Vegeta aveva impostato la Gravity Room a 350.
Non era il livello massimo, ma era stanco e preferiva risparmiare le forze.
Mentre faceva gli addominali, il monitor si accese e apparve Bulma.
- Buongiorno, lo sai che ore sono?
Lui rispose con un grugnito.
- Il tuo vocabolario migliora, Vegeta! Adesso sai rispondere per monosillabi, forse tra qualche anno riuscirai a dire buongiorno e buonasera!
- Puoi lasciarmi allenare in pace?!
- Pensavo che potresti prenderti una pausa dato che oggi è domenica.
- E cosa sarebbe?
- È un giorno dedicato al riposo! I Saiyan non conoscono il concetto di festa?
- Noi non perdiamo tempo con queste sciocchezze!
- Stammi a sentire, Principe Cafone dei Cafoni, ho passato tutta la mattina a preparare tramezzini e manicaretti da farti assaggiare! Quindi o tu vieni con me, o ti allenerai a digiuno per un mese!
Poco dopo erano seduti nel parco.
Vegeta si guardò attorno: non era mai stato interessato alla natura o a cose del genere, ma i terrestri sembravano amare tutto ciò che univa bellezza e fragilità, come i bicchieri di vetro e i soprammobili.
Per lui la natura era una cosa bella da vedere, ma completamente inutile.
- Ti piace il posto, Vegeta?
- Dov'è il cibo che mi avevi promesso?
Bulma aprì il cestino da picnic mostrando il contenuto: tramezzini, pasta al forno, insalata russa, pasticcio di funghi e tante altre cose buone.
Vegeta mangiò di tutto finché Bulma non gli diede un pugno in testa.
Chiaramente per lui era una puntura di zanzara, ma smise di mangiare e la guardò incuriosito.
- È un modo terrestre per augurare buon appetito?
- Potresti almeno dire qualcosa, somaro! - disse Bulma con gli occhi lucidi. - Ti ho detto che ci ho messo tutta la mattina per preparare tutto!
Vegeta prese un onigiri e lo guardò attentamente, poi notò altre cose: come le pietanze erano messe in ordine nel cestino, il fatto che Bulma avesse un cerotto su un dito e i suoi occhi lucidi.
Proprio non capiva perché stesse piangendo.
Per lui quello era solo cibo da mangiare, ma Bulma sembrava aspettarsi qualcosa.
Per quanto ignorante e insensibile, Vegeta era più sveglio di Goku, quindi capì con quanto impegno lei avesse preparato quelle cose.
- Grazie.
Bulma arrossì commossa.
Quella era la prima volta che Vegeta la ringraziava per qualcosa.
L'aveva detto con tono calmo e distaccato, senza nemmeno guardarla negli occhi, ma lei era contenta lo stesso e gli porse altro cibo.
- Prego, serviti pure.
Vegeta arrossì e continuò a mangiare.