la zia Morgana. “Siete delle Orcadi e lo
sapete. Mordred fa parte della famiglia. Non avete bisogno del sangue, per una
famiglia. Mordred è mio nipote e mio figlio e il figlio di Morgause e suo
nipote. E' il figlio di Artù e il figlio di Lot. Siamo tutti parte di una
famiglia. Lot è un buono a nulla e non lo capisce." si sporge verso di loro e i
cinque bambini, tra i dieci e gli otto anni, si stringono ai suoi piedi.
“Ditemi: Mordred è vostro fratello?”
“Sì,” rispondono, e lo credono davvero e lo sanno con ogni centimetro della loro
bassa statura, eredità del sangue delle Orcadi.
Ma poi Gaheris dice: “Non dovresti dire queste cose su nostro Padre,” e
Agravaine lo colpisce a un fianco, Mordred fa finta di non sentire, e Gawain,
sensibile e pratico come sempre, replica: "Non sta dicendo nulla di male su
nostro Padre. Sta solo dicendo che dovrebbe interessarsi di più alla famiglia,
ed è vero. Lui non lo fa." Gareth tace e Gaheris si chiede perché non abbia
fatto o detto nulla.)
Gawain tenta di lanciargli qualche complimento, per il modo in cui combatte,ma
le uniche cose che Gaheris fa è tenere la spada in modo sbagliato, avere una
posizione sbagliata e indossare l'armatura sbagliata, Gawain si dimentica di
dirgli come fare le cose nel modo giusto, nella passione degli esercizi e del
momento.
Uno alla volta, lasciano le Orcadi e raggiungono la Britannia e la corte di re
Artù. Gawain è il primo a partire, e poi Agravaine, Gareth e Gaheris. Mordred
tenta di rimanere più a lungo e Gaheris si chiede perché.
Gahersi ancora non ha capito come sia riuscito a divenire un cavaliere. Per
Gawain è stato facile dimostrarsi valoroso, e così per l'innocente e piccolo
idiota Gareth; e Agravaine riesce sempre a sconfiggere il proprio avversario,
anche se lo fa più per il piacere della violenza che per salvare damigelle in
pericolo. Mordred, soprattutto Mordred, è coraggioso, abile con la spada,
persino più di Gawain. E' silenzioso e può sembrare un po' cupo ma se la cava
benissimo in compagnia degli altri cavalieri, la sua sarcastica intelligenza non
è un pericolo, come la rende la lingua sarcastica di Kay. Ma Gaheris, Gaheris
non sa combattere e l'unica cosa che si ricorda del giorno in cui venne fatto
cavaliere fu che venne fatto cadere da cavallo un bel po' di volte.
Si ricorda di Gawain che gli da una pacca sulla schiena e gli dice: “Hai fatto
un buon lavoro. Sei stato bravo.”
Successivamente Gareth gli rivela che Gaheris è riuscito a salvare la bambina da
quel cavaliere ignobile che l'aveva rapita per un riscatto ma Gaheris sa che
deve, per forza, essere una menzogna. Quale cavaliere, per quanto ignobile,
vorrebbe ottenere fama dal rapimento di una bambina? E quale genitore pagherebbe
un così grande riscatto per riaverla indietro? Quale idiota sarebbe così
incapace da farsi battere persino da Gaheris?
Mordred ride e gli scombina i capelli. "Stai decisamente sopravvalutando le tue
abilità. Non l'hai sconfitto. L'hai solo tenuto abbastanza occupato da
permettere a Gawain di sconfiggerlo."
Erat, est, erit.
Nella tarda estate di quell'anno, Gaheris torna alle Orcadi, soprattutto per
rivedere Clarissant. Lei lo fulmina con un'occhiata, gli dice che avrebbe dato
qualsiasi cosa per non rivedere più la sua faccia e poi lo trascina in casa,
accanto al fuoco, per la cena. Gaheris è sicuro che ci sia della magia nella
zuppa perché lo fa sentire felice di essere finalmente tornato.
“Temo di star impazzendo,” rivela a Clar.
“Sciocco,” risponde lei, tagliente. "Eri così anche da piccolo. E' solo perché
non hai nulla di speciale, quindi tenti di compensare con questo e di inventarti
qualcosa."
"Forse hai ragione. Ma sono tornato, o no?"
"Per quello non è necessario essere pazzi, solo sentimentali."
"E posso sapere cosa c'è di sentimentale in questo dannato posto?"
"Nostra madre," la risposta è breve, secca.
"Odio nostra madre."
"Allora perché sei qui?"
Lui non ha una risposta.
“E' impazzita,” continua Clar. “Lei e zia Morgana stanno cercando di uccidersi a
vicenda.”
“Perché?”
“Nostra madre vuole uccidere Artù.”
(Morgana è innamorata do Artù. E' il loro segreto, un segreto che deve rimanere
all'interno della famiglia, proprio come tutto il resto. Morgana dice che è il
sangue; e non puoi ribellarti al tuo sangue. La famiglia arriva prima però, non
l'amore. La famiglia. Ma Morgana odia Morgause perché ha portato in grembo
Mordred (ma non odia Mordred. Questo lo sanno tutti.), per essere andata contro
il sangue e i legami di sangue. Un tempo, quando ancora era giovane, Gaheris
chiese a Morgana perché l'amore non poteva venire prima, come la famiglia e la
zia gli aveva sorriso, un sorriso che gli aveva fatto desiderare di essere stato
zitto.
"Te lo chiedi, anche?" disse. "Oseresti forse amare tua madre alla luce del
sole? Di fronte a tutti?"
"Non capisco," rispose lui.
"Esatto, è la vera natura di queste cose.")
Clarissant è sempre stata l'allieva di zia Morgana. Gareth e Agravain sono i
favoriti di Morgause; mentre non si è mai interessata di Gawain o Gaheris.
Invece era solita prendere Mordred e portarlo per ore nella propria stanza, ma
lui non ha mai rivelato a nessuno che cosa accadesse laggiù. Nemmeno a Gawain.
Ma loro sapevano che lei non aveva mai amato particolarmente Mordred.
Gaheris decise ben presto che loro madre non amava Mordred perché loro padre era
sempre infuriato con lui, invece non amava Gawain perché era Gawain stesso a non
amare lei e, per quanto riguardava se stesso, loro madre non lo amava perché era
un incapace. Un buono a nulla.
“Fantastica. La nostra famiglia è fantastica.”
“Io lo'ho sempre detto,” lo rimbrotta Clar, mortalmente seria e lanciandogli
un'occhiata indecifrabile.
“Presumo,” continua Gaheris, “che lei non voglia vedermi.”
Erat.
Il castello non è per nulla come se lo ricordava, pensa Gaheris salendo le
scale, al contrario dei soliti cliché in cui tutto rimane lo stesso. La stanza
di sua madre è in cima; è la stanza in cui le crea le sue pozioni e recita i
suoi incantesimi, la stanza in cui conserva i suoi segreti. Gareth e Agravain
erano gli unici che avevano il permesso di sedersi ai suoi piedi, mentre una
dama di compagnia acconciava i suoi capelli.
E' difficile da spiegare, tutto questo, e Gaheris nemmeno ci prova. Non è mai
stato in quella stanza. Entra senza bussare. Lei è sua madre. Erat, est, erit–lo
è stata, lo è e lo sarà sempre.
I legami di famiglia non sono negoziabili, e Gaheris apre la porta ed entra
senza alcuna presentazione. Nessuno dovrebbe doversi presentare davanti alla
propria maglia.
-La famiglia. La famiglia prima dell'onore, la famiglia prima della vita, la
famiglia prima dell'amore. Gaheris, che non ha mai davvero colpito qualcuno in
tutta la sua vita, le taglia la testa.
Il sangue zampilla sul giovane uomo che si trova nel suo letto, l'uomo che
Gaheris ha sorpreso proprio nel mezzo di un basso gemito 'Anna', e Gaheris alza
la spada, ancora, e improvvisamente scopre di non vedere più nulla perché i suoi
occhi sono pieni di lacrime.
L'altro uomo è fuggito prima che Gaheris riesca a togliersi l'elmo e ad
asciugarsi gli occhi.
Clar lo trova; e lui se ne accorge solo quando sente la mano di lei sulla
propria spalla. Quando lui alza lo sguardo, Clar non lo sta osservando, il suo
sguardo è fisso verso un punto lontano. Il letto di loro madre è bagnato di
sangue, Gaheris non ha mai immaginato che un corpo potesse contenere così tanto
sangue, e tutto quel sangue era di sua madre.
“Non dirò nulla,” gli dice Clar.
Gaheris non riesce a parlare. Si aggrappa alla sua mano.
Lei lo aiuta ad alzarsi e lo schiaffeggia, fortemente. "Idiota. Svegliati e
guardami. Hai ucciso nostra madre."
“Lei–”
“Cosa? Lei cosa? Pensi che importi a Gawain? O a Gareth, o Agravain o Mordred?
Anche se nostro padre fosse ancora vivo, e non lo è da ormai dieci anni, pensi
forse che ti salverebbe dire che l'hai fatto per l'onore della famiglia? E poi,
so non l'hai fatto per l'onore della famiglia. Hai ucciso nostra madre.”
“Io–” tenta di replicare lui, ma l'unica cosa che esce è un suono inarticolato e
desolato.
“Ho sempre saputo che eri quello stupido.” Clar si gira e se ne va.
Gaheris trascorre la notte accanto al cadavere di Morgause, stringendole la
mano. Clar non gli ha lasciato stringere la mano e sua madre non l'ha mai
stretta quando era viva. Ora si raggomitola accanto a lei come avrebbe voluto e
dovuto fare durante la sua infanzia, protetto dalla figura di sua madre, le sue
dita incontrano quelle di lei; la sua armatura è zuppa del suo sangue, che è
ovunque.
E' rigido, pieno di crampi, ed ha freddo. Come ha fatto a diventare un
cavaliere? Come è accaduto tutto questo? Sua madre era una maga; perché non ha
visto nel futuro ciò che stava accadendo e non l'ha fermato? Perché non l'ha
fermato quando tutto è iniziato? Avrebbe potuto ucciderlo alla nascita,
soffocandolo silenziosamente con la coperta; avrebbe potuto renderlo un figlio
fedele con il suo amore, come con Gareth e Agravain. Avrebbe potuto fare in modo
che Artù lo tenesse occupato, con qualche missione.
Avrebbe potuto chiudere a chiave la porta della sua stanza.
(Avrebbe potuto evitare di dire il proprio nome, Anne, a quel giovane con cui
dormiva.)
Est.
Arriva il mattino e anche lui è rigido e freddo. Gaheris lascia il castello e
vive nella foresta, abbandonando la propria armatura, cacciando nei boschi,
dormendo tra il fieno tenuto al sicuro per le mandrie delle Orcadi. C'è ancora
sangue sui suoi vestiti ma non è più solo quello della madre. Almeno la metà è
degli animali uccisi per vivere, un'altra parte è sua, da graffi e ferite che si
fa arrampicandosi sugli alberi e vagando nella foresta. Ma in realtà non gli
importa più.
Non gli importa più di nulla almeno fino a che non ritornano i suoi fratelli. Li
guarda da lontano, al sicuro tra i cespugli di bacche, li guarda mentre
incontrano Clar. E fin da lì riesce a vedere la rabbia di Gawain.
E la cosa gli fa venire voglia di ridere perché lei non aveva mai amato Gawain.
Loro madre non lo aveva mai amato e Gawain non aveva mai amato lui, ma eccolo,
pronto a vendicare la sua morte. Gaheris si alza in piedi, alto tanto quanto gli
è possibile, e cammina verso di loro, salutandoli brevemente, con parole
brusche. Gareth se ne sta immobile e lo guarda ma Mordred lo prende e lo
abbraccia, in un modo abbastanza ruvido e maschile da preservare quel poco di
dignità che è rimasta a Gaheris, nonostante il sangue e le condizioni in cui è.
“E' qui che sei stato?”
Gli sorride, in modo disordinato e rotto proprio come i suoi vestiti. "Per tutto
il tempo."
“Ecco perdute tutte le possibilità che aveva di sposarsi e andarsene da questa
casa,” interviene Agrivain, alzando un sopracciglio. “Nessuno se lo vorrà
adesso.”
“Taci,” ribatte Mordred. “Essere trasandati rende affascinanti, ricordi?”
“Cosa?”
“Sì, tu non lo sai.” Mordred porta gli occhi al cielo. “Lancillotto era appena
tornato da una missione, dopo tre settimane nei boschi. Era orrendo ma ha fatto
finta che fosse il nuovo modo di vestire, per i francesi, così tutte le dame ora
gravitano entusiaste attorno a tutti gli idioti che tentano di imitarlo.
Ringrazio Dio di essertelo perso. E' stato disgustoso.”
Gawain si intromette, aspramente. “Fratelli. Dovremmo smetterla di comportarci
in modo così superficiale, viste le circostanze. Porteremo i nostri ultimi
saluti a nostra madre, e poi partiremo immediatamente a cercare l'uomo che l'ha
uccisa.” Il suo sguardo si sposta su Gaheris. “Clar dice che c'eri anche tu.
Cosa è successo?”
Gaheris se ne sta in silenzio. La famiglia è più importante di qualsiasi cosa se
sei un ragazzo delle Orcadi. Alle Orcadi cresci sapendolo, lo sai dal momento in
cui nasci. Non c'è nessun'altra cosa più importante.
La famiglia. Non l'onore, non la vendetta, non l'amore, non la vita, solo la
famiglia.
“C'era un giovane cavaliere. Non sono sicuro di quello che è accaduto, ma lui
l'ha uccisa nel suo letto. Di sicuro giù al villaggio conosceranno il suo nome;
probabilmente si è anche diretto lì.”
Per un momento, gli occhi di Gawain incontrano i suoi, lo osservano- e poi si
gira. "D'accordo. Gareth, Agravaine voi andate per primi. Non piangere, Gareth.
La vendicheremo. Andate."
Clar ha ragione, pensa Gaheris, guardando Gawain spingere Gareth dentro,
ascoltandolo mentre lo conforta e lo rassicura. Clar ha ragione. Lei e Mordred
stanno parlando, un po' distanti dagli altri, troppo a bassa voce per essere
uditi. (E Dio sa che Gaheris non vuole sentire ciò che stanno dicendo, e tutti
gli altri fratelli sono troppo occupati per pensarci).
Lui è quello stupido. Erit.
Erat, est, erit.
(Però ora pensa di capire la zia Morgana– anche se solo un pochino, perché chi
sa davvero leggere nell'animo di zia Morgana? - solo un poco. E non capisce
null'altro.)