“Getti l’Anello padron Frodo! Lo Getti! La prego!”, urlò Sam a Frodo, il quale si accingeva a gettare l’Unico tra le fiamme del monte Fato. Lentamente Frodo si girò. Sam non lo riconosceva più. Non era più il suo amico. “L’anello è mio!”, e dicendo questa frase scomparì nel nulla. “NOOO!”, urlò sconvolto Sam prima di cadere a terra colpito da un sasso lanciatogli da Gollum. Nonostante fosse appena stato travolto e la polvere rossa del monte fato gli oscurasse la vista, Sam, riusciva a intravedere ciò che stava succedendo davanti a lui. Gollum si era aggrappato sopra Frodo alla ricerca dell’Anello. Una volta trovato gli staccò il dito a morsi. “Tessoro! Tessoro! Tessoro!” Urlava Gollum in possesso dell’Anello. “Sam! Guarda arrivano le Aquile!”, disse Frodo a Sam . “Ma non possiamo lasciare che Gollum tenga l’Anello!” “Che altra scelta abbiamo ora! Stanno arrivando i Cavalieri Neri a prenderlo! Dobbiamo scappare!”, rispose Frodo. Sam fu improvvisamente scaraventato a terra. Un urlò agghiacciante riempì le pendici del Monte Fato. Un Cavaliere nero era entrato e aveva iniziato ad aggredire Gollum. Dopo avergli preso l’Anello, questo lo gettò nella lava del vulcano, poi se ne andò. Sam si caricò Frodo sulle spalle, il quale aveva perso i sensi . Fuori dalla porta che portava al Monte, vi trovarono una delle aquile. Sam caricò prima Frodo, poi salì lui. Lo scenario dall'alto era anche peggio. Al cancello nero un esercito stava combattendo, ma era stato costretto alla ritirata. L’Anello era stato consegnato a Sauron. I portatori avevano fallito.