Life flashing before your eyes?
Dovevano andarsene
da lì, ed in fretta!
Shen stava per dare
voce al suo pensiero quando nell’aria si diffuse una melodia.
Qualcuno stava
fischiettando, e Shen sapeva chi era ancora prima di girarsi verso il suono.
La pelliccia
argentea, la cappa nera e gli occhi rossi nell’oscurità sotto il cappuccio.
Il lupo li aveva
raggiunti di nuovo.
-Ma insomma, chi è
questo tizio?!- Chiese il panda.
-Certo che è insistente!- commentò Mantide.
Shen non riusciva
a dire nulla.
L’inquietudine che
gli stava salendo dentro era più pesante di qualsiasi cosa avesse mai provato
in vita sua, e doveva lottare per tenerla a bada.
Il lupo si voltò verso il panda ed annusò
l'aria nella sua direzione.
-Ah, sì! Mi
ricordo di te, panda! Noi ci siamo quasi incontrati. È stato tanto, tanto,
tempo fa-
Shen sentì il
cuore accelerare all’improvviso per la paura.
-Correte!- urlò -Via, via, via! Fuori da qui!-
Tigre afferrò al
volo.
-Via!-
Lei scattò di
corsa e gli altri la seguirono.
Shen gettò
un’occhiata indietro, appena in tempo per vedere il lupo sfregiare il terreno
con le falci ed un muro di fuoco eruttare dalle spaccature.
Un cerchio… un
cerchio di fuoco per rinchiuderli!
Scappò, accecato
dal terrore e con il cuore in gola!
Gli altri erano
già lontani, più lontani di lui, e si voltavano per chiamarlo.
-Correte, non vi fermate!- gridò.
Avrebbe voluto
proprio il contrario. Avrebbe voluto che lo aspettassero, che qualsiasi cosa
fosse accaduto non lo lasciassero solo davanti all’orrore!
Ma non poteva. Non
era giusto che chiedesse di morire assieme a lui.
Le fiamme erano
veloci, ma il kung fu o la paura erano più veloci.
Prima Mantide, poi
Scimmia, Vipera e Tigre, ed infine il panda, fuori dalle fiamme che curvavano
per congiungersi e chiudere il cerchio.
Proprio davanti a
lui.
L’ultima cosa che
Shen vide fu il panda, disperato, che si girava per tornare indietro verso di
lui, prima che fuoco viola si alzasse a sbarrargli la strada.
Lo avrebbe
salvato. Era sicuro che il panda lo avrebbe salvato di nuovo, incurante delle
conseguenze per sé.
Sotto la paura
Shen sentì sbocciare la gratitudine.
Era stato
fortunato ad averlo per amico, non lo aveva apprezzato e probabilmente non lo
aveva mai meritato.
Ed il panda non
poteva essere sempre lì per salvarlo.
Alle sue spalle il
raschiare delle falci a terra gli faceva venire i brividi.
-Fine della corsa,
Lord Shen-
Shen avrebbe
voluto rispondere, ma il suo corpo era paralizzato.
Tutto il sangue
era diventato ghiaccio, e davanti agli occhi vedeva macchie scure.
Non era solo
paura. Era terrore.
Terrore e
certezza, perché davanti a lui non era un lupo come quelli che lui aveva
conosciuto.
-Qual è il
problema, pavone? Ti sta passando tutta la vita davanti agli occhi?-
Aveva iniziato a
tremare.
Il sudore freddo
sulla fronte ed il respiro bloccato in gola.
No, non era un
lupo.
-Tu sei… sei…- non
riusciva a pronunciarlo, per quanto tentasse. La parola giusta era troppo
terribile.
Eppure…
-Tu sei…-
-La morte-
Occhi rossi.
Stesso colore dei
suoi, ma quanto potevano essere immensamente più terrificanti!
Ma era tardi per
pentirsi di tutte le volte che si era compiaciuto del terrore ispirato dal suo
sguardo colore del sangue.
Era stato stupido,
arrogante e presuntuoso.
Ed avrebbe pagato
anche per quello.
-E sono qui per
te, Lord Shen-
In gola aveva un
sapore metallico, un gusto che non aveva mai riconosciuto così bene in vita
sua.
Il lupo annusò
l’aria teso verso di lui.
-Ah, adoro l’odore
della paura!-
Shen ormai aveva
la nausea.
Avrebbe voluto
solo raggomitolarsi a terra e non vedere più nulla, e invece era costretto a
guardare la morte negli occhi.
-Sei qui solo per
me. Loro non sono scappati, tu li hai lasciati andare-
Gli occhi rossi
luccicarono di divertimento.
-Vorresti essere
con loro in questo momento, non è vero? Vorresti essere al sicuro? Su prova.
Scappa via-
Gli occhi rossi
del lupo gli dicevano che si sarebbe immensamente divertito a vederlo correre,
annaspare, agitarsi impotente mentre tentava di tenere lontano da sé ciò che
era semplicemente inevitabile.
Scappare. E dove?
Tra le fiamme? Per essere colpito alle spalle? Per essere catturato di nuovo?
Richiuse le ali
sotto le maniche.
-No-
-Perché?-
-Non si può
fuggire per sempre-
Non vide nemmeno
il movimento, fu un battito di ciglia e si trovò la punta della falce piantata
sul petto.
Il suo respiro
quando sollevava il torace che gli faceva sentire la cuspide gelida contro il
suo cuore pulsante.
Sarebbe potuta
affondare in qualsiasi momento.
Anche lui lo aveva
fatto una volta, di puntarsi una lama sul cuore per fare dispetto al panda, in
un’altra vita.
Ma il suo era
stato un capriccio, invece quell’artiglio di metallo era la morte. La morte
vera.
Nuda e cruda.
-Hai paura?-
Avrebbe voluto
mentire, ma in vita sua aveva già mentito abbastanza, soprattutto a sé stesso.
-Sì-
-Se non vuoi
scappare puoi provare a supplicare-
Supplicare. Per la
sua vita, perché lo lasciasse andare, perché c’erano ancora tante cose che
avrebbe voluto fare.
La paura lo
scuoteva da dentro, ma…
-No- soffiò.
Il lupo
sghignazzava senza ritegno, beffardo, prendendosi gioco di lui e di quanto
stava male.
-Orgoglio? Anche
un solo attimo di vita in più non vale il tentativo?-
lo tentò.
Doveva essere
delizioso fargli intravedere una speranza e vedere quanto era disposto ad
umiliarsi per coglierla.
Eppure… davvero,
per un solo attimo in più ne sarebbe valsa la pena.
-Puoi avere la mia
vita, non la mia dignità-
Il lupo sogghignò
di sbieco, mostrando i suoi denti aguzzi e bianchissimi.
Denti da predatore.
-Un principe fino
alla fine. Hai il mio rispetto. Quasi mi dispiace, lo sai?-
-Non serve. Fai
quello che devi-
-Un ultimo desiderio?-
Non era più scherno.
Era una domanda
sincera.
Era la morte e
poteva tutto.
-Senza dolore?- tentò Shen.
Il lupo annuì.
-Come
addormentarsi-
***
Po non aveva la
più pallida idea di cosa stesse succedendo.
Quando Shen era
scomparso dietro le fiamme viola lui aveva provato a riattraversarle, ma era
stato buttato fuori.
E dopo di lui
Tigre e Mantide.
Gru aveva provato
a volare in alto ma il cerchio a terra era solo la base di una cupola viola e
fiammeggiante attraverso cui non aveva visto nulla.
-Che facciamo adesso?- Chiese Vipera.
-Dobbiamo entrare!
Non possiamo lasciarlo qui!-
-Po, attento!-
Il muro di fiamme
si era appena deformato di fronte a lui per sputare fuori qualcosa.
-Shen!-
Po lo prese al
volo.
Il fuoco non
bruciava davvero, e Shen era freddo.
Inerte come altre volte
in cui Po lo aveva tenuto in braccio svenuto.
-Ehi, ehi, ehi…
andiamo, svegliati!-
-Ci tieni
parecchio a lui, panda. Più di quanto lui si meriti-
Le fiamme davanti
a lui calarono e lasciarono vedere di nuovo il lupo.
I suoi occhi rossi
gli mettevano paura. E non era solo paura, era gelo dentro.
Po strinse Shen
più forte.
Alle sue spalle
sentì che gli altri cinque prendevano posizione, nel caso il lupo avesse
attaccato.
Lui li guardò
divertito, le falci che fremevano nella sua presa.
-Sembra che stare
con voi gli faccia bene-
Fece roteare le
sue armi un paio di volte e le attaccò alla cintura.
-Tenetevelo-
Po non capiva, ma
in un certo senso sentiva che la minaccia era passata.
Tornò a
controllare che Shen respirasse.
Il lupo lo guardò e sorrise.
-Lo sai, panda,
sarà un vero peccato quando ci incontreremo nuovo-
Senza una spiegazione, si girò ed andò via.
Riuscirono a
seguirlo con lo sguardo, ma poi svanì come se fosse stato fatto di fumo.
Come se non fosse
mai esistito.
Nell’aria restava
solo l’eco di una melodia fischiettata.
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Cantuccio
dell’Autore
Lo so. Ho una
raccolta in corso e probabilmente voi siete interessati a quello che vi ho
promesso in “Dao”.
E invece io al
mattino ho lunghi minuti da trascorrere nel traffico, con solo la musica come
compagnia.
Per cui quando
appare la colonna sonora di Kung fu panda 2 dopo che you
tube mi ha proposto clip de “Il gatto con gli stivali 2 – l’ultimo desiderio”,
temo che ci sia poca scelta su cosa può uscire fuori.
Ditemi se non
sarebbe davvero una figata pazzesca vedere i due villain migliori della
Dreamworks assieme!
Ma ahimè, le
possibilità di vederlo davvero al cinema sono inferiori allo zero, per cui
accontentatevi di questa pezza che ci ho messo io.
Non so come il
gruppo sia finito in questa situazione, mi piacerebbe scrivere la versione
intera di questa storia mai raccontata, ma temo che lo studio dell’immunologia
abbia la precedenza in questo momento.
Nella speranza che
vi sia piaciuta.
Smeralda E. Elessar